Cercasi caregheta in regione (1° puntata)
Le strade e le piazze di Arilica cominciano ad essere infestate dai manifesti elettorali degli aspiranti onorevolini regionali, che ci guardano da lassú coi loro faccioni gaudenti o pensosi o semplicemente ebeti. Egli implorano speranzosi crocetta su scheda e successivo viaggio premio quinquennale a Venessia: Palazzo Ferro Fini, questa l´agognata e superpagata destinazione finale (vi diamo uno scoop cari arilicensi: pare che laggiù si stia da Papi, anzi da Dogi, roba che a confronto il Bauer, il Danieli, e l'Excelsior sono delle bettole).
Ecco i più bei manifesti elettorali di aspiranti onorevolini ammirati fin qui:
1-il pluririciclato(non ecologico): dopo 30 anni di vergognoso rimestare partitico certi personaggi hanno ancora il coraggio di presentarci la loro faccia da pistola e i loro baffetti da sparviero su un manifesto elettorale, lanciando i soliti slogan vuoti quando ormai tutti sanno che razza di caimani siano. Ma veramente ci credono così codeghini?
2- Il giovane politicus aspirante onorevolino: la nuova leva sfoggia due gingilli in voga nella politica d’oggidì: fantastico sorrisone in Cinemascope + cravattona con nodo “alla Tecnocasa”. Ma il colpo da maestro se lo tiene alle spalle: agghiacciante scudocrociato con tanto di scritta “Libertas”! Nessuno slogan, nessuna promessa, nessuna frase ad effetto, egli ci esorta con semplicità: “metti una croce”. Il nuovo che avanza, e il vecchio che ritorna: non mettetelo in croce, mettetegli una croce (dove dice lui).
3- candidato ex-neo-post comunista: sul manifesto elettorale brandisce la sua bella bandierina arcobaleno (e lavoro meno). Il nesso fra la pace e l’amministrazione di una regione appare misterioso. Quando ancora il pentapartito filava ed egli era già in politica, egli usava dire "moriremo democristiani" e non si rendeva conto che la profezia si sarebbe avverata, ma in maniera perfidamente diversa dal previsto. Non si ritrova infatti a subire il giogo imperituro degli scudocrociati, ma a sostenere democristiani dalla nascita (tipo il professor Mortadella).
4- Il Doge: egli ha preso esempio dal suo grande capo (Sua Maesta' il Presidente d'Italia e Imperatore di Nassirya, Arcore e Milanello) e nei cartelloni espone la sua pelata e il suo faccione da gnocco a sorrisoni a 36 denti. Egli è onnipresente e onniscente, egli è il "nostro presidente". Nel manifesto egli affianca il simbolo del "suo" partito e lo stemma della "sua" Regione, che evidentemente (forse ci siamo persi qualcosa strada facendo) dev´essere diventata di "sua" proprietà.
5- l´aspirante Doge: egli sfoggia un'aria depressa (che ad egli sia recentemente scomparso il gatto?), egli forse è un “nato straco", egli è carismatico come un contabile di Roncade, egli è incorniciato d'arancio, egli vuole costruire certezze, egli sarà trombato alle elezioni regionali, guardandolo all'elettore veneto viene da canticchiare quella vecchia canzone di Renato Zero: "Lui chi è? Come mai l'hai portato con te?/Il suo ruolo mi spieghi qual'è?/Mentre lui, lui chi è? Lui chi è? Lui chi è? Lui chi è?....già è difficile farlo con te...mollalo!Lui chi è? Lui chi è? Lui chi è? Lui chi è?/E' distratto ma è certo di troppo, mollalo!!!Mi aspettavo lo sai, un rapporto un po' più normale quale eventualità, trovagli una collocazione/ora spiegami dai,l'atteggiamento che dovrò adottare.../mentre io rischierei di trovarmi al buio fra le braccia lui...non è il mio tipo.../Lui chi è?
6 - Candidato ex-neo-post democristiano: egli appartiene ad un partitino molto centrista fortemente di destra ma decisamente tendente a sinistra, egli ci guarda dai suoi enormi cartelli, senza per niente sorridere, solennemente. Poiché tutto cio' é inserito in una grande cornice ovale (sullo sfondo blu scuro del cartello)l'effetto complessivo é di una serie di gigantesche foto del Caro Estinto che incombono cupamente sulla strada nel sole meridiano.
Io credooooo, risorgerooooooooooooó...
Fine 1° puntata, continua...
11 Comments:
sa gheto contro la scritta LIBERTAS!!?? non sei ancora stufo di bondierine, ramoscelli e omini padani con spadone?
DC PRIDE
ma caro e raro arilicense, non ti và proprio bene niente?!
ma datti una calmata!!
LIBERTAS FOREVER
mi compiaccio della presenza di un "libertas forever"
DC pride
Carissimo DC PRIDE, saró breve: l´arilicense pulito non ha nulla contro gli amici dello scudocrociato, come noi propugnatori di un´alleanza-litiganza pur nella diversità comune Burberry-Breznev-Bertinotti-Brodi con Diliberto al massaggio shiatsu, Fassino al buffet e con l´appoggio catalitico dei Verdi i soli che ridono, con apertura ai Diesse per un tunnel sottomarino che snellisca il traffico sulla Bologna-Firenze per non parlare della convergenza parallela con l´amico Melli il camerata Corno e il compagno Biscardi, solidi baluardi processuali di una magistratura che rischia di sbandare pur negli equilibri piú avanzati di una pratica del diritto che di certo non avalla l´interesse di un conflitto che di certo è conflittuale ma non per quanto riguarda il deleterio conflitto di interessi. In tale panorama non vorrei dimenticare Follini e Castagnetti, autentici traghettatori di uno spirito identitario catto-liberal-statalista che dovrá per forza di cose aprire lo sguardo alla nuova dottrina del dottor Letta, letta come dottrina di governo ma anche letta come impeto democratico cristiano il cui afflato funebre non puó che continuare ad fungere da catalizzatore per i tanti che, come gli esimi Pecoraro e CecchiPaone, fanno del bis(o tris)essualismo democratico una identità comune sebben distinta negli schieramenti, ad esempio di un maschio triunvirato Fini-Gasparri-La Russa che rinnegava il roman saluto ma coi froci abortisti mai, ma se Pannella si taglia un pó i capelli chiudiamo un occhio, l'Italia è una e indivisibile ma se Borghezio si accontenta della Val Gardena gliela diamo. Che poi l´esercito padano fosse pronto a riportare l'ordine a Roma e rimettere finalmente i vetri al Colosseo era indissolubile veritá, che avrebbero scovato i gerarchi di An casa per casa una cruda speranza, che Berlusconi era un mafioso e Casini un cascame dell´ancien regime due certezze, anche se l´amico con lo spadone adesso è lá, sorridente e inchiodato alla poltroncina Frau, col cravattino color speranza, che spiega che è stato tutto un equivoco, che Berlusconi è boreale a honorem, si era detto autonomia e separatismo, ma dal centralismo moscovita Breznevian-Dalemiano. Questo per rinvigorire un centro-destra televisivo con riporto a sinistra Silvio-Piersilvio con possibile appoggio esterno di Mastella, neutralità dei vescovi e rivalutazione dell' opera pittorica di Fanfani.
Spero di essere stato esaustivo riguardo la posizione di Arilica Pulita.
Un Arilicense saluto pulito
Conciso ma preciso:insomma esaustivo!
Anzi, di dorotea chiarezza!
Faccio pulito
DC Ppride
Eccellente Dc Ppride (a proposito:t'è scapà una P. Trattasi di refuso cattoalfabetico con apertura ad esse e prospettive di compromesso storico con le sempre avverse sebben vicine S e T?). Vedo che fra democratico cristiani goniometricamente centristi di formazione destra con amplissime convergenze ideologiche a sinistra ci capiamo benissimo: la dorotea chiarezza di stampo irpin-demitiano ci contraddistingue.
Fa pulito!
ma che tastiera hai con la s e la t vicine? comunque un errore di battitura! grazie per l'eccellente! de mita comunque credo non fosse doroteo!
DC Pride deferente ti saluta
Stimato DC PRIDE, la S e la T non ci sono puliamente vicine in una ristretta prospettiva di tastiera bensi' in una più ampia sequenza cattoalfabetica come da P Q R S T U V Z nonchè le straniere W X Y, figlie della Riforma Luterana e Calvinista che cattoautarchcamente non potremmo che respingere ma che invece accogliamo cristianamente nella casa comune voluta dagli amici Forlani, Ruini, Flaminio Piccoli, Marcinkus, Salvo Lima e Mino Martinazzoli.
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