martedì, agosto 23, 2005

Il curriculum no, non l'avevo considerato

E’ notizia di qualche giorno fa che a Palazzo si è nuovamente incappati nelle temibili e risibili maglie delle burocrazia statale e paraministeriale, anche la stampa nazionale si è occupata del caso: succede che ad aprile il Papa ci lascia e ZAC...con gran colpo di reni l’amministrazione comunale arilicense decide di battere sul tempo la concorrenza e intitolare a lui la scuola elementare di Porto Vecchio. Dalle vecchie "Dante Alighieri" di Piazza d'Armi alle nuove "Papa Giovanni Paolo II" il passo pareva breve, ma l´indomita smania di arrivare per primi in Padania e fors’anche nel mondo ad intitolare qualcosa a qualcuno (vedi "Piazzale Beslan") fa incappare i Nostri in una manchevolezza decisiva: si dimenticano di allegare alle scartoffie una motivazione ma soprattutto un curriculum del defunto, cosa che per il Provveditorato è errore da penna blu, conditio sine qua non per l’assegnazione del nome della scuola (e qui sorge il dubbio: bisognerà scrivere anche di quando il buon Woytila era operaio, attore teatrale e rubacuori o basterà menzionare l’onorata carriera in Santa Romana Chiesa che lo ha fatto assurgere alla gloria eterna?). Secondo i signori del vetrato palazzone del Savàl per intitolare una edificio pubblico al più longevo e popolare papa degli ultimi secoli un Comune deve scriverne la biografia.
Commedia all'italiana, se ci sei batti un colpo.