giovedì, novembre 11, 2004

La nebbia agl'irti colli
piovviginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar:
ma per le vie del borgo dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando;
sta il cacciator fischiando su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri
com'esuli pensieri, nel vespero migrar.

5 Comments:

At 2:53 PM, Anonymous Anonimo said...

San Martin!

 
At 5:44 PM, Anonymous Anonimo said...

Non posso non apprezzare "piovviginando" per il più pronunciato ed usato "piovigginando"...

 
At 5:50 PM, Blogger Arilicense said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

 
At 5:51 PM, Blogger Arilicense said...

Eh, son toscanismi non da poco: noi che abbiamo sciacquato i panni in Arno siamo capaci di questo e altro.

Carducci (che no l´é mia el bar di fronte alla Enza, che no se sbaiemo...)

 
At 6:03 PM, Blogger Arilicense said...

e stasera so goti e castagne sotto porta brescia


Complimenti Morbo...siete sempre bravi e Puliti in queste vostre iniziative..e che ghe ne fusse de gente come voialtri..

Un Vostro assiduo "Consumatore"

 

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