Playa, un pianeta che vive
Primi avvistamenti stagionali di fauna balneare sulle spiagge arilicensi: con le prime giornate calde ha fatto capolino la tanto bramata (dai più giovani soprattutto) turista centro-nord europea, nome scientifico Passer Europeae.
Ma facciamo una più approfondita conoscenza di questa apprezzata presenza sulle coste arilicensi.
Descrizione generica
Le passeriformi rappresentano l’ordine più ambito esistente, con numerose specie, della classe delle turiste. Fanno parte di tale ordine tutte le viandanti di aspetto gradevole ossia che presentino sia una certa appetibilità anatomica e strutturale (ingrifamentum comunis) che una spiccata predilezione all’accoppiamento veloce (sveltinus record o fellatio insperatis). Quindi si possono trovare specie che ricalcano fedelmente lo stereotipo di riferimento ed altre invece con ben diversa fisionomia somatica (quasi sempre trascurate dal maschio, anche se a volte non si butta via niente, quindi...). Generalmente sono di statura medio/alta con carnagione chiara e piumaggio biondo/castano chiaro.
Habitat
Il loro habitat spazia dal bungalow alla tenda, dal camper al caravan. Raramente si annidano in hotel.
Abitudini
Sono essenzialmente onnivore, con particolare predilezione (nel periodo di migrazione in Arilica) per pasta, pizza e gelato. Si dissetano con birra (bibendum patriocticus) ma non disdegnano tuttavia vino e superalcoolici. Si spostano in gruppi poco numerosi (2, massimo 3 esemplari) uscendo dall’area protetta (camping lacisium) in ore pomeridiane (balneatio et solarium meridiana) o serali/notturne (bibendum et danzatio nocturnae).
Dove si può trovare
Le si può osservare nella breve migrazione dall’area protetta al centro di Arilica, ove è possibile incontrarle in punti-cardine di aggregazione con le altre specie, come bar (alcoolicum dispensorum) e discoteche (dantiorum crepuscolaris).
Predatori
Tra le varie specie di predatori delle passeriformi si distingue il local arilicense (Passer Juvanilis Comunis) che si prodiga con instancabile tenacia e dedizione alla sua ricerca lungo i litorali benacensi, con buona pace delle femmine locali (Passer Domesticus), alle quali dedicherà maggiori attenzioni all’arrivo del freddo invernale.
Si registra, soprattutto negli ultimi anni, l’aumento di avvistamenti di orridi predatori non originari del luogo, specie autoctone migrate ad Arilica da luoghi molto lontani: tra di essi, il Passer Balcanicus, il Passer Latinamericanus, il Passer Africanum ed altri.
Passiamo ora ad una classificazione per famiglia.
Famiglia:Fringillidi
Nome scientifico: Passer Teutonicus
Nome volgare: Passera tedesca
Compare sul Benaco già da inizio Maggio, seguendo la rotta millenaria della migrazione estiva.
Sono di medio/alta statura con fisionomia generalmente longilinea, hanno carnagione chiara (che proteggono con crema ad alto fattore, tuttavia talvolta senza riuscirvi) e piumaggio biondo. Si dimostrano più disinibite ed “operose” dei maschi pari età.
Famiglia:Sturnidi
Nome scientifico: Passer Nederlandem
Nome volgare: Passera olandese
Molto simile alla “cugina” tedesca, si distingue principalmente per il canto meno melodioso, decisamente più gutturale.
Famiglia:Lanidi
Nome scientifico: Passer Belgium
Nome volgare: Passera belga o lussemburghese
Sottospecie della Passer Nederlandem, della quale è praticamente identica anche se meno diffusa in Arilica: le due specie possono essere riunite in un’unica classificazione, denominata Passer Benelux.
Famiglia:Silviidi
Nome scientifico: Passer Nordicum
Nome volgare: Passera danese o svedese
E’ la specie nordica per eccellenza tra quelle presenti in Arilica e, data la lunga migrazione per giungere sul Benaco, anche la più rara. Ha abitudini simile alla Passer Teutonicus ed alla Passer Nederlandem con le quali potrebbe essere confusa dato l’aspetto molto simile, ma la si distingue per il massiccio utilizzo di componenti legnose nella costruzione ed arredo del proprio nido (habitat ikeae).
Famiglia:Prunellidi
Il curioso nome della famiglia deriva per assonanza da “prugna”, termine meglio conosciuto alle nostre latitudini come brogna: ancora poco chiare le origini terminologiche, tuttavia esistono sospetti fondati.
Appartengono a questa famiglia le specie meno diffuse sul Benaco, come la Passer Britanicus (passera anglosassone), la Passer Emmenthaler (passera elvetica) e la Passer Confinanti (passera austro-ungarica).
Famiglia:Paridi
Nome scientifico: Passer Italicus
Nome volgare: Passera nazionale
Presenzia solo nel fine settimana in bassa stagione e “a tempo pieno” soprattutto nel periodo centrale del mese di agosto: migrano in Arilica da territori non molto lontani (dalla città, dai monti trentini o bergamaschi e dalla pianura del vicentino, mantovano, cremonese) e per questo dispongono di nidi stabili nelle aree protette locali.
Di media statura, hanno fisionomia generalmente più mediterranea con carnagione più ambrata rispetto alle specie nordiche, dalle quali si differenziano anche per la minor propensione all’accoppiamento.
Famiglia:Ploceidi
Nome scientifico: Passer Domesticus
Nome volgare: Passera arilicense
E’ la specie indigena per eccellenza, che viene quasi ignorata dal maschio nel periodo estivo in favore delle specie nordiche.
Contrariamente alle specie nordiche, non migra a fine estate ma affronta l’inverno in Arilica, grazie al maggior isolamento del proprio nido rispetto a quelli disponibili nelle aree protette.
Il maschio, pur trovandola scontata e poco interessante, ne riscopre l’interesse a partire dal mese di ottobre, dedicandosene a tempo pieno almeno fino al mese di maggio dell’anno seguente.
Ardelica Pischeriae
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