lunedì, settembre 27, 2004

Post di riconciliazione con il paesello confinante (eravamo prevenuti, che sciocchi...)

Alla ricerca di un luogo dove mangiare rustico senza per forza essere costretti ad andare nella Bassa ad ingurgitare un affollatissimo risotto, sabato noi arilicensi puliti ci siamo guardati negli occhi e abbiamo esclamato: “perche´ no”? Risoluti nella nostra volonta´ di abbinare popolare e comodo, abbiamo fatto una capatina nel borgo limitrofo, che speravamo di trovare meno grigio e triste del solito, miracolosamente ravvivato dalla sagra. E infatti non ci sbagliavamo: l´altra sera il paesello affacciato sulla statale11 regalava finalmente emozioni non da poco. A parte la magnifica scenografia che campeggiava sul locale palazzo del comune (grappolo d´uva di 9 mtq, realizzato con azzeccatissime lampadine gialle), il resto era altrettanto accattivante. Organizzazione superba, avventori giovani e allegri, graziosissime le bancarelle che incorniciavano la kermesse, nessuna presenza di cinesi, cibo ben cotto, accompagnamento sonoro vivace, panche e tavoloni disposti con sapienza e vi diro´ di piu´, cari arilicensi: splendido e accogliente persino il tendone bianco dove stazionavamo, elegante e ben illuminato, in linea con lo standard del paese che ci ospitava.
Cosa chiedere di piu´ da una sabato sera lontani dalle mura di Arilica?
Grazie borgo limitrofo, scusa se eravamo prevenuti nei tuoi confronti, grazie ancora per la splendida serata (no i me ciava piu´, altroche´....).

1 Comments:

At 1:17 PM, Anonymous Anonimo said...

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