mercoledì, luglio 21, 2004

Più piume e meno ferro per il nostro Benaco

Una nota associazione arilicense ha tirato su un lungo molo di legno che farà, presumibilmente, da piccola darsena per le barche a vela. Questo esattamente laddove “non più Benaco, ma Mencio si chiama”(scusate il citazionismo, ma quando pensa a Padre Dante, l’arilicense pulito si infervora). Una serie di pali di ferro fa da raccordo per le passerelle.
Il tutto non è ancora finito, manca una pedana di accesso e il lavoro ha un’aria molto provvisoria. Per ora ci sono solo tre imbarcazioni attraccate, niente di più.
Nonostante non sappiamo che aspetto assumerà quando sarà terminato, questo ci sembra un approccio pulito al problema posti barca: niente gigantismi assurdi, rispetto per il lago (senza vomitargli addosso quintali di cemento armato, è già qualcosa), una struttura agile e leggera, nessuna speculazione, ecocompatibile (come direbbero quelli studiati), niente ospitalità a mostri dell’acqua di 20 metri e centomila cavalli.
Il leggendario Mario Brega, in un vecchio film di Verdone, esclamò: “sta mano può esse piuma o può esse fero, stavorta è stata piuma”. AP si esprimerà solo a lavori ultimati, intanto non possiamo che apprezzare la gentilezza della mano di chi ha realizzato la darsena.

1 Comments:

At 12:05 PM, Blogger Arilicense said...

Finalmente il buon senso torna a fare capolino in Arilica.Basta manie di grandezza,basta yacht che insozzano il Benaco,basta ai gommonauti spericolati!
Noi di AP lodiamo questa iniziativa pulita;ma attenzione:solo a opera ultimata ci esprimeremo definitivamente!

 

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