mercoledì, luglio 13, 2005


Il cartello all'ingresso della "Pista" promette severità per i maltrattatori della mitica struttura delle "Traverse", e infatti bisogna dire che la manutenzione non manca: erba tagliata bassa, spazzatura portata via con regolarità, panchinette in ordine. Ma questo solo se si guarda in basso, perchè alzando un pò lo sguardo la realtà cambia: da qualche estate i canestri penzolano flosci dal tabellone e le retine dei ferri non ci sono proprio, cose piuttosto gravi visto che parliamo di un campo da basket. Il cartello informa che "eventuali spese per il ripristino delle strutture verranno addebitate ai responsabili": da che deduciamo che non beccando i cretinetti che rompono, non si sostituiscono nemmeno le cose dannegiate.

La sera sarebbe bello fare una sudata in quello che storicamente è (era?) il campo di basket di Peschiera: un paio d´ore passate a tirare in canestri decenti (e non in moncherini arruginiti) e poi pizza+birra+ruttolibero assieme ai butei che condividono la stessa passione. Invece essendo la "Pista" l'unico campo da basket pubblico utilizzabile (nel campo delle scuole medie si svolgono i "camp" estivi di basket e minibasket, con stormi di ragazzini entusiasti che si divertono sotto canestro), al cestista arilicense voglioso di fare due tiri a canestro non resta che emigrare nei paesi vicini: Sirmione, Pescantina, Valeggio e Villafranca offrono campi da basket pubblici ben tenuti, ed è logico che piuttosto che tirare in canestri-colabrodo si preferisca fare 10 minuti di macchina e giocare in un campo decoroso. Della "Pista", che dovrebbe essere un bene di tutti, prezioso proprio perché gratuito e pubblico, ce ne freghiamo: se ne fregano i giovani pistola che per noia distruggono e spaccano, e se ne fregano gli amministratori che la "cosa pubblica" la lasciano danneggiata quando ahimé viene danneggiata (forse é solo "distrazione", forse é appunto menefreghismo). Con buona pace degli amministrati, che vorrebbero usufruire di strutture pubbliche almeno decenti e invece si ritrovano campi inutilizzabili.
Prendiamo quindi atto che gli assessori allo sport non sono appassionati di pallacanestro e che in un comune di 10000 abitanti dove decine e decine di giovani sono arruolati nella locale squadra di Basket, praticamente non esiste un campo da pallacanestro che possa essere definito tale. Sará che nel paese dove si pagano mutui di 2000 euro mensili per 15 anni per i campi da tennis di San Benedetto (ma la racchetta é uno sport in grande ascesa, con migliaia di nuovi appassionati...hahaha) non ci sono 100 euro per montare due canestri e due retine nuove?

17 Comments:

At 12:11 PM, Anonymous Anonimo said...

HAI PERFETTAMENTE RAGIONE!!! SONO FINITI I BEI TEMPI DELLE PARTITE INFINITE DEI BRAVI RAGAZZI ARILICENSI PULITI, QUANDO SI GIOCAVA ANCHE CON 40° GRADI PER ORE E POI ALLE OTTO ARRIVAVA IMMANCABILMENTE IL VIGILE A SPEDIRCI A CASA. A QUEI TEMPI ERA IL CONTRARIO, C'ERA GENTE CHE VENIVA DA CASTELNUOVO, DA SIRMIONE PER GIOCARE, E ADESSO VARDA A CHE PASSI SEN RIDOTTI.

 
At 12:30 PM, Anonymous Anonimo said...

Butei, disimelo a mì che ho abità per 14 anni nel condominio fronte pista!
Memorabili gli anni 80, pista sempre strapiena, tra cestisti, calciatori e pattinatori... ricordo almeno 10 pattinatori che partivano da Castelnuovo per girare in pista, ragazzini da ogni angolo di Arilica che accorrevano alle traverse per il campetto da basket, senza dimenticare le infinite sfide a calcetto e (udite udite) si registra anche qualche un paio di partite a football americano (o qualcosa di vagamente simile riadattato alle dimensioni del campetto da parte di noi undici/dodicenni). Ah, bei tempi andati...

Ardelica Pischeriae

 
At 2:09 PM, Anonymous Anonimo said...

...per onor del vero, io quei canestri lì non li ricordo mai contemporaneamente abili da anni!!
Servivano da traliccio alle "rame" che di volta in volta diventavan traverse di porte da calcetto improbabili (di scalino dotate!)...ricordate? In sintesi, c'erano vandali anche tra i teen-agers di qualche lustro fà, ma almeno la libera agregazione di buteletti esisteva e si autoregolamentava come natura vuole...oggi quel posto è privo di siringhe e di integre panche dotato, ma desolatamente silenzioso....ed il parco giochi del villaggio, e il principato di Marzanello, e il campo da calcio del Frassino...Non per scadere nel "se stasea meio quando se stasea peso" ma una vera crescità culturale, il progresso effettivo lo si avrebbe realmente sovrapponendo i dati positivi di quei e questi tempi...Ossia, i canestri iè ancora spachè, parchè tanto no ghe zuga pì nesuni!

 
At 2:40 PM, Blogger Arilicense said...

Quello delle 2.09 ha perfettamente ragione sulla mancata "libera aggregazione" dei buteleti arilicensi d´oggidí, ma mi pare che "i canestri iè ancora spachè, parchè tanto no ghe zuga pì nesuni" sia la classica frase che cerca di coprire una cattiva (o semplicemente distratta) amministrazione: io credo che se i canestri li rimettessero a nuovo la famosa "gioventú" accorrerebbe numerosa. Egoisticamente parlando e lasciando da parte la sociologia, io vorrei solo fare 4 sudate alla Pista, 2 ore a tirare in canestri decenti (e non in moncherini penzolanti) e poi pizza birra e rutto libero coi butei.
E invece la sera me tocca ciapar la macchina e andar nella cittá di Villafranca (altresí nota come "pessimismo e fastidio").

 
At 3:09 PM, Anonymous Anonimo said...

Vedi Arilicense, fratello, è l'annosa questione: il bagno è sporco perchè nessuno lo usa o nessuno lo usa perchè è sporco? Io tiro raramente a canestro, tu sei fortunato ad avere una passione per questo sport che trovo bello...il punto è che in questi cazzo di giardinetti (cazzo nel senso estetico del termine) non vedo giocare più nessuno a nulla! In effetti centra poco il mio intervento con il tema proposto, ma personalmente mi rattrista più questo che il ferro obsoleto e contorto...Non è un discorso da ovo, galina e cul caldo, ma "ai miei tempi" (...e quà iniziano figuratamente i racconti di fossi saltati per il lungo...) erano gli stessi usufruitori (misconoscenti di tasse e diritti sul bene pubblico, bontà loro..)a manutenere i loro playgrounds...Pensa la tristezza, ora siamo noi a lamentarci di un diritto calpestato ma che, malinconicamente, rimane solo nostro..! I bokiazza odierni, non hanno più le ginocchia sbucciate e piangono per cose diverse dalle nostre.

 
At 3:19 PM, Anonymous Anonimo said...

fra qualche anno uno dei bokiazzi sarà maio figlio..e sinceramente mi rattrista molto pensare ke nel paese dove vive non avrà la possibilità di giocare a basket con gli amichetti,fosse anke solo per un giorno al mese..ritengo doveroso da parte dell'amministrazione comunale mantenere intatti e pienamente utilizzabili i luoghi per i piu'giovani o semplicemente per chi ha voglia di prendere in mano un pallone una volta ogni tanto..ke poi venga utilizzato o meno tutti i giorni ke importanza ha??..perchè dobbiamo essere costretti a spostarci se il campetto qui c'è???

 
At 4:53 PM, Anonymous Anonimo said...

Complimenti per la puntualità dell'amico del 9° minuto (2:09, 3:09, 3:19) e per l'argomentazione.
Ho trascorso 14 anni della mia vita in pista, mi bastava scavalcare la ringhiera fronte entrata pista ed ero uno dei tanti "bociasse" che anni or sono popolavano il parco giochi. Ad onor del vero, qualche piccolo lavoretto di manutenzione veniva prontamente sbrigato dai più grandi: mio padre ha saldato e risaldato i canestri (ora nuovamente rotti) una miriade di volte, i ragazzi più grandi, quelli di 15/16 anni, regolarmente pulivano le sterpaglie oltre la rete di recinzione, in modo da agevolare le operazioni di recupero della palla quando andava in ferrovia (ops... questo non si poteva dire, addentrarsi sui binari era vietato, ma il fine giustificava praticamente sempre il mezzo...) e il papà falegname del tal ragazzino procurava le famigerate traverse per le sfide a calcetto (rigorosamente senza portiere e con la "spondina").
Poi, 12/13 anni fa, la mia famiglia e molte altre si trasferirono ed alla zona traverse l'età media salì a 50 anni. Poi la crisi demografica ecc ecc...
Pochi frequentatori, poche esigenze, devono aver pensato gli amministratori. E siamo ai passi di oggi.

Ardelica Pischeriae col groppo en gola

 
At 7:45 PM, Blogger Arilicense said...

Guarda Ardelica non è che "siamo ai passi", basterebbe solo un pò d'attenzione da parte di chi di dovere e due canestri nuovi. Io al campo da basket COMUNALE vado solo per giocare a basket e basta: non rompo e tengo pulito, ma di sicuro non mi metto a saldare i canestri o a taiar l'erba, cose che lì non sono di mia competenza. L'amico delle .09 dice: "alla Pista non vedo giocare più nessuno a nulla"!. Per quanto riguarda il mio piccolissimo orticello di conoscenza, ti assicuro il tardopomeriggio/sera qualche bel (belli dentro, dai...) gruppo di ragazzotti e di over30 si radunerebbe più che volentieri per le classiche 4 bombe a canestro+famosa pizza+famose birre+famoso rutto libero. Ma ahimè nessuno di noi fa il saldatore, e quindi sono anni che ciapemo la macchina ed espatriemo tristemente verso lidi cestisticamente più fausti (e ti assicuro che sotto i canestri della provincia veronese si fa la fila per poter giocare a basket nelle sere d'estate, bocia compresi). Tutto qui, poi la mia polemicuccia da 4 soldi col Comune può non essere condivisibile, io noto quantomeno una mancanza di "attenzione" verso la cosa pubblica, altri non saranno d'accordo e sono i benvenuti se vogliono esprimere la loro opinione opposta.
Io ricordo due cose:
1- 2 canestrie 2 retine costano 100 euro montaggio compreso.
2- mutuo comunale di 2000 euro al mese (al mese!) per 15 anni per i campi da tennis di San Benedetto.
Penso basti e avanzi.

Ciao a tutti, vado a fare 4 tiri a canestro.

 
At 12:20 PM, Anonymous Anonimo said...

giusto per precisare l'amico del 9°minuto non é lo stesso delle 3:19..altre vedute,altre argomentazioni..

 
At 1:44 PM, Anonymous Anonimo said...

Precisate un po' quel che volete...
Poi però mi rimettete i canestri.
Va bene?

 
At 4:04 PM, Anonymous Anonimo said...

Si potrebbe chiedere che cosa ne pensa l'odierno viceborgomastro, che ne ha giocate di partite lì dentro! Che la politica cambi gli uomini? Forse sì, visto che lo stesso all'epoca era un convinto uomo di destra (fascista non si poteva dire allora). E ne faceva di polemiche sulla pista!

 
At 8:16 AM, Blogger Arilicense said...

Ieri mattina (24/07/2005) siamo andati a fare due tiri e indovinate un pò cosa c'era di nuovo??? Due retine,vecchie e mezze rotte ma due retine!
Viviamo proprio nel paese dei balocchi!

 
At 2:04 PM, Anonymous Anonimo said...

Ricordo anch´io delle polemiche sulla Pista che faceva il buon Montre, uomo di lotta (allora) e di governo (oggi). Evidentemente quando si ha la caregheta vicesenatoriale sotto il culetto certi "slanci ideali" si dimenticano in fretta, si é troppo impegnati per fare altro...

 
At 9:49 PM, Anonymous Anonimo said...

L'attuale Viceborgomastro, che mi risulta ancora oggi essere spostato politicamente piuttosto a destra (e piuttosto è dire poco, considerate alcune sue frequentazioni e dichiarazioni recenti) più volte negli anni ha sostituito i canestri di via Raffaello... quando era giovane...

 
At 12:42 PM, Anonymous Anonimo said...

Fanno bene a non rimettere a posto i canestri. Tanto li ristruggerebbero il giorno dopo. Se voi che giocate a basket non siete i primi a tenere bene (anche denunciando i vandali) le vostre cose...

 
At 12:42 PM, Blogger Arilicense said...

Bellissimo il commento delle 12.42PM. Visto l'andazzo è probabile che ragionino così anche il Comune, il che la dice lunga.

 
At 8:23 AM, Anonymous Anonimo said...

Ma non è l'attuale Viceborgomasto che ha imposto di far realizzare piastre per il basket dai privati?
Dolci, Colombara, Via Falcone, via Toscana, via Marzan...?

 

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