giovedì, luglio 28, 2005

E´l pórcolar m´é dolce in questo lago


E fu cosí che Arilica finí nientemeno che sulla prima pagina del Corrierone della Sera, nell'edizione locale di oggi. La cittá turistica e d´arte assurge ai fasti giornalari grazie alla Pórcola, antico gioco parente stretto dello s-cianco e antesignano del baseball. Provando a coronare un suo vecchio sogno, il "geometra Bergamini" (così il Corriere definisce il decano dei giocattolai arilicensi) ha fatto richiesta al Comune per un torneo di Pórcola in Piazza d´Armi, ma la risposta da Palazzo é stata negativa: caro Arnaldo, se proprio devi pórcolare fallo altrove, in Piazza metteresti a repentaglio il parcheggio (sacro) e le tante vetrine (e qui non abbiamo capito bene: parlano delle finestre della dismessa scuola elementare, delle bocche di lupo del dismesso carcere militare o dei specchietti retrovisori del mai dismesso parcheggio?).
Gh'è vedrine in Piassa d'Armi?

mercoledì, luglio 27, 2005

Chiare fresche e dolci acque


Arilica, stamattina ore 10. Complici il livello idrico bassissimo, il fatto che nessuno draga piú i fondali lacustri e il continuo viavai di barconi e barchette che fanno benzina al Porto ecco come è ridotta l'acqua (oddio, acqua....) che entra nel canale di Mezzo. Memori del littorico monito dell'assessore all'ambiente e alla portualità, che qualche settimana fa diffidò "chiunque" dal "parlare di inquinamento delle acque di Peschiera" (sarebbero volate querele o fors'anche sganassoni?), noi stamattina notavamo melma in quantità, alghe, spussa da freschin e odor di benzina e, pur rifiutandoci di usare l'ignobile parolaccia che inizia con i e finisce con ento, osservavamo basiti questa cartolina dalla città turistica e d'arte.


Se c'è un'iniziativa pubblica apprezzabile in questa appiccicosa estate, questa è il teatro ai Bastioni San Marco. Dopo anni di vuoto assoluto espresso a livello di spettacoli estivi (se non qualche evento "mordi e fuggi" costosissimo tipo serate Pink Floyd in piazza Betteloni e roba simile), quest'anno a Palazzo hanno finalmente deciso di proporre una rassegna teatrale organica, valorizzando un posto che ne aveva decisamente bisogno (bella anche l'idea del sipario e la nuova illuminazione). Poi si possono muovere appunti sul cartellone degli spettacoli, ma è quando si fa qualcosa che ci si espone alle critiche (mentre per definizione quando non si fa una mazza non si rischia niente, ma noi l'immobilismo lo schifiamo, quindi...). Il Peschierotto apprezza e accorre piuttosto numeroso, ma a prescindere del botteghinio l'iniziativa rende vivo e partecipato il martedi sera del paese e questo basta e avanza per farcela piacere, sperando che possa crescere e migliorare già dall'anno prossimo.

martedì, luglio 26, 2005

Gru


Dopo il leggendario "parco commerciale Tangenziale" di Peschiera (a proposito: sono tornati i megacartelloni con la massaia di Voghera che spinge il carrello, che meraviglia...), Lazise non rimane a guardare.
Il paese a noi confinante risponde con un colpo di coda perentorio: ecco il "Parco naturalistico Le Gru", che va a riqualificare una zona in cui gli uccelli acquatici erano decisamente troppo pochi per gli standard gardesani (lì ci son talmente tante gru che non mi ci stavano tutte nell'inquadratura: i potenti mezzi messimi a disposizione da Arilica Pulita sono quelli che sono...).
Sconforto presso gli speculatori edilizi, palpabile entusiasmo alla LIPU.

lunedì, luglio 25, 2005

Ci son l´orchestra, le salsicce, i ricchi premi e i cotillons...e guarda, c´é anche il signor Sindaco!


L'arilicense, che ha la sua estate piena di miusicol, sipari, feste dell´ospite e chi piú ne ha piú ne metta deve sapere che non sará l'unico a divertirsi. Ecco quello che una cittadina di provincia a noi vicina ha organizzato: festa all´insegna del divertimento per anziani, famigliole e bambini rimasti in cittá.
Un bell´applauso grazie!

Ore 12: la grande arte, con una personale di quadri del famoso pittore di ispirazione cattolica Piergiorgio Basabanchi, nostro illustre concittadino. Al Vernissage sará presente l'autore, cosí magari par na olta el riesse a vender qualcosa e a settembre el va in ferie anca lu.
Ore 13: per i piú piccini, al via i tornei di schiaffi gavettoni e sputi nella scenografica finta spiaggia di sabbia allestita dal Comune nel parcheggio del campo sportivo. Arbitrerá l'assessore allo sport in persona, in canottiera e Birkenstock nere.
Ore 15.45: mazurka e polka per over65. Se dovesse fare troppo caldo, abbiamo giá allertato l´assessore alla salute e il piú vicino nosocomio. Ore 16: apertura stands enogastronomici patrocinati dall'APCAE (Associazione Per una Corretta Alimentazione Estiva). Il 25% degli incassi sará devoluto in beneficenza all´associazione "salviamo il castello", che in teoria e un ente no profit per il recupero del maniero cittadino ma che in realtá non esiste (i soldi i le usa i politici par le cene de Giunta, in realtá neanche il castello esiste).
Ore 17: il grande sport, con le semifinali di tiro alla fune a squadre. Sponsor della manifestazione la "Callifugo Ciccarelli srl". Ohhhh, issa!
Ore 19: irrompe la grande moda con il defilé in piazza, presenta Esther del Grande Fratello. Verranno presentate le collezioni autunno-inverno disponibili nelle migliori boutiques cittadine. Sfileranno sulla passerella le piú avvenenti mannequin locali, tra cui: Ida Rossi detta "Mistero" e Lucia Galli (miss buccia d'arancia 1999). Ah, ci sono 150 posti a sedere, se per favore alla fine qualcuno el ne aiuta a ripiegar le careghe, grazie...
Ore 20: la consueta Cena con sua Eccellenza il signor Sindaco, rientrato appositamente (e temporaneamente) dalle vacanze in Sardegna. Il signor Sindaco, al fine di evitare la figura del megastronzone superabbronzato che mangia con i pallidi anziani povericristi, a tale scopo, dicevamo, il signor Sindaco sta trascorrendo la vigilia sí a porto Cervo, ma sotto l'ombrellone a giocare a briscola. La Cena Cittadina si terrá all'aperto e tutti potranno parteciparvi, basterá versare la simbolica cifra di euro 18, bevande escluse. Portatevi l'Aután.
Ore 21: la musica dei mitici anni '60. Canta Gianni Baladafogo, che nessuno sa chi sia ma invece una volta ha quasi duettato con Peppino di Capri e dice che una volta stava quasi per partecipare al Festival di Castrocaro e poi insomma stasera era l'unico disposto a cantare gratis, che cazzo volete di piú?
Ore 22: viene rimosso dal palco il signor Baladafogo per fare spazio al ballo piscio (avete letto bene, ballopiscio, vista la sopravvenuta incontinenza del 99% degli astanti). La locale Sanitaria mette in palio 2 pancere Gibaud quale premio per la coppia piú affiatata. Tacabanda, maestro!
Ore 23: breve spettacolo pirotecnico di petardi miccette e bengala, gli anziani stiano attenti a non lasciarsi centrare dal fall out del fuoco amico. L´accensione della miccia sará effettuata dal signor assessore alle politiche giovanili, ex artificiere della RSI.
Ore 23.15: per cortesia andate a dormire che domani il signor viceSindaco ha il volo per Olbia alle 9 di mattina quindi si deve alzare presto, dai su, fora dai coioni e tutti a nanna...

mercoledì, luglio 20, 2005

Tutti assieme appassionatamente



Adagiati nei pressi dell´imbocco del fiume Mincio, i Bagni Renso sono luogo di divertimento e sollazzo per il giovane arilicense, che vi trova refrigerio ma non solo: altresí nota come "Lido Fiorellino", la celebre banchina della Dogana é luogo di socialitá, balneazione e sport, territorio di appartenenza del peschierotto "povero ma bello". Oltre a quello che incontrate in qualsiasi altro Bagno dello Stivale, dal lettino prendisole (portive el sugaman da casa) al bagnetto con le onde (e la corrente la te porta via...), ai Bagni Renso troverete gli inimitabili piloni di cemento (siamo pur sempre a Peschiera...) trampolini di lancio per generazioni di tuffatori bassolacustri amanti del corpo libero e del purissimo esibizionismo italico (vogliamo parlare della "bomba", tuffo neorealista che se ben riuscito spruzza d´acqua l´ignaro passante fra i frizzi e i lazzi dei presenti? Quante matte risate....).
State passando dallo strozzino per pagarvi la vostra costosissima meta ferragostana del cazzo? Fermatevi, non affannatevi oltre, fate come noi: inforcate la bici o il motorino (puzzolente e con la marmitta bucata, come quello di ogni lidofiorellinista che si rispetti), armatevi di telo mare e dirigetevi all´altezza del civico 9 di Lungolago Garibaldi, dove c´é la risposta arilicense a Capalbio, Formentera, Mikonos e batarìa varia.

Sogno di una notte di mezza estate

Incredibile notizia dal centro di Arilica.
Dopo mille attese, peripezie, apparizioni e sparizioni è comparsa finalmente oggi l'attesissima ringhiera sul canale di mezzo che quasi un anno fa fu spazzata via dalla caduta della una pianta secolare.
Ecco le prime dichiarazioni al telefono di uno degli inviati: "L'abbiamo toccata, non è di marzapane e nemmeno di cartapesta, la ringhiera è finalmente realtà!".
Il nostro uomo ci comunica anche che è ricomparso il mega telone all'ingresso del nuovo "parco commerciale" in costruzione ma l'euforia per le ringhiera è troppa per commentare anche questo quindi vi rimandiamo alla prossima edizione.

venerdì, luglio 15, 2005

Piassa d'Armi superstar


Ecco il palco stile "Oi nemo a vedar i Pinc Floi" che giganteggia nella piazza d'Armi assolata. Ora, al di là delle polemiche dei bottegai che si lamentano per 150 posti macchina persi per qualche giorno (tagliati i parcheggi in piazza d'Armi! Anatema!) e delle risposte di assessori e assessoresse, noi che di musical nulla sappiamo e poco ci interessa crediamo che una serata in cui alla solita piazza d'Armi delle AUTO si sostituisce una piazza d'Armi delle PERSONE sia comunque una bella serata. O no?

giovedì, luglio 14, 2005

Saldo in alto


Lo sport preferito dalla donna italica sta per iniziare. Domani anche ad Arilica partono i saldi e per chi avesse dimenticato i preziosi consigli di Verissimo e tg costume&societá non preoccupatevi, ci pensiamo noi a rinfrescarvi la memoria:

-Attente ai capi difettosi e alle commesse con l´alitosi.
-Diffidate dello sconto superiore al 50%. Probabilmente o ci avete visto male o il negoziante sta cercando di propinarvi l´armadio di sua zia Ernestina facendovelo passare per roba di pregio.
-Non arrabbiatevi se nel negozio i vestiti in saldo fanno tutti cagare. Dopo tre ore a palpare qualsiasi cosa troverete sicuramente un capo decente. E scoprirete che quello non é in saldo.
-La Cina é vicina.
-Certo, quelle deliziose scarpe col tacco in vetrina sono scontate del 35%, ma tenete conto che due giorni prima dell´inizio dei saldi il negoziante, furbo come una faina, aveva cambiato il cartellino del prezzo: da 160 euri erano passate a 230 euri. Dunque...230...meno 35...per 100...uguale...
- Al negoziante che non vorrá il vostro bancomat ditegli in modo fermo e cortese che deve accettarlo. Inoltre fategli notare che nei precedenti tre mesi il suo negozio di capi firmati era stato visitato solo da due giapponesi, un tedesco ricco, una signora di Udine che si era persa e tre rappresentanti. Quindi agitate davanti ai suoi occhi il bancomat e riprovate l'operazione, vedrete che funzionerá.
- Ricordatevi sempre che la merce é restituibile entro 7 giorni dall´acquisto. Diffidate di quelli che non vogliono cambiarvela. Dite loro che se non lo fanno chiamerete in vostro soccorso l'associazione consumatori, i NAS, i NOCS, CSI, il commissario Derrick e anche Santi Licheri col martelletto in mano.
-Per non farvi fregare dal commerciante disonesto controllate una settimana prima il prezzo del capo che vi interessa. Segnatevelo. Poi prendete il bellissimo convertitore gialloblú che Silvio vi mandó a casa nel lontano 2001 e guardate il prezzo di quei pantaloni che sebbene scontati del trentapercento ora costano come un tailleur di Armani quando si pagava in lire.

Pritti uoman


Fa piacere constatare che i soldi pubblici servono anche per mettere in piedi lodevoli iniziative come questa: se siete dei Richard Gere puttanieri pentiti (pardon, "clienti di prostitute"...ma come "clienti"?!? e lo scontrino fiscale? e l'ampio parcheggio all'ingresso?) e vi siete innamorati della vostra personalissima Julia Roberts, non vi resta che contattare questa associazione e in quattroequattrotto il sogno sará realtá. La pubblicità progresso mi ha sempre emozionato, ma mi domando però se mai nasceranno associazioni che penseranno un pò anche a me libero cittadino che lavora e paga le tasse e blablabla, se mai nasceranno associazioni che 5 minuti dopo la mia telefonata ("pronto, comesichiamaaaa dadovechiamaaaa?") verranno a liberare la strada davanti a casa mia, infestata dalle gentili signorine che quivi stazionano per almeno 16 ore su 24 (sapete com'è, non è per cattiveria verso le Giovannone Coscialunghe, è che mio figlio ha ormai 3 anni e mi ha chiesto chi sono quelle fanciulle che stanno sempre fuori dal nostro cancello. Capirete che ormai le storielle sui cavoli, i sedili ribaltabili, le cicogne, e di tutti quelli che parlanoparlano ma poi a troie ci vanno pure loro le ho esaurite tutte, e ora l'imbarazzo ha preso il sopravvento...e mò che jje racconto ar pupo?).

mercoledì, luglio 13, 2005

Ieri sera ero di tour per il centro di Arilica ed incuriosito dalla soave musica Jazz che giungeva alle mie orecchie seguo le note che mi portano dritto in piazzetta Arilicense (o piazza S.Marco come da toponomastica leghista, ma sapete che noi la chiamiamo Arilicense) e al Bar Centrale c’è un Duo che suona molto bene (TEMPO REI DUO,ndr.). Scopriamo poi che ogni martedì, per un totale di 8 serate, il locale ospiterà gruppi Jazz, che allieteranno clienti e non con della bella musica.
E’ sempre un piacere vedere (e sentire) cose del genere ed ho apprezzato molto sorseggiando un fresco gin-tonic.


Il cartello all'ingresso della "Pista" promette severità per i maltrattatori della mitica struttura delle "Traverse", e infatti bisogna dire che la manutenzione non manca: erba tagliata bassa, spazzatura portata via con regolarità, panchinette in ordine. Ma questo solo se si guarda in basso, perchè alzando un pò lo sguardo la realtà cambia: da qualche estate i canestri penzolano flosci dal tabellone e le retine dei ferri non ci sono proprio, cose piuttosto gravi visto che parliamo di un campo da basket. Il cartello informa che "eventuali spese per il ripristino delle strutture verranno addebitate ai responsabili": da che deduciamo che non beccando i cretinetti che rompono, non si sostituiscono nemmeno le cose dannegiate.

La sera sarebbe bello fare una sudata in quello che storicamente è (era?) il campo di basket di Peschiera: un paio d´ore passate a tirare in canestri decenti (e non in moncherini arruginiti) e poi pizza+birra+ruttolibero assieme ai butei che condividono la stessa passione. Invece essendo la "Pista" l'unico campo da basket pubblico utilizzabile (nel campo delle scuole medie si svolgono i "camp" estivi di basket e minibasket, con stormi di ragazzini entusiasti che si divertono sotto canestro), al cestista arilicense voglioso di fare due tiri a canestro non resta che emigrare nei paesi vicini: Sirmione, Pescantina, Valeggio e Villafranca offrono campi da basket pubblici ben tenuti, ed è logico che piuttosto che tirare in canestri-colabrodo si preferisca fare 10 minuti di macchina e giocare in un campo decoroso. Della "Pista", che dovrebbe essere un bene di tutti, prezioso proprio perché gratuito e pubblico, ce ne freghiamo: se ne fregano i giovani pistola che per noia distruggono e spaccano, e se ne fregano gli amministratori che la "cosa pubblica" la lasciano danneggiata quando ahimé viene danneggiata (forse é solo "distrazione", forse é appunto menefreghismo). Con buona pace degli amministrati, che vorrebbero usufruire di strutture pubbliche almeno decenti e invece si ritrovano campi inutilizzabili.
Prendiamo quindi atto che gli assessori allo sport non sono appassionati di pallacanestro e che in un comune di 10000 abitanti dove decine e decine di giovani sono arruolati nella locale squadra di Basket, praticamente non esiste un campo da pallacanestro che possa essere definito tale. Sará che nel paese dove si pagano mutui di 2000 euro mensili per 15 anni per i campi da tennis di San Benedetto (ma la racchetta é uno sport in grande ascesa, con migliaia di nuovi appassionati...hahaha) non ci sono 100 euro per montare due canestri e due retine nuove?

venerdì, luglio 08, 2005

Nutrie al vento


Canneto davanti al "Vecchio mulino", questa mattina ore 12.35. Mentre sto fotografando il roditore mi si avvicina l'olandesissima famigliola media da campeggio, che fino a pochi secondi prima stava con le chiappe chiare al sole, senza accorgersi di essere a tre metri dalle bestie. I forestieri targagialla, non avvezzi nè alla fauna arilicense nè, diciamocelo, al buon gusto, dicono di trovare "belle" le nutrie. Con tutto l'affetto che posso provare per i ratti acquatici di casa mia, faccio notare che é solo un topo che nuota i 100 metri stile libero meglio dei comuni topi e che porta solo i capelli un pò più lunghi rispetto alle comuni pantegane. Ma loro niente: "belle", "belle"....contenti lori...

Gerani anti-degrado


Nonostante l'indecoroso abbandono del Padiglione grand'ufficiali, da quest'anno il Comune ha messo i gerani anche su quella sponda del canale di mezzo. Sicuramente una bella cosa e un gesto di amore verso una parte degradata di paese (ringraziamo ancora una volta lo Stato per l'oculata gestione della sue proprietà e per il servizio di immagine reso al paese). Qui sotto: il pozzetto, piccolo ma meraviglioso simbolo di un'Arilica che fu.

giovedì, luglio 07, 2005

Il mercato nero-giallo (l'è na val che se brusa...)


Era gennaio, quando l'amministrazione comunale informava la cittadinanza: quest’estate ad Arilica arriveranno i vigili in bicicletta per contrastare il dilagare del commercio abusivo sulle nostre spiagge. Nel leggere la notizia dei pedalatori da bagnasciuga esultammo come i dodicenni quando aprono il pacchetto di figurine del wrestling: noi illusi speravamo in un minimo di decoro estivo, un minimo di legalità e soprattutto del ripristino della passeggiata a lago Cappuccini-Bergamini, che potrebbe diventare un fiore all'occhiello per il paese se fosse tenuta come Dio comanda e non fosse occupata da venditori abusivi di ogni genere e sorta.
L'estate arriva ma, com’è come non è, di ciclovigili ad Arilica neanche l’ombra (almeno noi non ne abbiamo mai visti in giro), mentre, puntuali come un attacco di diarrea a Città del Messico, ecco i nostri amici venditori abusivi tornare in forze lungo tutta la dorsale dei campeggi. Quella della legalità, il contrasto all'abusivismo e blablabla era evidentemente solo una favoletta invernale, la realtá invece é questa:
le foto sono state scattate in un banalissimo mercoledì di inizio luglio, i nostri si piazzano sulla passeggiata con tanto di tappetini, tavolini e seggiolini d’ordinanza (se l'andazzo è questo per l'anno prossimo aspettiamoci che mettano su i gazebo e le casette di bambù, che fanno tanto etnico). A tarda sera tutti a casa, dopo aver smerciato un pó di tatuaggi hennè o un pó di occhiali Gucci falsi e un pò di ciarpame assortito.
E nel fine settimana gli abusivi raddoppiano di numero.
Nella foto possiamo ammirare il vacanziero miserello dei nostri camping di concentramento
mentre si fa tatuare (e fra un paio di giorni infezioni a go-go, bravo mona...) o mentre osserva le carabattole sui tappetini: notare anche la convivenza fra le diverse etnie, perfetta spartizione del territorio. Ogni tanto qualcuno arriva a fare un blitz, che provoca un pò di fuggifuggi ma dopo mezz'ora gli amici ritornano in postazione con la loro mercanzia e i loro tavolini, belli come il sole: da che mondo è mondo contrastare un fenomeno con retate occasionali non serve a granchè...
Forse ci sbagliamo noi, ma da Peschierotti ci sentiamo di dire che questo è uno spettacolo francamente SCHIFOSO (maiuscolo), un disastro avvilente.
Invece di fare proclami che si sgonfiano col primo caldo estivo, da parte di un´amministrazione forse sarebbe più lungimirante pensare a bancarelle serali da concendere in locazione a commercianti in regola (succede già altrove, tipo Torbole, Riva e Gardone) che vendono prodotti in regola, e utilizzare gli introiti per la pulizia e la manutenzione della spiaggia, attualmente un letamaio: se le spiagge gardesane sono di sassi la logica vorrebbe che ogni tot anni si debba sostituire i sassi finiti nel lago con una camionata di sassi nuovi, se sulla spiaggia ci sono delle aiuole di erba la logica vorrebbe che si debbano mettere 4 irrigatori col timer e magari anche 4 piante per fare ombra, altrimenti l'effetto desertificazione arriva inesorabile (ma la logica spesso contrasta con la realtà di Peschiera, città che "vive di turismo" ma che di attenzioni verso il turista ne riserva sempre troppo poche). Che idea di accoglienza veicolano le nostre passeggiate a lago? Il fatto è che sulla spiaggia antistante un campeggio che in questo periodo conta oltre 6000 presenze ci sono solo pochissimi coraggiosi stesi al sole, il che fa sorgere spontanea la domanda: al di là della qualità dell'acqua, se voi foste dei villeggianti andreste a prendere il sole in un posto così?

mercoledì, luglio 06, 2005


Visti i ritmi riproduttivi più consoni alla città di Napoli che non alla città turistica e d'arte, in pochi anni il cigno è divenuto indiscusso protagonista della fauna arilicense: quella cignifera è ormai la categoria di bestie più numerosa sul territorio comunale, roba da non credere. Complice la secca, questa famigliuola di pennuti acquatici ha trovato casa sotto il ponte di Porta Verona: sarà per la tenerezza dai piccoli, sarà per il lago dei cigni di ciaikowskiana memoria, ma quando li vede il turista mi va in brodo di giuggiole.

Parla come mangi


Sulla scia dell'ormai mitico Grasie Vicensa, sui muri della provincia veronese fioriscono questi appelli pro Lengoa Veneta sul posto di lavoro...che io parlerei anche volentieri il dialetto quando sono in ufficio, ma al mio amministratore delegato tedesco, che più di lesso und pearà e paparele mit figadini non capisce, cosa gli racconto?
E alla dirimpettaia mantovana?
E al magazziniere magrebino, che 5 volte al giorno si ferma per pregare col tappetino dell'ikea rivolto verso La Mecca?
E al collega teròn?

martedì, luglio 05, 2005

La lengoa (con la pearà)



Ciao a tutti, sono la bambina sorridente che vedete sul manifesto che qualcuno ha attaccato dappertutto, Arilica compresa: il bello è che a me nessuno ha detto che sarei finita su un manifesto abusivo, e questo mi ha fatto proprio incavolare, quindi ho chiesto alla mamma e al papà di informarmi sulla vicenda. Ho anche preso paura e mi sono chiesta: ma chi saranno questi dei manifesti?
La mamma mi ha detto che i signori del consiglio provinciale di Vicenza hanno deciso che la “lengoa veneta” è come una lingua vera, una lingua ufficiale, quindi la insegneranno nelle scuole, metteranno i cartelli stradali in dialettasso eccetera. Quindi questi signori dei manifesti hanno deciso di ringraziare e chiedere al consiglio regionale di approvare il voto dei magnagati: almeno me lo potevano dire che la foto serviva a una cosa del genere, uffa!
Tornando alla Lengoa, non so voi ma a me parlare il dialetto veronese mi piace tanto, e il mio papà mi dice che il vicentino il rovigotto e il veneziano sono tanto diversi dal nostro, che loro hanno degli accenti e un vocabolario che quando li sente parlare il papà ride, e non c'è verso di fermarlo! Quindi mi sono chiesta: ma allora, se sono tutti diversi fra di loro, cos'è questa lingua veneta?
Allora, il papà mi ha detto che dev'essere successo che qualche politicus provincialis (come li chiamate voi di Arilica Pulita, ahahah il papà sghignazza tanto quando li prendete per il sedere) un pò asino si dev'essere ricordato dei signori Marcopollo e Goldoni e ha deciso che la “lengoa veneta” è una ed indivisibile e che la protesta contro lo Stato centralista (che casualmente è anche lo stesso Stato che molti di loro governano da anni, così dice il Papi) va fatta con l'autonomismo alle vongole e con la lengoa con la pearà (questa non l'ho capita, dev'essere una delle solite battute del Papi, mah...).
Mi ha anche detto che qualche signore sostiene che il dialetto sta scomparendo: ma il papà fa il rappresentante e non ci crede mica a questa cosa della scomparsa, lui gira per le strade della regione e dice che i dialetti li parlano grandi e piccini, altrochè.
A me, che con la mia mamma e il mio papà parlo spesso in dialetto, non mi piacerebbe mica se la professoressa cominciasse a parlare come un gondoliere sul Canal Grande, che poi non so neanche se la capirei. Il papà mi ha detto che a lui non farebbe per niente piacere se a scuola mi insegnassero cose tipo “lengoa” e “consejio”, “ghe xè”, “xè vera”, “mojera”, "toso", "ejo", "jù", “magnare e bevare”: il papà dice che io sono veronese de soca, questa roba che non c’entra niente con il dialetto che si parla dove sono nata io, lui non vuol saperne che entrino queste parolacce ostrogote in casa nostra. La mamma mi ha detto che il dialetto lei lo ha imparato quand'era piccola, in giro con le sue amiche e in famiglia, che il dialetto si deve imparare lì e non sui banchi, la mamma vuole che a scuola mi insegnino le lingue che mi serviranno in futuro per la mia vita, mica la lingua di Lino Toffolo (così dice la mamma, io non chi sia questo signor Toffolo, comunque dev'essere uno simpatico perchè quando lo diceva la mamma ha cominciato a ridere come una scema)!
Ho capito che io ho la mia lingua e praticamente parlo come una di Peschiera del Garda e basta, e tutta questa roba dei manifesti del consiglio regionale e della Lengoa mi sembra una gran stupidaggine e non mi interessa mica tanto, ma giuro che se la prossima volta mi chiedono di mettermi su un manifesto giuro che gliela faccio io la lingua.
Una cosa sola non ho capito, stasera la chiedo al papà: chissà cosa vuol dire Itaglia=Mafia che hanno scritto col pennarello lì dietro la campana del vetro...a volte io mica li capisco questi grandi...

Ciao a tutti e Viva l'Arilica Pulita, che mi piace tantotantotanto

lunedì, luglio 04, 2005

Arilica II


Signore e Signori,
a voi la seconda vita di Arilica, che tornerà ad allietare le giornate del quartiere Dogana.
Lunga vita a te, e porta sempre con onore questo nome.

Altius, Citius, Fortius

Buongiorno a tutti, sono il Forte che sta dietro l’ospedale. In 150 anni ne ho viste di tutti i colori (battaglie, imperatori, nuove strade, generali, democristiani, guerre mondiali, ambulanze) ma una roba come quello degli ultimi 2 anni mai: i cantieri e la polvere mi stanno massacrando, qualche mese in questo caos è stato peggio di decenni di storia vissuta sulla mia pelle. Vi scrivo perché ho sentito che il capo della clinica va dicendo ai giornali che per chi non vuole pagare il parcheggio per mettere la sua automobile qui sotto
esiste solo il piazzale sterrato poco sopra.
Ma non è vero, il sciur padrùn da li beli braghi bianchi si è dimenticato di me, ci sono anch’io!
Infatti come vedete sono anni che nel mio cortile quelli dell'ospedale hanno deciso che si possono parcheggiare tutte le macchine possibili e immaginabili, e non capisco perchè, visto che puzzano sporcano e a me fanno proprio schifo.
Mi hanno detto che i dipendenti sono incazzati come giaguari per questa storia del parking a pagamento, ma pensate che io sia poi tanto felice? La proprietà sono anni che chiede il permesso per demolirmi, adesso mi piazza le stufe con le ruote nel cortile, fa di tutto perchè venga giù per stanchezza vecchiaia e cause naturali e nessuno dice niente...e io non dovrei essere incazzato come una biscia? Adesso mi hanno persino messo addosso questi orridi affari di plastica, che con il caldo mi fanno sudare ancora di più: mi chiedo a cosa servano, forse che i miei buchi non piacciono ai signori parcheggiatori e quindi han pensato bene di coprirli?

Forse non sono più al passo coi tempi, forse ragiono come un vecchio, ma nella mia incoscienza di anziano manufatto mi chiedo: ma visto e considerato che mi trovo nella "città turistica e d'arte", invece di usarmi come parcheggio abusivo non potevano darmi una sistemata una bella pulita e poi mettere 4 fari tutt'attorno per illuminarmi? Il povero degente della clinica si rasserenerebbe di più a vedere un Forte cadente e col morale a pezzi o un Forte sano e illuminato? Certo, non sono bello e imponente come i miei soci Papa, Ronchi, Ardietti e Salvi (che mi dicono essere quasi tutti molto malconci anche loro ultimamente, sarà vero?), non sarò una costruzione meravigliosa, ma un pò di dignità e di storia sul groppone ce l'avrò pure io, o no?...come dite? L’unica cosa che conta qui attorno è quella che inizia con S e finisce con CHEI, quella roba che non olet, ma anche se olettasse andrebbe bene lo stesso? Non lo sapevo, mi domando cosa avrà di così importante questa S-C-eccetera, mi sa tanto che state prendendo una cantonata.
Io comunque vi saluto e vi abbraccio, prometto che farò di tutto per non abbattermi e restare sù (di morale), alla faccia di chi mi vuole male.

Il Forte dietro la clinica

All’osteria di Porta Brescia...

Fine settimana di rievocazione storica e non solo in quel di Arilica.
Come ogni anno, alla ricostruzione di battaglie con figuranti in costume ed armi tonanti hanno fatto da cornice le nottate di baldoria nell’osteria di Porta Brescia.
Gioiellino di casa nostra, la struttura anche quest’anno si presentava perfettamente adattata ad antica locanda d’epoca, punto di ristoro per soldati e dame dell’800 e per i contemporanei cittadini e turisti.
Qualche piccola ed inevitabile concessione alla modernità (spine della birra, proiezione di immagini delle precedenti rievocazioni, il locale dj/banconiere in sessione live il sabato notte) non ha certo compromesso un buon risultato d’insieme, un colpo d’occhio davvero unico che rende ormai questo appuntamento un piatto forte dell’estate arilicense (e speremo che duri, almeno questo).
Notevole come sempre l’impegno di numerosi volontari che hanno allestito una macchina organizzativa pressoché perfetta: compagnia del Morbo (ormai marchio di garanzia nella riuscita di eventi locali), volti noti delle feste paesane e nuove leve si sono letteralmente calati nei panni, storici ovviamente, di locandieri e servitori e non si sono certo risparmiati per lasciare un buon ricordo anche di questa edizione.
Il resto l’hanno fatto le centinaia di persone che hanno vissuto la tre giorni portabresciana, tra portate local-storico-ruspanti (pasta-e-fasoi, lesso-e-pearà) e soprattutto pantagrueliche bevute con inevitabili conseguenze. Appuntamento al prossimo anno, per la rievocazione, mentre ci attendono ancora altre occasioni per far baldoria nella lunga estate 2005.

Ardelica Pischeriae

Arilica 9/8/2004-2/7/2005



Alle 15.30 di due giorni fa e dopo soli 10 mesi di vita è spirato Arilica, adorabile micio travolto da un'auto sotto gl occhi degli abitanti della via dove era solito passeggiare.
Riposa tranquillo Arilica, riposa in pace.

Poz