Tu chiamale se vuoi....espansioni (sottotitolo: tesoro, mi si é allargato il paese!)
Leggendo l´Altrogiornale di gennaio, sotto il titolo “Qui servono rinforzi, sì a due nuovi vigili” pensavamo di trovare la notizia che ad Arilica avrebbero presto girato il remake di qualche film poliziottesco anni ´70, quelli tutti sparatorie, rese dei conti, clan dei marsigliesi, poliziotti baffuti e Giuliettone sgommanti. E invece no, sotto quel titolo abbiamo scoperto che: “l’amministrazione comunale ha deciso di potenziare l’organico della Polizia Municipale. Con delibera di Giunta è stato infatti indetto un concorso pubblico per la copertura di due posti, con contratto a tempo indeterminato. La cittadinanza ha accolto con grande interesse tale notizia per due motivi: innanzitutto, il fatto positivo del rinforzo della squadra vigili, necessario ad affrontare la continua espansione abitativa del Comune; in seconda battuta, ma non meno importante, la creazione di nuovi posti fissi di lavoro”. Siamo di fronte ad un grande interesse di popolo, nientemeno: se per misurare la salute di un paese bisogna valutarne la "continua espansione abitativa" (come la definisce con un garbato ma efficace eufemismo il cronista) e conseguente espansione vigilistica, il paese gode di ottima salute, visto la continua espansione del girovita di Arilica. Perché noi siamo un pó dei Sirchia all´incontrario, il ministro che invece odia la pinguitudine e le espansioni troppo brusche, e che per controllare la salute del cittadino gli prende le misure della pancia e non di quell´altra cosa che avremmo misurato noi, col righello. Lo confessiamo, siamo trasecolati. Noi che ironizziamo come forsennati sulle casette e sulle arnie sorte negli ultimi anni ad Arilica, non avevamo pensato che la “continua espansione abitativa del Comune” fosse la via peschierotta al milione di posti di lavoro di Silviesca memoria. Ora non ci resta che attendere che nostro figlio un giorno lontano rincasi e, parafrasando il draghetto Grisú davanti a papá Fumé, ci confessi la sua vocazione: “papá, da grande voglio fare il vigile”. Avanti con gli attuali ritmi di espansione abitativa, per il nostro erede un posto nella polizia municipale arilicense ci sará di sicuro.
4 Comments:
bravo!!!
ma cosa ti vuoi aspettare da un "cronista"filo-governativo a convenienza?
A proposito, da leggere tutta d'un fiato l'intervista al sindaco di Castelnuovo sull'arena di oggi. Da ridere per non piangere.
Peschierotto de soca
Sulla segnaletica ho trovato questo, è di maggio 2004 ma forse può interessare ancora: "Il rappresentante dell’Associazione Città Murate del Veneto, Michele Potocnik, ha ribadito quanto sia deturpante per un centro storico, in particolare per le città murate, il propagarsi indiscriminato della segnaletica di indicazione e di informazione. Sarebbe invece auspicabile un convogliamento del flusso turistico da punti di accesso prestabiliti, dove siano apposte tabelle informative, verso un centro di distribuzione di informazioni, che funga da “portale” della città. La cinta muraria deve infatti rappresentare uno spartiacque tra la confusione esterna e l’ordine, la tranquillità e la pulizia dello spazio interno."
Premesso che non bisogna per forza essere completamente d'accordo con quanto dice questo signore e comportarsi di conseguenza, ci si chiede se non si possa fare tesoro delle sue parole. Mi sembra che soprattutto l'ultimo capoverso sia di una PULIZIA estrema, da ritagliare e conservare a futura (ma anche presente) memoria.
Evviva i cronisti di regime, buoni per tutte le stagioni.
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