lunedì, giugno 21, 2004

Targhe gialle

Le prime targhe gialle fanno capolino sul Benaco.
Prime incazzature stagionali per questa fastidiosa presenza.
Fra qualche settimana anche Arilica sarà invasa come sempre dal popolo degli zoccolai, i peggiori turisti mai visti a queste latitudini. Formeranno i soliti microcosmi maleodoranti nei campeggi, i genitori soprappeso passeranno le loro giornate a ustionarsi al sole, i figli si ubriacheranno strafottenti a bordo piscina e le pudiche figlie colmeranno il debito formativo in sesso orale. Tutti quanti, come sempre, non avranno nessun rispetto per niente e per nessuno, la loro vacanza sul Benaco passerà all’insegna del “no rules”, finché “quelli dal formaio” (che incrociano sempre il loro passaggio) non gli faranno capire che non tutti si è disposti a subire la loro prepotenza.
Basterà attendere qualche mese: quando se ne andranno riprenderemo possesso del paese, e il passaggio dell’orda arancio dalle targhe gialle sarà solo un ricordo puzzolente.
Un'Arilica Pulita è anche un'Arilica deolandesizzata.

2 Comments:

At 11:28 AM, Blogger Arilicense said...

basta, d*o ca*e, favorire le vaganze di questi merdosi dalle targhe gialle, pieni di biciclette e mulini a vento, abitanti delle paludi del nord europa.
peschiera è uno dei paesi con più campeggi.
mi spiegate che arricchimento ne trae il comune.
il campeggio offre al turista la formula più economica di vacanza. (evviva, incrementiamo il turismo di poveretti)
i nostri campeggi sono attrezzatti di tutti i servizi che il turista necessita, quindi questi spendono tutti i loro risparmi all'interno della struttura, e i commercianti di peschiera cosa ci guadagnano?
chi ci guadagna sono i proprietari dei campeggi e chi in comune cura i rapporti con codesti.
e poi ci dicono che noi viviamo di turismo!!!

 
At 11:33 AM, Anonymous Anonimo said...

favorire l'incremento dei campeggi e quindi del turismo di massa di gente senza soldi è una scelta che ha distrutto il paese.E a questo punto non c'è più niente da fare: saremo per sempre ostaggi degli zoccolari.

 

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