giovedì, maggio 26, 2005

Capolavori incompiuti, parte seconda


Ma visto che di un incompiuto solo non sapevamo cosa farcene, ne abbiamo lasciati da finire ben due: questo è molto più che spelacchiato, a questo manca perfino l'anima (che qui si potrebbe aprire tutto un dibattito su "ma i capannoni...ce l'hanno un'anima o no?", ma si rischierebbe di scadere nel new age, quindi evitiamo).
Qui niente tuboni e celodurismi, qui siamo ai buchi, puri e semplici come solo i buchi sanno essere.

6 Comments:

At 9:37 AM, Anonymous Anonimo said...

Che sia perchè i "loculi" di codesto cimitero risultano ancora invenduti?
Ma tale ZONA INDUSTRIALE(ARTIGIANALE NO. O LA NILS FA "ARTIGIANATO"?) non era stata costruita per evitare la fuga degli imprenditori locali verso meno nobili, turistiche ed artistiche località dell'entroterra?
Perchè allora tali imprenditori continuano la loro fuga altrove?
PREZZI TROPPO CARI FORSE?!?!?!
Tolgo il forse?

La signorina dell'incrocio che grazie a quest'area ha trovato un luogo di lavoro stabile e sicuro

 
At 7:46 AM, Anonymous Anonimo said...

Ricordo che durante gli anni '80 al posto di questi capannoni pseudo artiginal-industriali(?) gli attuali proprietari avevano forzato la mano construendo una sorte di capanno fai da te prontamento bloccato dall'allora amministrazione socialista-democristiana, con immediato decreto di abbattimento.La cosa poi andò per le lunghe attraverso i gangli dei ricorsi e controricorsi (giambattista vico non c'entra nulla) al TAR. Finchè giunse il cavaliere mascherato Sua Eccellenza On.le-Sen. del Libero Stato della Padania (che però prende i soldi dalla Repubblica d'Italia e questa cosa non lo mai capita!?)il quale in nome dell'efficienza e dell'efficacia e della libertà e dell'autodeterminazione dei popoli e del libero Stato e dei padroni a casa nostra e paga veneto e taci e fuori gli stranieri e chi ha più ne metta, firmò un bel giorno della metà degli anni novanta l'autorizzazione a costruire. E poi questo "signore" si presenta in una assemblea pubblica per dire dove eravamo noi cittadini di questa sfortunata Arilica quando il regime pluto-demo-socialista-cristiano governava o regnava? Ma dov'era Ella Signor On.le-Sen.Forse in giro in bicicletta.
P.S. e che dire sempre degli attuali proprietari di alcuni di questi capanni alla marinetti che hanno gli appalti del trasporto pubblico locale senza aver partecipato allo straccio di una gara di appalto seria e conveniente? ma questo è quello che succede ad Arilica, (scusate la prolissità)

 
At 7:44 PM, Anonymous Anonimo said...

Bei tempi quando c'era l'amministrazione socialista-democristiana, quelli sì che erano ambientalisti coi fiocchi! L'arilicense pulito a volte fa "il troppo giovane per sapere e poter prendere posizione" ma, quando gli conviene, tira fuori i vecchi socialisti-democristiani (non sei troppo giovane per ricordare?) per accusare chi governa adesso.

 
At 12:13 PM, Blogger Arilicense said...

Per l´anonimo delle 7.44 PM:
1- come puoi notare l´anonimo delle 7.46 AM non é arilicense pulito bensí anonimo
2- mai stato davanti a un computer alle 7.46 del mattino in vita mia
3- ho potuto votare per la prima volta nel 1993, anno in cui i demosocialisti erano giá spariti dalla circolazione (alcuni si sono poi riciclati, me é un´altra storia). Quindi mai votato per loro, cosí come mai votato per quello che é sindaco e governa dal 1993.
4-sebbene non lo abbia scritto io, condivido e sottoscrivo tutto quello che ha scritto l´anonimo delle 7 di mattina.

 
At 9:03 AM, Anonymous Anonimo said...

l'anonimo delle 7 ringrazia l'arilicense pulito

 
At 3:31 PM, Blogger Arilicense said...

L´anonimo delle 7 di sera é nervosetto e non sapendosi a quali argomenti attaccarsi per difendere l´indifendibile, si attacca al tram. Saluti puliti a lui e a te, caro anonimo delle 7 di mattina.

 

Posta un commento

<< Home