lunedì, ottobre 10, 2005

Walk of Fame (made in Arilica)

L’idea non era proprio del tutto malvagia. Trasformare i grigi corridoi municipali in una sorta di Walk of Fame “de noialtri”, con citazioni più o meno celebri affrescate sui muri in alternativa alle inflazionate mattonelle con impronta di star hollywoodiane. Peccato che l’iniziativa del tutto personale del vicecapovillaggio abbia sortito un effetto bomba a Palazzo. Anzi, diciamo pure che il vice (che magari avrà agito in buona fede, chissà) ha proprio pestato una m---- grande così: l'infelicissima scelta della frase inaugurale di questa ispirata ondata di citazionismo culturale non ha entusiasmato né i vertici amministrativi, né l’opposizione, nè tantomeno i peschierotti ed il passo da Walk of Fame a Via Crucis è stato assai breve. Il vulcanico vice innovatore è finito sul banco degli imputati: citare un’esternazione (già di per se dal contenuto forte) di un gerarca nazista senza previo consulto con il resto dei compagni di merende è costato un’ammonizione da parte del capovillaggio, ma c’è da scommettere che sia solo l’inizio.
A quanto pare in quel di Arilica una terribile maledizione pende sul capo dei viceborgomastri, la regolare conclusione del mandato è un miraggio per molti. Che Arilica tutta sia destinata, a breve, ad una nuova trepidante attesa per l’elezione di nuovo DudeCope (briscola denari)?
Nel frattempo, un informatore di Arilica Pulita ci ha passato le frasi-choc che il vice (l'Oliviero Toscani arilicense) avrebbe voluto far apporre sui muri comunali nei giorni successivi alla prima:
Ufficio dell’assessorato alle politiche giovanili: “Tira più un pel di f--- di 100 cavalli al trotto”,per spronare i giovani dall’istinto sopito alla ricerca del partner ed incentivare la nascita di nuovi nuclei famigliari nella sterile arilichetta di quesi tempi.
Ufficio dell’assessorato alle tematiche sociali, sez. famiglia: “A taola ed in letto no ghe vol rispetto”,diktat per l’alimentazione sana e per l’incremento demografico.
Ufficio dell’assessorato alle tematiche sociali, sez. terza età: “Quando ghe lengua e diel, l’omo vecio l’è sempre butel”, incoraggiamento agli anziani a trascorrere co passione gli ultimi anni senza rinunciare a nulla, evitando i rischi collaterali di viagra e cialis.
Ufficio dell’assessorato al turismo: “Meio porco che coion” ,incentivo per i giovani arilicensi a rinverdire i fasti del mito del latin-lover con le giovani turiste straniere.

Il cittadino si rammarica di non poter godere di queste antiche pillole di saggezza passeggiando nei corridoi del palazzo.

Ardelica Pischeriae

4 Comments:

At 12:16 PM, Anonymous Anonimo said...

anche "bear sensa magnar l'è come ciavar sensa lecar" non sfigurerebbe sullo stipite dell'ufficio dell'ass. al Turismo...certo che siamo proprio alla canna del gas...ma chi ha votato il Mio Tesssoro!!??

 
At 2:21 PM, Anonymous Anonimo said...

Aggiungerei:
- "Quando el mar l'è in burasca, ogni porto l'è bon!"(Per giustificare la nuova marina al Fiorellino).

- "En periodo de carestia, ogni buso l'è galeria!"(Sperando che il TAV finisca davvero sottoterra, o almeno sotto il suolo comunale).

- "En mancansa del caval, trota anca el musso!"(Si commenta da sé).

 
At 4:17 PM, Anonymous Anonimo said...

E "no gh'è sponsar che straca " dove lo vogliamo lasciare?

Palla ovale

 
At 12:37 PM, Anonymous Anonimo said...

"quando el sol el tramonta, l'aseno el ponta".
Sez. attività agricole

 

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