venerdì, ottobre 14, 2005

Le notiziole giornalare di oggi parlano della nuova letterona a Lunardi spedita dal presidente del parco colline moreniche, indefesso promotore di iniziative per lo spostamento della TAV a sud delle colline, lá dove dovrebbe stare secondo morfologia e buon senso (tanto più che il passaggio per Montichiari sembra certo).
Da noi se ne parla de anni immemori, ricordiamo il documento ufficiale del 2000 del disciolto comitato anti-TAV (sottoscritto da 7000 cittadini) ricordiamo anche quel borgomastro che due anni fa disse "il tracciato va spostato: i tecnici non hanno mai detto che ciò non è possibile, ma solo che nessuno ha mai chiesto loro di preparare un altro progetto. Spostare la Tav a sud delle colline moreniche è solo questione di volontà politica" e poi annunciò l'organizzazione di imminenti catene umane lungo il Mincio per protestare contro la TAV. Ovviamente non si videro ne le catene ne gli umani, e abbiamo come l´impressione che il logico passaggio a sud delle colline moreniche rimanga una chimera: un bel giorno ci sveglieremo col cantiere dell´alta velocitá sotto le finestre di casa ed i supertreni con vista lago ce li avremo nel didietro vitanaturaldurante (hai capito la volontà politica?!?).
A quanto pare ad Arilica su questo versante si é sotterrata l´ascia di guerra: mentre una volta eravamo la municipalitá più battagliera contro il passaggio "fronte lago" dei supertreni adesso, dopo il parere favorevole dei lagunari galaniani e la fine della fase dei ricorsi, siamo passati alla fase del "dialogo" (ogni volta che lo leggete scappa da ridere anche a voi, dite la verità...). Ci sovviene poi di come un tempo della sciagura-TAV si parlasse perfino (udite udite) in Consiglio Comunale, che ora si é invece definitivamente trasformato nel Consiglio D´Amministrazione della "cittá turistica e d´arte SpA".
A proposito di notizie: che fine avrá mai fatto quella sulla scritta magica, apparsa magicamente sui giornali una settimana fa e poi scomparsa all'improvviso?
Che qualcuno abbia fatto una macumba alle penne dei cronisti locali?