mercoledì, settembre 29, 2004

Percorso della salute

Martedi pomeriggio, ore 16: mi avventuro in una salutare camminata lungo la sponda dell’amato Benaco, nel territorio di Arilica e del borgo limitrofo.
E’ un’esperienza che rilassa il fisico e rinfranca lo spirito: sole tiepido di fine settembre, clima gradevolissimo, né troppo caldo, né troppo freddo, traffico pressoché assente, marciapiedi liberi.
Il percorso, dal lungolago Garibaldi fino ai Ronchi e ritorno, ha come cornice un lago piatto dai riflessi dorati dal sole, la vista è stupenda, nessun natante a motore a rovinare il panorama: qualche pulitissima barca a vela solca in beata solitudine il lago.
Le spiagge sono quasi deserte: qualche avventuroso turista settembrino si gode l’ultimo sole della stagione. Niente schiamazzi, niente pseudo-carioca a palleggiare nella folla, niente radio a tutto volume: solo il soave suono di una leggerissima brezza e di qualche piccola onda sulla riva.
Camminando non devo fare a spallate con masse di rumorosi aficionados della tintarella, disordinati “infraditari” con asciugamani, chiassosi bagnati o ululanti vu-cumprà; sporadicamente incrocio atletici giovanotti di corsa o in bici, qualche coppia di anziani a passeggio, qualche famigliola con bimbi e cagnolino al seguito: hanno tutti il sorriso sulle labbra, salutano tutti pur non conoscendosi, sembrano tutti rilassati e la frenesia estiva sembra essere lontana anni luce.
La passeggiata, a ritmo blandissimo per meglio gustarsi tutto questo bendiddio, dura più di un’ora: è un piacere camminare e colloquiare amabilmente con gli amici.

Riuscite ad immaginare tutto questo? Se vi risulta difficile, vi consiglio di provare quest’emozione unica finché il clima lo consente: ne vale veramente la pena.

Ora, purtroppo, devo farvi tornare con i piedi per terra: lungo il mio percorso ho dovuto affrontare un orripilante colosso di cemento (porto hi-tech dei Pioppi) dove, come se non bastasse mettere a dura prova la vista, anche l’udito viene turbato dagli strepitii di finti falchetti (ma che cazzo sono? I canarini di robocop?) “indispensabili” ad allontanare i gabbiani dissenterici che sporcano i preziosissimi fuoribordo (che, a loro volta, sporcano il lago… è un circolo vizioso… forse quella dei gabbiani è una vendetta…).
Il livello del lago è molto basso, con il risultato che, di tanto in tanto, tubature e fondali riaffiorano.
Nei canneti si accumulano rifiuti ed immondizie che qualche lercio “luamar” pensa bene di gettare in acqua invece che negli appositi cestini.
Dulcis in fundo, la vista del nuovo pontile dedicato al parco divertimenti: un’enorme impalcatura lignea che, oltre a servire pochissimi passeggeri, soffre decisamente della scarsa profondità dell’acqua ed è quindi sempre a rischio di inutilizzo (ma questi sono affari del borgo limitrofo… anche se il Benaco lo sento tutto mio a prescindere dai vari comuni/province/regioni).
Ed ora, gente, a voi la scelta: gustarsi un indescrivibile momento di relax obbligandosi ad ignorare gli aberranti rovesci della medaglia (cosa che a noi di Arilica Pulita proprio non riesce) o accontentarsi di fare quattro passi nel pur bellissimo-ma-migliorabile centro paese?
That’s all folks!!!

Ardelica Pischeriae

1 Comments:

At 12:10 PM, Anonymous Anonimo said...

Luddismo contro l'obbrobrioso porto e i falchetti meccanici! A NOI!

 

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