giovedì, luglio 22, 2004

Vai col lissio (povera Arilica)

Quindi signore e signori, da venerdì 30 andrà in scena la cosiddetta “festa dell’ospite”.
Schiacciando sul mouse col vostro arilicense ditino potete leggere qui a quali mirabolanti performance canore e pirotecniche potremo assistere nella tre giorni bergaminesca. Ah sì, quasi dimenticavo: in questo periodo Arilica è invasa da un turismo che fino a quando esistevano i cocomerari (tanto di cappello) si sarebbe definito da cocomerari, e se l’avessi incontrato dai cocomerari sarebbe andato benissimo, ma quando lo incontro per le vie di Arilica mi fa andare di traverso il gelato, la birra fresca e anche qualcos’altro. Quindi vada per il karaoke, l’orchestra spettacolo e siffatta compagnia cantante. 
Ma noi di AP siamo cocciuti, pensiamo sempre in grande e ci domandiamo quale richiamo possa esercitare su un ospite non cocomeraro una manifestazione così impostata: la festa di mezza estate dovrebbe rappresentare l’evento centrale della stagione turistica e quindi dovrebbe tenersi in un posto centrale (polemica frivola e sterile, siam fatti così, cosa volete farci…). O la smania di decentramento deve per forza fare vittime a 360 gradi? O il centro, nostro (ahimè ormai solo ipotetico) salotto, dev’essere moribondo anche d’estate?
Ora, cari i miei arilicensi, ditemi: vi sentite rappresentati da questa festa dell’”ospite” e dai grandi artisti che si esibiranno per voi nella cornice portuale di San Benedetto?
Oppure credete che quando si tratterà di organizzare una grande festa di mezza estate per gli ospiti (e gli arilicensi, perché no) che la amino veramente, Arilica meriti non qualcosa, ma molto molto di più (e di meglio) di una mesta sagra paesana di periferia?
Una risposta pulita noi ce l'abbiamo, attendiamo la vostra, cari arilicensi.

2 Comments:

At 11:20 AM, Anonymous Anonimo said...

Cresce la nostalgia dei bei tempi andati.
Tempi in cui l'Arilicense mostrava all'ospite curioso il ciclotuffo e la cuccagna orizzontale(Vedasi il post ANTICHE ARTI ARILICENSI). Il canale di mezzo come strordinario e gremitissimo teatro.. e roboanti "oooh!" e "scroscianti applausi" a scandire le gesta come nemmeno i fuochi riescono a strappare al proprio pubblico.
Qualcosa di nuovo e antico allo stesso tempo, amato dai turisti e adorato dai residenti, probabilmente di ugual costo dei rispettabilissimi Stefano e Marco, Paolo ed Elena e Trio Valenti.
Non è una questione di questa o quella iniziativa, stiamo parlando di RISPETTO PER TRADIZIONI, USI E COSTUMI. Un'altra priorità dimenticata per far contenti gli elettori d'oltresemaforo. Dice: "Pagano le tasse!" Perchè, per caso non si divertivano ai tempi della vecchia(VERA) festa dell'ospite?

 
At 11:24 AM, Blogger Arilicense said...

L'attuale formato della festa d'oltresemaforo è in vigore già da alcuni anni. Si può discutere sull'impostazione della festa o sulla sua stessa ragion d'essere,ma questa roba dei bergamini è veramente triste.
Non siamo Olfino o Roverbella,siamo Peschiera cazzo, Peschiera lago e turismo e pulizia,cazzo!

 

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