And the winner is...
Pastrengo, festa della zucca, il nostro sabato sera.
Va in onda la rivoluzione copernicana da sagra: eliminazione di qualsiasi orchestra. E quindi anche di:
A- cinture nere e marroni di ballo della mattonella.
B- kaffetassen 83enni in camicia a fiori che girano vorticosamente, completamente fuori ritmo benchè teleguidate dal Dio della mazurka.
C- tipica cantantessa da sagra, quella coi polpacci da mediano che hai sempre l´impulso di prendere a calci quando attacca una polka proprio mentre tu attacchi la salamella.
D- "Romagna mia" e il bis di "Romagna mia" (versione remix).
Gli anziani indigeni paiono infatti un pó frastornati per la novitá sovversiva (il solito comunista accenna ad un girotondo di protesta, ma viene subito isolato dal resto del gruppo), ma dopo un pó si rassegnano, mettendosi tranquilli. Tu invece ti rallegri, perché riesci a mangiare tranquillo e addirittura senti cosa dice quello seduto di fronte. Visto e considerato che il posto era carino, che i tortelli non erano oggetti contundenti, che la pastisada era buona e che il rosso andava giù che era un piacere, Arilica Pulita assegna agli amici di Pastrengo (se non si offendono) il “sagra dell’estate award”, riconoscimento pulito giunto alla sua prima e ultima edizione.
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