Autoscontriamoci così, senza pudor
Ci ricorda il foresto: ma che fortunati che siete voi cittadini turistici e d'arte, avete anche il casello dell'autostrada, ma che culo!
E il peschierotto, un pò vanesio come d'abitudine, si gonfia il petto. Però già che c'è rammenta all'amico che una volta in autostrada, mentre si accinge ad uscire a Peschiera, gli prende come un certo nonsochè...come un certo vorticoso giramento di balle.
Da qui la domanda: ma gli urbanisti e i politicus (compreso il presidente dell'autostrada stessa, il quale vivendo a Peschiera dai tempi del Carlo Codega credo che debba per forza passarci), avranno notato l'anomala viabilità (eufemismi ghe n'è?) prospicente l'uscita della A4?
Che abbiano pensato, magari di recente, "che sia ora di fare qualcosa"?
Che il cittadino vorrebbe uscire dall'autostrada e giungere in pochi secondi a casetta, non uscire dal casello e imbattersi tutti i santi giorni negli autoscontri, e tra una bestemmia e l'altra provare a infilare il pertugio esistente fra il furgoncino di quello che crede di essere il più furbo (e invece è un mona grande così) e ti taglia la strada a sinistra e il simpatico autoarticolato che ti chiude da destra e a occhio e croce sta provando a schiacciare te e la tua insignificante automobilina.
Che per sua stessa indole il cittadino sarebbe stufo di lottare a colpi di frizone per arrivare ad uno stop. D'accordo che lo svincolo fu concepito male in partenza (evvai con gli eufemismi!), ma ora le migliaia di mezzi che ci passano e la grande educazione stradale italica hanno creato questa giostra, che nuoce sia al sistema nervoso dell'essere umano che alla carrozzeria luccicante della sua graziosa macchinetta.
In attesa del casello di Castelnuovo non vogliamo dire che si debba per forza spendere i soliti x milioni di euro per costruire altri svincoli (anche perchè ormai solbisognerebbe chiamare Spielberg, visto che lo spazio fisico per farli non c'è più e servirebbero gli effetti speciali), ma forse qualche soluzione per decongestionare questo imbuto andrà pur trovata, se non altro per il numero esorbitante di incidenti e di constatazioni amichevoli che genera: un'amena rotonduccia, un colpo di genio, il ritorno all'antico doppio senso di marcia sul lungomincio, un'alternativa intelligente agli autoscontri, una variante al piano regolatore delle uscite autostradali, qualcosa per ovviare a questo piccolo girone dantesco arilicense (e pensare che quel posto lì si chiamerebbe pur sempre "località paradiso di sotto", da rider par no pianser...).
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