lunedì, dicembre 27, 2004

I SERENISSIMI LEONI DALLA CODA DI PAGLIA?


Torniamo ai leoni da ripristinare previa raccolta di firme. Sentendo altre voci di beninformati, parrebbe ormai certo che i felini non saranno affissi nemmeno se sottoscrivessero la petizione apartitica 8967 arilicensi su 8988. Il borgomastro è sempre stato scettico rispetto all'operazione leonina e lo ha detto pubblicamente (al massimo sarebbe per organizzare il solito convegnetto primaverile con 9 spettatori presenti), ma anche se un giorno dovesse ricredersi piegato dall'imponenza della manifestazione popolare proleoni (le firme son già centinaia e centinaia), tutti sanno che la sovrintendenza (conservatrice per definizione) ne negherà di certo l'affissione, visto che le sculture posticce non sarebbero testimonianza storica accettabile, mentre le cadute e le successive demolizioni dei leoni (con relativi tuffi carpiati nel Mincio) sono testimonianze storiche eccome (ma la sovraintendenza è conservatrice quando vuole lei, a zig-zag: non si tratta dello stesso ente che ha fatto erigere in Piazza d'Armi il catafalco,summa degli orrori antistorici e antiestetici a Peschiera?). A noi di AP, da subito perplessi davanti all'idea di ripristinare leoni veneziani spendendo centinaia di migliaia di euro che non ci sono, della petizione ci colpì subito il fotomontaggio, che mostra un leone integro ed imponente, un felino meraviglioso, roba che a confronto quello celeberrimo della Metro Goldwyn Meyer sembra abbia il cimurro. Si tratta purtroppo solo di un leone accalappiafirme: quello vero o almeno l'unico del quale si sia a conoscenza tra quelli distrutti nel passato, si trova all'ingresso del Municipio (entri in Comune, si apre la porta e senti il ruggito!). Nel vedere la Fiera, ogni volta l'arilicense pulito si spaventa come Dante nel Canto I della Divina Commedia ("ma non sì che paura non mi desse / la vista che m'apparve d'un leone"): oddio ma che cazz'è quella roba? Non integro né imponente né meraviglioso, ma solo un blocco di pietra, il principio di una scultura più che una scultura finita. In pratica, se non abbiamo capito male, bisognerebbe rimettere su quello pseudofelino informe e costruirne altri due ex novo. Ma quanto costerebbe l'operazione, si domanda l'uomo della strada concreto e raziocinante, che sente odore di bruciato e teme mosse politiche dietro la petizione? Qui ci vengono in aiuto alcuni arilicensi di buona memoria: pare infatti che anni fa (ai tempi del massimo fulgore leghista, quelli delle percentuali semibulgare, per intenderci) fosse stato chiesto un preventivo per rimettere le bestie al loro posto, e la cifra chiesta allora fu talmente alta da scoraggiare anche il più ardito ripristinatore. Ma niente, nel 2004 un gruppo di arilicensi ha deciso che non c'è cifra che tenga, che la priorità assoluta per il paese sono le sculture delle bestie cagainacqua (in quanto veneziane), i leoni là sopra sulle mura hanno un valore inestimabile, e da quel giorno fu tutto un "dai rimetemo i leoni" e poi un "tiremo su le firme che non se sa mai" e poi un "me piase me piase, gh'eto mia na penna?" e poi un "firmo anca mi, varda che belo che l'è sto leon". Bene. Poi uno va a vedere il felinide superstite in Comune, ed è un rudere. Sia chiaro, non vogliamo fare i soliti bastiancontrari, la petizione è comunque un segno di amore per Peschiera e per la sua storia, e come tale non possiamo che rispettarla. E allora passi il 25 aprile giorno di festa cittadina, passi il richiamo al felino nello Statuto del Comune, passi il serenissimo leone a ruggire sui pennoni più alti di Arilica, ma evitiamo la barzelletta dei leoni scolpiti ex novo e rimessi su, fiato, inchiostro e tempo sprecati, le priorità sono altre. Se di leoni dobbiamo morire, allora l'arilicense pulito lancia la sua controiniziativa machiavellica: paghiamo un mago del verde e creiamo leoni a profusione con i rampicanti e la gramigna che avvolgono la fortezza, a Gardaland costruiscono figure favolose col verde, prendiamo la sagoma del leone Hollywodiano che c'è sul volantino ed il gioco è fatto. Poi raggiungiamo la quadratura del cerchio chiamando le onoranze funebri e cingiamo i felini con delle belle lapidi: I LEONI SONO MANCATI ALL'AFFETTO DEI LORO CARI, NE DANNO IL TRISTE ANNUNCIO I PESCHIEROTTI TUTTI. Non petizioni inutili e velleitarie ma opere di bene, tipo fare uno sforzo comune e finalmente avere uno slancio, un progetto: chiedere allo Stato la concessione gratuita della fortezza e delle mura, restituirle a Peschiera e ripulirle una volta per tutte. Forse sono voli pindarici anche i nostri, forse la strada della cessione gratuita non è poi così facilmente praticabile (anche se una legge dell'89 la prevede e a Verona ci sono riusciti: le mura magistrali saranno in mano al Comune per i prossimi 99 anni), ma bisognerebbe almeno provarci, e per una volta fare uno sforzo serio e concreto per il paese e per onorare la sua storia (che se poi andasse a buon fine quello sì che sarebbe un evento storico!). Crediamo che ne valga la pena, ma ci sarà mai la volontà di provarci?

ARILICA PULITA

9 Comments:

At 8:24 AM, Anonymous Anonimo said...

Nella mia maxima ignorantia, mi permetto di far osservare che il comodato gratuito dei beni monumentali (per 99 anni o altro) non concede l'accesso ai finanziamenti per il recupero (è necessaria la proprietà)... e siete certi che nel corso degli anni non siano stati fatti numerosi tentativi per l'acquisizione, ad esempio, della Palazzina Comando di Presidio o del Padiglione Grande Ufficiali? Da quello che mi risulta gli Enti proprietari hanno manifestato l'intenzione di liberarsi di questi beni, ma, in ogni caso, mai gratuitamente, bensì, come ben saprete, a prezzi di mercato... e se non lo sapevate forse non siete così "saoni" come volete far credere.

 
At 2:31 PM, Blogger Arilicense said...

Dove hai letto nell'ultimo post che bisognerebbe provare a reperire finanziamenti per il recupero delle mura? Tempo fa scrivemmo di reperibilità dei finanziamenti, qualcuno ci corresse (io credo che fossi sempre tu) e prendemmo atto dell'errore. Ma restavamo solo dei saoni. Ti sentiamo vicino a queste questioni, forse per interesse o forse sei solo un amante della precisione, la tua rapidità nell’intervenire e pungolarci è prodigiosa, ma non girare la frittatina caro amico, dai, non farti prendere dal nervosismo, ci sembri un pò troppo suscettibile. Sappiamo dei tentativi fatti negli anni per il Padiglione e per la Palazzina, sappiamo dei prezzi di mercato sappiamo anche di scambi con terreni ed edifici proposti da qualche ente pubblico (tipo ater) sappiamo che tali scambi non si sono mai concretizzati. Ma forse rimaniamo dei saoni. Qui però non si parlava degli altri edifici ma delle mura, per la cui gestione si potrebbe poi pensare a diverse forme: Authority municipale, ente no profit, volontariato puro e semplice; in America (e qui parlo da saone di prima categoria, roba da prendere a schiaffi), che non hanno neanche 1/100simo della nostra storia, ci sono le "Comunity open space", che gestiscono spazi municipali destinati a verde "attivo", come giardini o altri spazi, luoghi per incontri di natura artistica o culturale, spettacoli, mostre, spazi per il gioco, roba così. Nel nostro piccolo, il coinvolgimento e la partecipazione della popolazione alla gestione delle mura potrebbe generare maggiore orgoglio e senso di appartenenza per il posto in cui siamo nati. A Peschiera sarebbe bello provarci anche per questo e altri mille motivi. Ma forse siamo solo dei sognatori, ovviamente sognatori saoni. Anche dopo che si è levato di mezzo l’impedimento degli insediamenti militari all’interno della fortezza, non ci risulta che le ultime amministrazioni abbiano provato a ragionare seriamente sulla cessione delle mura in comodato gratutito, chiediamo a te che ci sembri molto beninformato se invece ci sono già state indagini o tentativi in tal senso (forse non si sonda il terreno perché si ritiene che la patata bollente sia troppo grande per un paese come Peschiera, che non dispone di risorse e mezzi sufficienti per la gestione, chi lo sa). E poi abbiamo parlato solo di “gestione” pulizia e manutenzione ordinaria (se si può parlare di manutenzione nel caso di manufatti che hanno 500 anni di storia), il "recupero" lo hai tirato fuori tu ed è un altro paio di maniche, molto più complesso e costoso (sotto la voce recupero potrebbero essere messi anche i famigerati leoni che ora ci spacciano come priorità assoluta, per esempio, e qui il borgomastro ha fatto bene a dire da subito che il progetto sarebbe stato irrealizzabile). Ma forse siamo solo dei polemici saoni, probabilmente hai ragione tu, scriviamo fregnacce e alziamo solo inutili polveroni, le amministrazioni comunali hanno fatto e stanno facendo moltissimo per dare dignità al patrimonio storico (nonostante l'ignavia di quei cattivoni di Roma che detengono la gran parte di esso), ti esortiamo a pungolarci con la consueta precisione ogni qual volta scriveremo altre enormi cazzate strumentali (ti preannuncio che, nonostante che i tuoi precisi interventi ci stiano aprendo gli occhi, è probabile che ricapiti): meglio scornarsi apertamente che incattivirsi l'un con l'altro in silenzio. Ciao.

 
At 2:44 PM, Anonymous Anonimo said...

Riguardo i tentativi di acquisizione di parte delle mura magistrali, ciò che risula a me non corrisponde con quanto risulta a voi, forse dipende solo della profondità dell'interessamento.
In ogni caso, malgrado alcune rade imprecisioni, e talvolta un livore eccessivo nelle risposte a qualche commento, apprezzo moltissimo il vostro blog, che consulto ogni volta che ho cinque minuti liberi... è meglio de "L'Arena"

 
At 2:50 PM, Anonymous Anonimo said...

"Anche dopo che si è levato di mezzo l’impedimento degli insediamenti militari all’interno della fortezza, non ci risulta che le ultime amministrazioni abbiano provato a ragionare seriamente sulla cessione delle mura in comodato gratutito"
Se vi riferite al vincolo derivato dalla presenza del Carcere militare, sebbene l'edificio ex-Ospedale non sia utilizzato, non mi risulta che, ancora, tale vincolo sia stato rimosso... ma probabilmente ne saprete ben più di me sull'argomento. Scusate la mia ignoranza.

 
At 3:01 PM, Blogger Arilicense said...

Perchè fai sempre la vittima e ti dai dell'ignorante, quando sai benissimo di non essere ne l'uno ne l'altro? Ripeto, imprecisioni ne abbiamo scritte e ne scriveremo, anche perchè non siamo in politica e con la gente "del palazzo" che conosciamo parliamo poco di politica (si finirebbe per litigare e basta, meglio parlar d'altro). P.S:Se vuoi mi è avanzato l'aggeggio che serve a togliere le fette di salame dagli occhi, interessa?

 
At 4:06 PM, Anonymous Anonimo said...

La mia sfrenata ed indicibile passione per i derivati suini non mi permette di affrontare nessun tipo di conversazione/dibattito nel quale venga pronunciata o inserita la parola "salame"... vengo preso da inarrestabile salivazione ed atavico appetito (che si potrebbe far risalire ad una veneta ancestrale eredità della guerra greco-gotica, 535-553). Mi arrendo.

 
At 6:32 PM, Anonymous Anonimo said...

Ahi ahi ahi, l'arilicense pulito si contraddice: "la petizione è comunque un segno di amore per Peschiera e per la sua storia" eppure sentite "odore di bruciato e teme mosse politiche dietro la petizione"? Delle due l'una, troppo facile dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Comunque abbiamo capito che non vi mai bene niente, quindi...

Uno che la petizione l'ha promossa.

 
At 9:08 PM, Blogger Arilicense said...

Con tutta la buona volontà, non vedo la contraddizione. Il signor colpo e la signora botte non li conosco nemmeno, figurati. La petizione non l'ho firmata perchè mi è sembrata inutile, visto che non mi interessa ripristinare a peso d'oro leoni veneziani quando le urgenze per il paese sono ben altre. Ci sono già centinaia di persone hanno appoggiato una simile vaccata (o felinata), ma questo non cambia la sostanza. Non mi sembra che abbiamo offeso nessuno, fra i firmatari ci sono anche parenti e amici. Rimane il massimo rispetto per chi, secondo me sbagliando il tiro, l'ha in buona fede promossa, ma io l'ho bocciata: posso sentire odore di bruciato dietro un'operazione del genere o no? Quanto poi al condividere o meno quello che scriviamo tutti i giorni, libero di pensarla come vuoi, se non capisci l'ironia o non ti facciamo nè ridere nè sorridere è un conto, ma se dici che non ci va mai bene niente allora anche tu sei un qualunquista e non hai capito proprio un cazzo (con rispetto parlando, si intende). Se sei così positivo sul paese fatti il sitarello su Arilica anche tu, magari chiamalo www.arilicamevabentuttoancacheimelebuttanelcul.it
Bon, saluti, vado a mangiare che m'è vegnù fame.

 
At 1:59 PM, Anonymous Anonimo said...

sproto

 

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