giovedì, luglio 14, 2005

Saldo in alto


Lo sport preferito dalla donna italica sta per iniziare. Domani anche ad Arilica partono i saldi e per chi avesse dimenticato i preziosi consigli di Verissimo e tg costume&societá non preoccupatevi, ci pensiamo noi a rinfrescarvi la memoria:

-Attente ai capi difettosi e alle commesse con l´alitosi.
-Diffidate dello sconto superiore al 50%. Probabilmente o ci avete visto male o il negoziante sta cercando di propinarvi l´armadio di sua zia Ernestina facendovelo passare per roba di pregio.
-Non arrabbiatevi se nel negozio i vestiti in saldo fanno tutti cagare. Dopo tre ore a palpare qualsiasi cosa troverete sicuramente un capo decente. E scoprirete che quello non é in saldo.
-La Cina é vicina.
-Certo, quelle deliziose scarpe col tacco in vetrina sono scontate del 35%, ma tenete conto che due giorni prima dell´inizio dei saldi il negoziante, furbo come una faina, aveva cambiato il cartellino del prezzo: da 160 euri erano passate a 230 euri. Dunque...230...meno 35...per 100...uguale...
- Al negoziante che non vorrá il vostro bancomat ditegli in modo fermo e cortese che deve accettarlo. Inoltre fategli notare che nei precedenti tre mesi il suo negozio di capi firmati era stato visitato solo da due giapponesi, un tedesco ricco, una signora di Udine che si era persa e tre rappresentanti. Quindi agitate davanti ai suoi occhi il bancomat e riprovate l'operazione, vedrete che funzionerá.
- Ricordatevi sempre che la merce é restituibile entro 7 giorni dall´acquisto. Diffidate di quelli che non vogliono cambiarvela. Dite loro che se non lo fanno chiamerete in vostro soccorso l'associazione consumatori, i NAS, i NOCS, CSI, il commissario Derrick e anche Santi Licheri col martelletto in mano.
-Per non farvi fregare dal commerciante disonesto controllate una settimana prima il prezzo del capo che vi interessa. Segnatevelo. Poi prendete il bellissimo convertitore gialloblú che Silvio vi mandó a casa nel lontano 2001 e guardate il prezzo di quei pantaloni che sebbene scontati del trentapercento ora costano come un tailleur di Armani quando si pagava in lire.