martedì, marzo 29, 2005

Anno di grazia 2005, pasquetta sul Garda


E' lunedì di Pasqua, Vacanzieri indigeni e turisti mordiefuggi si ritrovano tutti assieme a passeggiare lungo il canale di mezzo di Peschiera: la foto cattura alla perfezione l'atmosfera bucolica che pervade i gitanti pasquettari mentre camminano garruli e beati sotto il sole meridiano arilicense.
Ma in questa precisa situazione il gitante nota anche, nell'ordine:
1-la cura maniacale del verde nel giardino che già fu austroungarico (e dir che in giro gh'è pien de vivai che no speta altro). P.S: che a dirla tutta i nostri ex capi austriaci progettarono e poi donarono alla città di Peschiera il giradino e le piante, per festeggiare la costruzione del Padiglione. Erano 151 anni fa, e purtroppo si vede (giardino devastato e alcune piante cadute o abbattute). Tirem innanz.
2- La cura maniacale dell'arredo urbano (vedi pavimentazione e cestini dell'immondizia) e dei cordoli che cingono il giardino, che già furono austroungarici anch'essi.
3- il futuristico transennamento (con tanto di ruggine d'ordinanza) che funge da parapetto dopo che il parapetto originale crollò piu di 6 mesi orsono (e dir che in giro gh'è pien de fabbri che no speta altro).
4- la colonnina dell'elettricità in primo piano (e ce ne sono altre 2 a fianco, purtroppo non inquadrate ma che vi assicuriamo altrettanto suggestive), messa lì da un gruppo di esteti, gente con grande colpo d'occhio e travolgente amore per il bello: loro sì che amano la città turistica e d'arte, altrochè i peschierotti ciacoloni tipo noi!
5- El giarìn
6- Petting duro sulla panchina
7- Lastra di metallo inciso, pesante complessivamente 800 chili, appoggiata al palo della luce che già fu austroungarico. Logisticamente parlando, una gran bella soluzione. Sulla sicurezza e il decoro forse qualcosa da obiettare ci sarebbe, ma sono quisquilie alle quali chi di dovere non deve prestare attenzione.
8- "Che trionfo di piante sul lago di Garda! Che natura lussureggiante!"
9- Edificio che già fu austroungarico in stato di abbandono da tempo immemore. Che ormai el tempo l'è talmente immemore che ne semo desmentegadi quanto tempo l'è, e l'è talmente immemore che ormai il fabbricato sta venendo giù e dopo che sarà crollato (e noialtri macachi a vardarlo) aspettiamoci le polemiche e lo scaricabarile e qualche paiasso che el ne spiegherà che lu el l'avea dito e tutto il blablabla che fa tanto italia (e padania, che l'è tanto stesso) pizzaemandolino.