Ora che il viceborgomastro è stato fatto fuori con mirabile tempismoi dai suoi ex "compagni di viaggio", l'arilicense pulito si chiede che ne sarà del ciclo di conferenze sul tema "recupero e valorizzazione del patrimonio storico" tanto voluto dal fu viceborgomastro. Che ce lo ricordiamo quella mattina in cui si tenne il primo incontro (che fu chiamato Workshop in sfregio all'intelligenza e alla lingua italiana), mentre leggeva a tutti noi arilicensi intervenuti un vecchio verbale di un consiglio comunale degli anni '20. In quel datato documento si parlava di alloggi (soprattutto in centro storico) inadeguati per igiene e per dimensioni: troppo piccoli per ospitare il numero di persone che allora ospitavano. Il fu viceborgomastro chiuse l'interessante lettura con una riflessione:"chiediamoci tutti se quello che si disse in quel vecchio consiglio comunale di Peschiera non valga ancora adesso". Bene, bravo, bis. L'arilicense presente non poteva non notare come la vena polemica del fu viceborgomastro fosse in stridente antitesi con gli atti della sua Giunta (presente, sia pur in numero esiguo, anche quella mattina). Poi intervennero alla spicciolata esimi professori, i cui interventi si possono catalogare sotto la dicitura di "aria fritta", fece eccezione solo l'intervento dell'unico professionista arilicense presente, la cui filosofia architettonica ci parve fondamentalmente pulita (pur non capendo noi un'emerito pigno di architettura), e quindi probabilmente invisa ai soliti (ig)noti: con poco si può fare tanto, il cemento fa schifo, le nostre città così per come sono diventate anche, ci vogliono strutture "leggere" e non opere megalitiche. La mattinata introduttiva si concluse, e i presenti dissero che era il caso di farne altre, magari molto meno accademiche e professorali (segando accademici e professori ce la si può fare) e concentrandosi di più su Peschiera e sul suo patrimonio, e su come e cosa si vuol farne. Ora che sappiamo che il partito del "basta un poco di zucchero e il viceborgomastro va giù" ha perso, ecco, alla luce dei fatti ci domandiamo: tutto questo dibattito finirà nella stessa botola che si aperta sotto i piedi del viceborgomastro, oppure quella mattinata avrà un seguito?
Il fatto che su come e cosa si voglia fare del patrimonio storico di Peschiera tutte le amministrazioni brancolino nel buio da decenni (e questa non fa certo eccezione, anzi!) o per meglio dire con espressione magari un pò rude e nostalgica "se ne freghino", ci induce a pensare che la botola si sia già aperta e i dibattiti seri sul patrimonio storico siano tornati nel solito oblio, per lasciare spazio a cose che da sempre sono considerate più interessanti e importanti (allocazione di nuove arnie in primis).
ARILICA PULITA (all'unanimità)
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