venerdì, marzo 04, 2005

Pota, quanti magüt!


ULTIM´ORA, 12.02: a Peschiera del Garda la prestigiosa "cazzuola d'argento".
Il CIROEI, comitato italiano per il riconoscimento dell´operosità edilizia e infrastrutturale, ha conferito alla città turistica e d´arte il secondo premio nell´annuale competizione, che stabilisce quale città italiana detenga il maggior numero di gru ruspe e betoniere presenti contemporaneamente sul proprio territorio comunale. La "Cazzuola d'oro" è andata al Sestriere, in preda alla smania costruttiva da olimpiade. Una sobria cerimonia tenutasi a Brembate di Sopra, capitale mondiale della cazzuola, ha sancito il riconoscimento: per il Sestriere era presente la presidentessa del comitato olimpico, per Arilica erano presenti le maggiori cariche istituzionali, visibilmente emozionate. Il CIROEI è presieduto dal signor Ruggeri Antenore (detto Bepo), manovale in pensione della Val Brembana, distintosi durante la sua carriera per l´elevatissimo numero di cantieri nei quali ha lavorato (ben 2340, secondo il dato fornitoci dalla Confmuratori). Grazie ad un rapporto stilato dalla propria controparte cinese, il GOMOCEI (gluppo olganizzato pel monitolale opelosità di Cina in edilizia e inflastluttule), il CIROEI ha altresì stabilito che nel mondo solo la città di Shangai può vantare attualmente più gru ruspe e betoniere di quelle presenti nelle due ridenti cittadine italiane. Dopo aver insignito Peschiera della medaglia d´argento, il signor Ruggeri ha rilasciato ad Arilica Pulita la seguente dichiarazione, sintomatica del fecondo periodo storico che la nostra Arilica sta attraversando: "Certo che quando ü al va in pensiù a l'è pròpe longa, ma ades g'hom sto casso de CIROEI, che l´è compagn de indè a laurà, quando te indé a laurà te ölèt indà in pensiù per mia laurà, quando te indè in pensiù te ölerèsèt amò indà a laurà, magare apena ö falì, per viga ergota de fa. Bon, te Acrilico o come te ciamett te ghè de savè che el paìs de Peschiera se staà d´un beeh, ma d´un beeh che tuc i bergamasc i egneva chè tuc l´istà: "in do 'ndarèt Bèpo- la me dìs la mè ègia ades quand che la egne chè a Peschiera- a stà mèi de ché?". In do 'ndaro? Ma qualsiasi pòst dèl mont a l'è mèi de ché. E no, mama; a so stöf de sta ché in mès a chèl casin ché. E tel dicc, caro Acrilico: l´an che vè, quand che al Sestriere i finiss co le Olimpiade, Peschiera la burlarat det el prim post de la clasifica".
Ma il casino di cui parla il signor Bepo è nulla se paragonato al prestigioso riconoscimento per la nostra Arilica, e al peschierotto non resta che emozionarsi di fronte all´ennesimo premio che cade sulla propria città, nella speranza che l´anno prossimo arrivi la meritata "cazzuola d´oro", premio dell´incrollabile fede municipale per le varianti al PRG e all'orgia di lavori stradali. Nell´immagine: il presidente Ruggeri, mentre si diletta con alcuni lavoretti nel giardino di casa, durante una pausa dei lavori del CIROEI.

3 Comments:

At 4:43 PM, Anonymous Anonimo said...

Non male il dialogo in alto brembanese...
Volevo farvi notare che è stato eliminato il Califfo da Sanremo!!!Tutto il resto è noia...
Buon week end a tutti

Palla ovale

 
At 5:09 PM, Blogger Arilicense said...

Un Buon week pulito a te palla ovale. In effetti l'esclusione del Prevert di Trastevere è un brutto colpo ma sanno tutti che il FestiVAL (come lo chiamano i musicanti) non apprezza questi pezzi da novanta.

Ciao,CIOLA

 
At 5:20 PM, Blogger Arilicense said...

Artista: Franco Califano
Titolo: Non Escludo Il Ritorno
Autori: F.Zampaglione-F.Califano
Categoria: Big
Esegue il maestro Peppe Vessicchio

"Sai che io la notte non dormo e ho voluto chiamarti,
per sapere di te, non ti sento da tempo in questi anni ti ho pensato mille volte,
ma non ho mai voluto telefonarti.
Mi rendo conto puoi credere che non ha senso,
tanto non c'è niente di logico nell'esistenza
e mentre parli la tua voce mi fa ricordare,
Quando eravamo più giovani e la vita era leggera,
facevo tanti chilometri per vederci la sera.
Ora sento che quel sentimento nel tempo non si è spento,
nel cuore mio è diventato più profondo.
non escludo il ritorno...
E mentre parli la tua voce mi fa ricordare,
quando eravamo complici e ti portavo al mare,
ci sentivamo liberi di navigare...
Ora sento che quel sentimento nel tempo non si è spento,
nel cuore mio è diventato più profondo.
questo è il motivo per cui ti ho chiamato.
È l'istinto...
Per dirti non sono stanco è stato un errore pensarlo,
ma ora lo ammetto, anche se sono lontano
non escludo il ritorno,
non escludo il ritorno..."

 

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