martedì, febbraio 22, 2005

Osate, non ti-tubate

Usciamo dai confini arilicensi per un fatterello riguardante una cittá cosmopolita a noi confinante: Pasingo.
Anni fa ci fu l´infelicissima decisione degli allora amministratori di lazise i quali, dopo precisa richiesta dei proprietari del parco acquatico di intubare il fiumiciattolo che passava nel territorio del parco, non solo non gli diedero l´orzobimbo e la meritata risposta "intúbate la ponta", ma gli permisero di cementificare per intubare in 2 punti il glorioso torrente gardesano (quando si dice "un bel clima costruttivo"...). Ecco che la proprietá, non paga di tanta magnanimità, pensó bene di intubare il secolare rigagnolo non solo in 2 ma in ben 3 punti (che tanto el calcestruzzo el ne costa poco...). Poi, estate 2003, i vigili urbani pizzicarono l´irregolarità nel cantiere e scattò la vicenda giudiziaria. Ma si sa, la folle corsa italica ai condoni non si ferma mai, e cosi è stato anche in questo caso. La notizia è di questi giorni: la proprietà se la caverà solo con una multa e quindi un bel condoncino mascherato lascerà il torrente intubato col cappottino di cemento in 3 punti.
Morale della favola, prima puntata: l´idrografia e la natura del Garda possono essere allegramente stravolte e intubate per fini privati, chissenefrega di millenni di orografia.
Morale della favola, seconda puntata: se poi volete togliervi lo sfizio di esagerare coi tubi in cemento armato non c´è problema, si paga una multarella e si fa finta di niente, chissenefrega delle delibere e delle leggi.
T´é capí?