lunedì, agosto 23, 2004

Palio delle Mura: boccata d'aria fresca.

Dunque ieri Palio delle mura. Bella festa, con apprezzabili sforzi per nobilitare la competizione con una cornice da Palio vero e proprio (sbandieratori,tamburi, sfilata in centro e presentazione degli armi,ecc.)
In finale di serata l’incendio dei Voltoni,suggestivo e ben riuscito.
Il risultato più importante di giornate così è che tutti (atleti e non), risultano essere molto orgogliosi di essere peschierotti, cosa che succede ahimè raramente (l’orgoglio arilicense dev’essere sempre granitico, AP non fa che ripeterlo). Altra nota lieta il blocco per qualche ora del traffico all’interno della fortezza: passeggiare in mezzo a strade senza macchine rende ancor più meravigliosa Arilica. Di giornate così che ne vorrebbero di più,sono boccate d’aria fresca in mezzo alle nefandezze cementificatorie e speculative alle quali assistiamo da troppi anni.
All’inizio della gara, sul bastione Querini è apparso magicamente lo striscione che riporta i versi immortali di padre Dante. Parliamo della Divina Commedia, non di qualche oscuro libriciattolo, è semplicemente vergognoso che nessuna amministrazione abbia mai ritenuto opportuno scolpire quei versi a caratteri cubitali sulla fortezza, è incredibile pensare che nessuno abbia mai provveduto a colmare la lacuna, forse si è troppo impegnati su altri versanti per pensare a simili "facezie", forse sarà la paura di fare uno sgarbo ai vicini bresciani e bergamaschi(già nel 1300 l'Alighieri aveva capito che bisognava tenerli lontani a suon di fortezze,noi ora li coccoliamo?)
Semplicemente SCONCERTANTE.
C’è voluta AP per ricordare agli arilicensi l’importanza e la magnificenza di quei versi, speriamo che chi debba intendere intenda e provveda alla incredibile lacuna (nutriamo serissimi dubbi in proposito).
AP coscienza civile.
AP promemoria.
AP c’è!

4 Comments:

At 5:52 PM, Blogger Arilicense said...

Grazie agli organizzatori e grazie a tutti gli arilicensi che hanno contribuito per la bellissima giornata di domenica.
Onore ai rematori arilicensi.
Complimenti a chi ha riconosciuto i versi del sommo poeta.

 
At 5:55 PM, Blogger Arilicense said...

Oltre al fumo che ha invaso Arilica durante i fuochi, oltre ai pezzi di carta ancora in fiamme che piovevano sulle teste degli spettatori e su tutti i balconi delle case del centro, a me pareva di aver visto anche un principio d'incendio (involontario, non programmato) sui giardinetti dietro i voltoni.
Chi ha notizie a riguardo è pregato di illuminarci.

 
At 6:50 PM, Blogger Arilicense said...

Anche a me pareva di aver visto l'incendio involontario dietro i Voltoni,ma sul posto non ho constatato nulla di evidente (lo so,g'ho del buon tempo sta settimana,potenza delle ferie).

 
At 9:48 AM, Anonymous Anonimo said...

Ma che forse sia perchè il "bello e forte arnese" di cui scrive Dante (nei primi anni successivi al 1305) non può essere la fortezza veneziana (successiva, quindi al 1500)di cui oggi godiamo la vista?
Bocciato, asino, in Italiano e Storia!

A proposito, chi è stato ad "inventare" il "Palio delle Mura"? La Enza? La Pro Loco?
Un indizio... era l'estate del 1993.

9:48 AM

 

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