martedì, giugno 28, 2005

Questa non ci voleva proprio!

Arilica: non si spegne la mestizia attorno alla ringhiera del canale di mezzo crollata lo scorso settembre sotto il peso dell'albero secolare, svenuto durante un pomeriggio di bufera che è ancora negli occhi di tutti i peschierotti.
Pochi minuti fa abbiamo raccolto il crudo sfogo del direttore generale del Demanio, il dottor Giulio Magnamigole: "noi ce l'avevamo messa tutta, ma il destino cinico e baro si accanisce, così non si può continuare a lavorare".


Questi i fatti: il dottor Magnamigole asserisce che, di concerto con le Belle Arti, le scrupolosissime ricerche filologiche per ricostruire al meglio la ringhiera avevano portato il dinamico duo a contattare il propropropropronipote di Francesco Giuseppe d'Austria, il signor Klaus Wasseintadler, residente a Zweiballen, Carinzia orientale. Secondo il progetto del Demanio e delle Belle Arti, il signor Klaus era infatti l'unica persona al mondo in grado di rifare paroparo la ringhiera voluta 150 anni fa dagli autriaci per i giardini arilicensi: non solo Herr Wasseintadler è discendente diretto dell'imperatore d'Austria, ma addirittura egli è un fabbro ferraio professionista. Ma la munifica lungimiranza dello Stato italiano si è drammaticamente scontrata con l'età dell'anziano fabbro austriaco, che venerdì mattina ha avuto un attacco cardiaco ed è spirato nella sua officina, fra gli attrezzi di lavoro che aveva maneggiato con sapienza per tutta le vita.
Nella task force demanial-bellartistica ora la tristezza per il decesso del signor Klaus ha lasciato il posto alla delusione: 10 mesi di duro lavoro di ricerca sono andati in fumo per un banale infarto, quando si dice la sfortuna!
Al telefono la vedova Wasseintadler ci parla con voce flebile e interotta dal pianto, il cuore minato dalla scomparsa del compagno di una vita: "Klaus pronto a fare rinchiera che voluto suo proproproprozio Cecco Beppen in Arilica...lui in 92 anni fare tante ringhiere in tutta Carinzia, ma adesso lui kapput...kein tempo per fenire a città turistica e d'arte...mio Klaus folefa tanto rikostruire rinchiera con sue mani aspurciche, ma kokkolonen me lo ha portato fia...".
Non c'è che dire, una vera doccia fredda per la città turistica e d'arte, che attende da quasi un anno i suoi 5 metri di ringhiera crollata. Ma dall'alto della nostra conoscenza personale del dottor Magnamigole vi rassicuriamo: non disperate cari peschierotti, le ricerche per trovare le mani più adatte a forgiare la nostra ringhiera proseguono (si fanno già i nomi di un avo di Radetsky e del vicino di casa di un discendente del generale Schwarzenberg). Non appena ci saranno svulippi, i segugi di Arilica Pulita non esiteranno di portarli all'attenzione della cittadinanza.