martedì, luglio 05, 2005

La lengoa (con la pearà)



Ciao a tutti, sono la bambina sorridente che vedete sul manifesto che qualcuno ha attaccato dappertutto, Arilica compresa: il bello è che a me nessuno ha detto che sarei finita su un manifesto abusivo, e questo mi ha fatto proprio incavolare, quindi ho chiesto alla mamma e al papà di informarmi sulla vicenda. Ho anche preso paura e mi sono chiesta: ma chi saranno questi dei manifesti?
La mamma mi ha detto che i signori del consiglio provinciale di Vicenza hanno deciso che la “lengoa veneta” è come una lingua vera, una lingua ufficiale, quindi la insegneranno nelle scuole, metteranno i cartelli stradali in dialettasso eccetera. Quindi questi signori dei manifesti hanno deciso di ringraziare e chiedere al consiglio regionale di approvare il voto dei magnagati: almeno me lo potevano dire che la foto serviva a una cosa del genere, uffa!
Tornando alla Lengoa, non so voi ma a me parlare il dialetto veronese mi piace tanto, e il mio papà mi dice che il vicentino il rovigotto e il veneziano sono tanto diversi dal nostro, che loro hanno degli accenti e un vocabolario che quando li sente parlare il papà ride, e non c'è verso di fermarlo! Quindi mi sono chiesta: ma allora, se sono tutti diversi fra di loro, cos'è questa lingua veneta?
Allora, il papà mi ha detto che dev'essere successo che qualche politicus provincialis (come li chiamate voi di Arilica Pulita, ahahah il papà sghignazza tanto quando li prendete per il sedere) un pò asino si dev'essere ricordato dei signori Marcopollo e Goldoni e ha deciso che la “lengoa veneta” è una ed indivisibile e che la protesta contro lo Stato centralista (che casualmente è anche lo stesso Stato che molti di loro governano da anni, così dice il Papi) va fatta con l'autonomismo alle vongole e con la lengoa con la pearà (questa non l'ho capita, dev'essere una delle solite battute del Papi, mah...).
Mi ha anche detto che qualche signore sostiene che il dialetto sta scomparendo: ma il papà fa il rappresentante e non ci crede mica a questa cosa della scomparsa, lui gira per le strade della regione e dice che i dialetti li parlano grandi e piccini, altrochè.
A me, che con la mia mamma e il mio papà parlo spesso in dialetto, non mi piacerebbe mica se la professoressa cominciasse a parlare come un gondoliere sul Canal Grande, che poi non so neanche se la capirei. Il papà mi ha detto che a lui non farebbe per niente piacere se a scuola mi insegnassero cose tipo “lengoa” e “consejio”, “ghe xè”, “xè vera”, “mojera”, "toso", "ejo", "jù", “magnare e bevare”: il papà dice che io sono veronese de soca, questa roba che non c’entra niente con il dialetto che si parla dove sono nata io, lui non vuol saperne che entrino queste parolacce ostrogote in casa nostra. La mamma mi ha detto che il dialetto lei lo ha imparato quand'era piccola, in giro con le sue amiche e in famiglia, che il dialetto si deve imparare lì e non sui banchi, la mamma vuole che a scuola mi insegnino le lingue che mi serviranno in futuro per la mia vita, mica la lingua di Lino Toffolo (così dice la mamma, io non chi sia questo signor Toffolo, comunque dev'essere uno simpatico perchè quando lo diceva la mamma ha cominciato a ridere come una scema)!
Ho capito che io ho la mia lingua e praticamente parlo come una di Peschiera del Garda e basta, e tutta questa roba dei manifesti del consiglio regionale e della Lengoa mi sembra una gran stupidaggine e non mi interessa mica tanto, ma giuro che se la prossima volta mi chiedono di mettermi su un manifesto giuro che gliela faccio io la lingua.
Una cosa sola non ho capito, stasera la chiedo al papà: chissà cosa vuol dire Itaglia=Mafia che hanno scritto col pennarello lì dietro la campana del vetro...a volte io mica li capisco questi grandi...

Ciao a tutti e Viva l'Arilica Pulita, che mi piace tantotantotanto

4 Comments:

At 6:31 PM, Anonymous Anonimo said...

te si senpre el solito sproto.

 
At 8:45 AM, Anonymous Anonimo said...

"A me, che con la mia mamma e il mio papà parlo spesso in dialetto..."
Sta qua l'è propio na bela barzeleta!!! Che ridar...

 
At 6:18 PM, Anonymous Anonimo said...

di solito che si lamentano contro la lingua veneta sono i forestieri e i comunisti, personalmente non ho mai ricevuto critiche da simpatizzanti della CDL!
ma vi chiedo una cosa: se vi do tanto fastidio per la mia lingua e per il motivo che sono orgoglioso della mia cultura veneta, perchè continuate a volere i miei soldi (tasse) per fare i vostri comodi??? vabbè che il denaro non ha odore come diceva vespasiano, ma cmq dovreste avere almeno un po' di dignità e non continuare a chiedermeli!!!!!! alex

 
At 12:41 AM, Anonymous Anonimo said...

Te faxevo on fià manco cojon, caro arilicense!!!
Te ghe spuà tante de che le monade che te fe carità! La pì parte xe buelade che i te gà ficà in testa a scola e in tilivision (come tuti noaltri del resto)!
La lengoa Veneta ga le so varianse come le ga el talian da Bolxan a Caltaniseta o no??
Se te fusi on fià pì umile e on poco pì intelijente te savaresi che la lengoa Veneta la xe pitosto uniforme e la ga regole comuni da Trento fin a l'Istria (Trieste e Bisiacaria comprexe).
Invese la xe difarente asà dal talian (toscan) e dale altre lengoe arente (emilian, bresan, briansolo ecc.).
Donca, caro compaexan, anca se te stè soi confini de la Venetia, sempre on fradel te sì! Basta che te gapi l'umiltà de studiare on fià de la to storia e vardare co ocio critico e intelijensa a tute le buelade che i ne ga insegnà a scola o te cati scrito su par i libri taliani.
Ciao Brate
xorxi

 

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