giovedì, settembre 09, 2004

Chiarimenti e ulteriori domande riguardo le barche ormeggiate sul Mincio

Mi riferisco al post " Gustose e stimolanti domande pulite “ per chiarire, a chi punta il dito, come stiano realmente le cose in riferimento alla questione ormeggio in quel di Arilica.
Le aree portuali (porto centrale di Peschiera, canale di mezzo, porto dei Bergamini, canale “delle scuole medie”) sono interamente gestite dall’Ispettorato di Porto che ha sede a Verona: questa autorità assegna i posti barca tramite regolare e trasparente concorso pubblico. Esiste anche una scala prioritaria di assegnazione (peraltro, a mio avviso, cosa giustissima) secondo la quale hanno precedenza i residenti nel comune in questione. Attualmente tutti i posti disponibili sono stati assegnati (lasciando perdere se siano poi occupati regolarmente, sub-affittati o quant’altro) e chi è in lista di attesa deve solamente sperare che qualche fortunato possessore di regolare ormeggio ne disdica l’assegnazione per poter subentrare. In tutto questo, il comune ha influenza minima o nulla.
Obiettivamente, è sotto gli occhi di tutti, la richiesta di posti barca supera l’offerta e moltissimi ripiegano sugli ormeggi abusivi alla sponda sinistra del Mincio che, attenzione, non è area gestita dall’Ispettorato di Porto ma bensì zona lasciata al libero arbitrio del comune.
Qualche anno fa, un gruppo di volenterosi cittadini propose un piano al comune, con tanto di firme di possessori di natanti pronti ad impegnarsi, con due diverse soluzioni:
A – creare una zona portuale in quel di Porta Brescia (che non è zona competente dell’Ispettorato di Porto). Capisco che, per molti e per Arilica Pulita in primis, possa essere una bestemmia. Il progetto prevedeva di utilizzare delle pedane galleggianti parallele alle mura (così da preservare integre le stesse) e dare ricovero solamente ad imbarcazioni tipiche da pescatore (per capirci, niente motoscafi) per rendere meno “pesante” il colpo d’occhio. Sinceramente, io per primo non avrei dato seguito alla proposta. MA QUALCUNO, PER CORTESIA, SA SPIEGARMI PERCHE’ AD OGGI QUEST’AREA SIA STATA CONCESSA PER L’ORMEGGIO E NOLEGGIO DI IMBARCAZIONI (peraltro di modello “tipo pescatore”, come quelle dei proponenti l’iniziativa)?
B – creare una zona portuale interamente gestita dal comune sulla sponda sinistra del Mincio. In questo caso il comune avrebbe gestito direttamente l’assegnazione dei posti barca con relativo incasso di una tassa annuale di stazionamento (che, ai fini di bilancio, non fa mai male). In più, i volonterosi propositori si sarebbero impegnati a tenere pulito l’argine del fiume – già qualcuno lo fa adesso – di propria competenza, ad oggi lasciato praticamente incustodito (erba alta, immondizia, macchie di alghe sono all’ordine del giorno). Questo avrebbe comportato sicuramente un ormeggio più ordinato rispetto a quanto si vede oggi (in alcuni punti, non tutti sono degli animali) grazie ad una regolare registrazione degli ormeggi.

Nemmeno la seconda proposta (che, a parer mio, è più che ragionevole) è stata considerata: forse qualche norma vigente in termini di conservazione del territorio impedisce all’amministrazione di muoversi in tal senso. MA ALLORA PERCHE’ TUTTO QUESTO BUON SENSO NON E’ SALTATO FUORI QUANDO E’ STATA CONCESSA L’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CON I LAVORI PER IL NUOVO PORTO PRIVATO DEI PIOPPI (dove, peraltro, pochi o nessun proprietario delle imbarcazioni ormeggiate è residente)?

Capisco la rabbia di chi vede un ormeggio selvaggio in quel del Mincio, ma vi posso garantire che è la stessa rabbia di chi, possessore di imbarcazione, non ha alternative. E deve subire, oltre al danno, anche la beffa.