giovedì, giugno 30, 2005

La barra delle meraviglie


In uno scaffale di un ard discaunt arilicense abbiamo scovato questa barretta calorica, diabolico espediente di marketing che immaginiamo provocherá lo sghignazzo dei pochi e squattrinati ospiti germanici che sono ad Arilica in questo periodo.
Ma li vogliamo tutti ciccien und brufolen i nostri amici turisti?

mercoledì, giugno 29, 2005

La tempesta imperfetta


Sudati come Giampiero Galeazzi durante una finale olimpica dei fratelli Abbagnale, per l'intiera giornata ascoltavamo notizie di pioggie e temporali nell'alto lago. E mentre ascoltavamo speravamo (invidiosi!) che l'acqua benedetta arrivasse anche qui a toglierci il sudore di torno: fortunatamente il tanto atteso temporalone è arrivato anche da noi, attorno alle 20 di stasera. Cielo minaccioso, lampi, tuoni, pim pum pam, "eccola che arriva!", in un attimo la tormenta ha bussato alla porta di Arilica: eccola qui la nostra Peschiera piegata (ma non spezzata) dal vento fortissimo e dalla burrasca gardesana, impetuosa come da tradizione, vista tante volte ma sempre suggestiva e anche un pò spaventosa.
Nel suo quarto d'ora di delirio la tempesta è stata però assolutamente asciutta (contate 14 gocce d'acqua, 8 secondo la questura) e forse è stato un bene visto che pare che nella zona di Garda, nel mantovano e nell'est veronese pare che adesso stiano giocando a tennis con i chicchi di grandine caduti: nonostante l'assenza d'acqua abbiamo però assistito in diretta allo scoperchiamento del tetto della Navigarda (finito fortunatamente nel piazzale della Navigarda stessa) e alla caduta di un paio alberi decennali.
Nota di cronaca a margine: nel culmine della tormenta abbiamo notato alla Fraglia Vela una figura che si stagliava nitida nella burrasca arilicense. Era il pluridecorato eroe cittadino, il nostro mitico Aldo, che assicurava tutte le barche a vela ai rispettivi piloni. A questo punto per il già medaglia d'argento al valor civile della repubblica italiana non ci sono più parole, non ci resta che imitare i famigerati papaboys (noi che nella vita siamo sempre stati solo un pò Ringoboys, che comunque l'è decisamente mejo) ed esclamare: Aldo Santo Subito!
Tempesta imperfetta quindi: vero che portato un minimo di refrigerio e che non si è fatto male nessuno, ma è clamorosamente mancata la pioggia. La drammatica secca continua.
Dalla prua del vascello è tutto, un saluto e un ringraziamento dal sottoscritto il capitano Ahab, dalla ciurma del Pequod (alias Arilica Pulita al gran completo) e da Moby Dick (alias la grigliatina de stasera, che l'ha m'è restada un pel sul stomego).

Sorridi, sei su candid camera


Siamo nell'amata Arilica, all'inizio della discesa di Via Monte Baldo, di fronte all'ingresso della clinica Pederzoli. Dallo scorso venerdi il cicloautomobilista entrante in territorio di Peschiera è stato messo davanti alla fredda realtà delle cifre e del telelaser fisso, che rileva la velocità e (Carramba!) informa in tempo reale sui punti della patente persi nel preciso istante in cui si è pestato oltre il dovuto. Un severo monito municipale, un espediente per scoraggiare i piedi pesanti, del legittimo terrorismo psicologico per indurre alla decellarazione?
Per ora sì, ma c'è chi dice che prestissimo non si scherzerà più: che sia in imminente arrivo la fotografia, che immortalerà tutti coloro che supereranno i 40 orari (lí c´é il limite dei 30, ma con il giuoco della tolleranza la Polaroid scatterà solo dai 40 in sú)? Se così fosse sarebbe giusto cosí: in un territorio comunale ove, causa traffico e cantieri, ultimamente superare i 40 orari con la macchina é un´impresa, punire gli scalmanati che al volante superano la fatidica quota sarebbe un dovere amministrativo, un imperativo categorico.

martedì, giugno 28, 2005

A qualcuno piace caldo

L´arilicense pulito, reduce da una bella giornatina passata al fresco della pianura padana, é pronto a dare un'occhiata ai tg della sera.
Ecco qui la scaletta del tg di qusta sera:

-Il caldo: linea al meteorologo.
-I dati storici, il record del 1824: testimonianze dirette di chi lo visse direttamente.
-L'intervista ai passanti. Giornalista - "Fa caldo eh?". Passante perplesso:"Eh sì, fa molto caldo". Il giornalista rivolge la stessa domande ad altre 4 persone della strada. Risposte avvincenti.
-Le inqudrature nelle maggiori piazze italiane: il favoloso montaggio grafico duomo di Milano/temperatura, torre degli asinelli/calura.
-La temperatura percepita: abbiamo un esperto con cui discuterne in studio. Il delicato caso delle ascelle di Giuliano Ferrara.
-Il papa che da preziosi consigli su come superare il caldo se vi trovate nei giardini di Castelgandolfo.
-Il giornalista è al casello dell'autostrada di Melegnano, sono le 11 di mattina, inquadratura di 9 milioni di persone chiuse nelle auto, picnic sulla corsia d'emergenza, partite di pallone nelle aree di servizio, benzinai felici. Il giornalista interroga gli automobilisti. Giornalista: "C'è coda,eh?".Automobilista (provatissimo,in fila dalle 6 del mattino):"Eh sì...".Giornalista:"Fa caldo, eh?".Automobilista:"Sì..."
-"Mangiate frutta e verdura fresca, evitate el codeghin con la pearà".
-Gente che mette i piedi a mollo nelle fontane, cani assetati, turisti conciati peggio del normale con canottiera, braghette misse e bottiglietta d'acqua a fare le code fuori dai Uffizi rischiando la vita.
-Poi i consigli medici su come affrontare il caldo: bevete molto, evitate le ore più calde (perchè voi siete così mona da uscire a correre alle 14.15), attenzione a quello a quell'altro, il cagotto è imminente, tenete l'anziano in cantina, la suocera in freezer e il bambino sotto la doccia.
-Il costo dei ventilatori e il boom dei condizionatori.
-Il caldo maiale che fa abbassare il livello dei laghi. Riprese dell´idrometro di Peschiera del Garda.
-Il drammmatico rischio centrali idroelettriche: blackout, questo sconosciuto. La parola al gestore unico dell´elettricitá.
-Un bel servizio ai letti dei fiumi in secca e tornati in studio indignarsi perchè nessuno adesso va a fare pulizie degli alvei (vaghe ti a farle, le pulizie...).
-La parola a Guido Bertolaso, in diretta dalla sala rossa della protezione civile.
-Un pò di gnocca, in diverse occasioni: scollacciata per gli aperitivi, semignuda in spiaggia, mentre si sventaglia le tette, accaldata in piazza Bra...caldo signora mia, eh?
-Cosa fanno i calciatori in vacanza? Sardegna o Formentera? Riprese di Vieri al Pineta...
-Brevi dichiarazioni di Silvio oggi all'ONU: alle esilaranti battute su Kofi Annan che quando suda puzza si è aperto un caso diplomatico senza precedenti. Accuse di razzismo. Richiesta di spiegazioni da parte dell'ambasciatore italiano alle Bermuda.
-Meglio la granita da 4 euro o un bel gelatone da 1,20 euro a pallina?
-Bambino in mutande che sguazza nelle piscinetta 2x2 di plastica gonfiata. La mamma che lo riprende bonaria. La nonna seduta a bordopiscina con il ventaglio.
-Intervista al ministro della sanità Storace, luminare della sanità e grande esperto di caldo. Giornalista:"Signor Ministro, cosa si può fare per combattere il caldo?". Ministro:"ma li mortacci, dovete bbeve molta acqua e sta´ar fresco...li vecchietti nun li mettete ar sole cheppoi je pija er coccolone e poi nun venite a 'ddì che er ministro nun ve l'aveva ddetto".Giornalista:"grazie signor ministro, speriamo che gli italiani abbiano preso nota".
-È vero che andare al Billionaire abbassa l´afa?

Saldi


Kalzature di kualità a Madonna di Dossobuono.

Questa non ci voleva proprio!

Arilica: non si spegne la mestizia attorno alla ringhiera del canale di mezzo crollata lo scorso settembre sotto il peso dell'albero secolare, svenuto durante un pomeriggio di bufera che è ancora negli occhi di tutti i peschierotti.
Pochi minuti fa abbiamo raccolto il crudo sfogo del direttore generale del Demanio, il dottor Giulio Magnamigole: "noi ce l'avevamo messa tutta, ma il destino cinico e baro si accanisce, così non si può continuare a lavorare".


Questi i fatti: il dottor Magnamigole asserisce che, di concerto con le Belle Arti, le scrupolosissime ricerche filologiche per ricostruire al meglio la ringhiera avevano portato il dinamico duo a contattare il propropropropronipote di Francesco Giuseppe d'Austria, il signor Klaus Wasseintadler, residente a Zweiballen, Carinzia orientale. Secondo il progetto del Demanio e delle Belle Arti, il signor Klaus era infatti l'unica persona al mondo in grado di rifare paroparo la ringhiera voluta 150 anni fa dagli autriaci per i giardini arilicensi: non solo Herr Wasseintadler è discendente diretto dell'imperatore d'Austria, ma addirittura egli è un fabbro ferraio professionista. Ma la munifica lungimiranza dello Stato italiano si è drammaticamente scontrata con l'età dell'anziano fabbro austriaco, che venerdì mattina ha avuto un attacco cardiaco ed è spirato nella sua officina, fra gli attrezzi di lavoro che aveva maneggiato con sapienza per tutta le vita.
Nella task force demanial-bellartistica ora la tristezza per il decesso del signor Klaus ha lasciato il posto alla delusione: 10 mesi di duro lavoro di ricerca sono andati in fumo per un banale infarto, quando si dice la sfortuna!
Al telefono la vedova Wasseintadler ci parla con voce flebile e interotta dal pianto, il cuore minato dalla scomparsa del compagno di una vita: "Klaus pronto a fare rinchiera che voluto suo proproproprozio Cecco Beppen in Arilica...lui in 92 anni fare tante ringhiere in tutta Carinzia, ma adesso lui kapput...kein tempo per fenire a città turistica e d'arte...mio Klaus folefa tanto rikostruire rinchiera con sue mani aspurciche, ma kokkolonen me lo ha portato fia...".
Non c'è che dire, una vera doccia fredda per la città turistica e d'arte, che attende da quasi un anno i suoi 5 metri di ringhiera crollata. Ma dall'alto della nostra conoscenza personale del dottor Magnamigole vi rassicuriamo: non disperate cari peschierotti, le ricerche per trovare le mani più adatte a forgiare la nostra ringhiera proseguono (si fanno già i nomi di un avo di Radetsky e del vicino di casa di un discendente del generale Schwarzenberg). Non appena ci saranno svulippi, i segugi di Arilica Pulita non esiteranno di portarli all'attenzione della cittadinanza.

Finalmente Arilicense...Che Fortuna!

Veronese di nascita, Arilicense d'adozione. Vivo in quel di Arilica da soli 6 mesi, ma, vi prego, concedetemi una riflessione. Il giorno in cui ho deciso di trasferirmi in questa ridente cittadina il coro si è levato unanime:"Ti trasferisci sul lago, che fortuna!" Ancora oggi quando mi chiedono dove vivo, sentendosi rispondere "Peschiera" (e mi scuso se uso il nome "volgare" ma si sa...poche menti sopraffine conoscono il nome più antico e nobile della cittadina lacustre) di nuovo mi rammentano quanto sono fortunata.
Eeeh sì...davvero fortunata...Perchè è proprio una fortuna poter passeggiare su un lungolago puzzolente e stagnante...E' una gran fortuna poter vedere (e sentire) meravigliosi escrementi di altrettante meravigliose creature fare capolino fra gli scogli.
E' una fortuna sentire le grida disumane dei vari turisti, più o meno fai da te, fino a notte inoltrata come se, appena varcata la soglia Arilicense, diventassero tutti sordi.
Com'è del resto una fortuna ammirare la montagna d'immondizie accatastate in fondo al vicolo cieco dove vivo.
E non è forse un'egual fortuna poter udire tutte le sere, puntuale come la morte, il rumore dell'ormai logoro aspiratore del ristorante vicino?...E quanto sono fortunata a dover restare imbottigliata nel traffico ogni fine settimana perchè "oggi che si fa? Giro sul lago?"...Mentre io mi sposto per andare al lavoro!
Tuttavia, arrivando io da un piccolo paese di campagna ed essendo, in fondo, una grande ottimista, mi ritengo fortunata davvero perchè qui c'è più puzza di pesce ma meno puzza di letame; ci sono più zanzare...ma meno mosche; più caos...ma meno desolazione.
Concludendo e mettendo da parte cinismo ed ironia, sinceramente mi ritengo fortunata perchè qui mi ci ha portato il cuore...e perchè i tramonti sul nostro (...e concedetemi l'aggettivo possessivo) Benaco mi hanno già conquistata.

sabato, giugno 25, 2005

Belgioioso


Quel che resta del Belgioioso affiora piano piano...

Tira, mola, martela


Vogatori arilicensi in piena attività...

venerdì, giugno 24, 2005

Cronaca vera (Bèi a pian che l’è freda!)

L’altra sera prima di rientrare a casa solita perlustrazione del lungomincio zona Porto Vecchio, dato che negli ultimi 20 giorni ignoti hanno tentato per ben 2 volte di ciularmi il motore della barca (fioi d’una tr..). Mi avvicino alla riva del fiume e vedo una Panda ultimo modello targata BG che procede lenta: dall’auto scende furtivo un ragazzo che attraversa di corsa la strada e scende lungo l’argine del Mincio. Cazzo stavolta li becco! Sorpasso lentamente la Panda e butto un occhio dentro: tra adulti e bambini circa 7 cinesi a bordo (lo spot l’era giusto: “Don’t call me baby”, e in effetti la macchinetta l’è capiente...). Senza contare l’ottavo che, con aria furtiva, stava ripulendo per bene una pianta dell’argine, riempiendo una borsa di susine selvatiche, roba a detta di molti non del tutto commestibile, quantomeno causa di intere nottate appollaiati sulla tazza. Qualche giorno fa, nello stesso punto, un’allegra famigliola sempre dagli occhi a mandorla si cimentava in una improbabile pesca con guadino da riva (forse alla ricerca del pregiato pesce-ratto del fantozziano Rag. Filini?). La tentazione di mettere in guardia gli sprovveduti da pericoli gastro-infetto-vibrionali era forte, ma poi nella mia testolina è riecheggiata la barzelletta del pozzo avvelenato, quella del “non bere che è avvelenata!”, “che mischia dicesti?”, “bei a pian che l’è freda…”...anche perché in fondo, come si dice, i cinesi no i mori mai...

Ardelica Pischeriae

giovedì, giugno 23, 2005

El Posso dice NO agli OGM


Visto che un arilicense pulito (il sottoscritto) svolge un lavoro che lo porta a percorrere indefesso ogni angolo della natìa provincia, egli ha pensato bene di dar vita ad una graziosa rubrichetta su Arilica Pulita medesima. La rubrichetta tratterà di tutti quei cartelli stradali, insegne o cartelloni vari che risultano in qualche modo divertenti e/o ridicoli e/o delle gran putanade: se avete segnalazioni non esitate pure a scrivere ad arilicapulita@yahoo.it, sarò lieto di recarmi sul posto e immortalare il cartellonismo in questione. Ma bando alle ciance e immergiamoci nella prima puntata, avente come protagonista un cartello stradale che mi esalta: ebbene sì cari miei, el Posso l'è libero da organismi geneticamente modificati, quindi parente stretto (almeno credo) dei comuni denuclearizzati che spuntavano come funghi (atomici?) nei mitici anni '80. Notare fra l'altro che el Posso non fa comune bensì è frazione di San Giovanni Lupatoto, la quale NON è libera da organismi geneticamente modificati: è alle viste una clamorosa scissione fra le due splendide località dell'hinterland veronese?

Antenniamo, è tanto tempo che non lo facciamo


Preso dalla foga neorealista di documentazione della spiaggetta incantata, ieri mi ero dimenticato di immortalare quest'opera al tempo stesso magnifica e fondamentale sita ancora una volta in comune di Castelnuovo, per la precisione nel parcheggio del cosiddetto Lido Campanello, a ridosso dell'omonima spiaggia (chi non fosse di Peschiera e dintorni deve pensare a Copacabana e così facendo si avvicinerà all'idea della spiaggia del Campanello, ma sarete ancora lontani). Come potete ammirare trattasi del solito pennone di telefonia mobile che si staglia poderoso nel cielo indaco sporco, pennone avente però come caratteristica peculiare il "rinforzino" (come lo avrebbe definito il compianto Ugo Tognazzi): puntellata a dovere l'antennona è ancora più bella e più superba che pria, l'ennesimo trionfo del gusto e dell'estetica nel basso lago.
Ma si sa, ormai dalle nostre parti al gusto dell'orrido ci siamo abituati, quindi continuiamo pure così, facciamoci del male.

Ieri alle 00.32 ho percorso il tratto di statale 11 dal "fu Benacus" al semaforo del borgo limitrofo. Ho contato la bruttezza di 26 PUTTANE e dicesi O (ZERO) volanti di vigili/carabinieri/polizia/anas/pompieri a controllare il florido mercato che, a leggere il Bugiardello, dovrebbe avere le ore contate o quasi, perché adesso i vigili possono (o devono?!?!) dare le multe.
Complimenti quindi ai vari Borgomastri che la cantano bella sul Bugiardello, anche se poi "struca struca" i risultati ma soprattutto le Azioni Pulite non si vedono neanche col bincolo.
Qualcuno mi potrà dire: "cosa ne sai tu se la volante non è passata prima o dopo di te?". Giusto per carità ma ripeto, ho contato 26 (VENTISEI) PROSTITUTE su 5 km di statale perdio. Unica cosa positiva (ovviamente son drio schersar)è stato vedere che a Cavalcaselle sul lato dx in direzione VR hanno tolto lo sgabbiotto della fermata dell'autobus, quindi lì adesso non ci sono mignotte...si sono dovute spostare davanti al famigerato Gioele.

mercoledì, giugno 22, 2005

Siamo nella m.!


"Questa mattina sulla spiaggia (vabbè...ciamemola così) del Campanello, appena dopo i mosconi, il tubo di cemento che li si trova, stava scaricando copiosamente merda (scusate il termine, ma era proprio merda)". Così commentava ieri un anonimo sul blog, e noi stamattina siamo andati a verificare la situazione che proisaicamente ci veniva descritta. Ebbene, eccola qui la spiaggetta incantata in località Campanello (comune di Castelnuovo), con la battigia che si presenta bella marrone come mamma l'ha fatta: peccato solo che su internet non abbiano ancora inventato un marchingegno per l'olfatto on-line, altrimenti potreste apprezzare la puzza che si sente sul posto.

Questo qui sopra è il colpevole, il tubo di cemento che tremare il mondo fa: apprezzerete certamente il liquido nerastro che ne fuoriesce, con il suo bel cotè di schiumetta bianchiccia (erano le 8 di stamattina, presumibilmente lo scarico assume forme molto ma molto più copiose nelle ore centrali del giorno). Un altro commentatore (firmatosi Cul de Sac) ieri pomeriggio chiosava, a proposito di Peschiera-ano-del-lago-di-Garda: "Pensate che la provincia autonoma (ed incazzosa) di Trento accetterebbe di vedersi accollate (nella quasi totalità) tutte le turistiche cacche al fresco seno di Riva ?!? O piuttosto, già dal secondo dopoguerra, non si sarebbe mossa per promuovere un tavolo di coordinamento che andasse a stabilire i corretti "oneri ed onori" necessari al quieto vivere! Sarebbe forse dunque giunta l'ora, che il buco del culo alzasse la sua rauca voce (in senso figurato, si intende...)!?1?".

La metafora del buco ci è piaciuta assai, e queste immagini danno perfettamente il senso di cosa rappresenti essere l'intestino retto del Benaco: il permanere degli scarichi fognari nel lago nell'anno di grazia 2005 è una vergogna assoluta, un mezzo disastro ambientale (mancano solo i cormorani anneriti e poi sembrerebbe l'Iraq del 91, a differenza che là era petrolio...) e, vista la mancanza d'acqua, una botta d'immagine clamorosa (prossimamente su questi schermi un bel book fotografico con tutta la cacca scaricata nel lago di casa nostra): con amarezza invece qualcuno dice che per fortuna è arrivata la grande secca2005, così tutti possono ammirare le fogne a lago e covare un pò di sana indignazione per questo schifo...
L'ultima foto fa quasi tenerezza: l'acqua che giorno dopo giorno si ritira, la spiaggetta nera come la pece (il perchè lo avete capito) formatasi dalla secca e i mosconi sullo sfondo (immaginiamo la velocità delle prime pedalate del pedalottaro in allontanamento dal liquame, roba da fulminare Petacchi sullo sprint). A pochi passi da questo quadretto, la nuova ciclabile Campanello-Ronchi, un ristorante, un albergo, un campeggio e relative roulotte di turisti: definire le loro vacanze delle vacanze di merda sarà anche facile ma è purtroppo inevitabile.

Vendonsi

Finisce lo stato di "limbo" del complesso caserma XXXmaggio/Rocca: il signor Demanio ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando per la dismissione (vendita) di tutto l´ambaradan.

Onolulu Biccc!

Ieri sera ottima festa “Bell’Italia chez Momus” con Poz diggei da Ononulu biccc (i la capirà in pochi). Affluenza record di locals e non (soprattutto non) dalle più disparate località europee e sud americane. Nessun contuso e solo un paio di ragazzi che “han preso freddo” ma succede…
Un unico neo ha macchiato la serata che stava decollando egregiamente...una Carrambata!
Pare la musica dovesse,per licenza,terminare verso le 00.00 mentre all’01.00 si ballava ancora sulle note di YMCA quindi niente da dire sull’intervento delle forze dell’ordine che tra le altre cose avevano già avvertito varie volte il proprietario del locale. Il verbalone è stato consegnato e adesso si vedrà…
AP consiglia al gestore de “Sveiarse”,anche perché ha tra le mani un gran bel posto e sarebbe un peccato buttar tutto in vacca!

lunedì, giugno 20, 2005

L'immissario


La foce del Sarca, a mezzogiorno di oggi.
Mentre in giro c'è gente che asserisce che l'immissario sta rilasciando troppa poca acqua, personalmente non ho mai visto il fiumiciattolo così gonfio a fine giugno: certo, è solo una sensazione, ma sono della stessa idea anche tutti gli indigeni da me interpellati sulla questione sabato sera, fra una costina e un goto de rosso.
Il Sarcuccio è talmente pieno d'acqua che ieri un ragazzo rumeno è quasi annegato (si è salvato solo grazie ai bagnini: sì, sulle spiaggie di lassù esiste persino questa categoria, sconosciuta a noi di quaggiù), mentre faceva il bagno sotto il candido ponticello pedonale sullo sfondo (promemoria per i cementoarmatisti: pensate che con le betoniere chiuse in garage, sul lago si può costruire lo stesso. Si possono fare cose addirittura esteticamente belle, incredibile vero?).
I mantovani intanto, grazie ai sistemi di irrigazione dell'anteguerra di cui è fornitissima la gens padana nella sua accezione contadina, con l'acqua del Benaco ALLAGANO i loro campi che è un piacere, che tanto de acqua dal lago ghe ne riva fin che i è stufi. Ma il problema vero sarebbe l'immissario, dicono i beninformati...

Rettangoliamo, è tanto tempo che non lo facciamo


Fra immondizia assortita, sterpaglie, prostituzie e ruspe, da qualche giorno a bordo tangenziale è comparso questo bel rettangolone di ferro. Escluso che possa trattarsi del futuro schermo di un drive-in (come si sa la parola cinema è stata bandita dalla Città di Peschiera oltre 15 anni fa), mi sa che fra poco ci scappa di nuovo l'esilarante "Parco Commerciale" che già entusiasmò la popolazione qualche mese fa. Se così fosse, per dare al senso del ridicolo e della commedia una dimensione compiuta e assoluta ci auguriamo che lì a fianco piazzino anche due altoparlanti, con in sottofondo le sghignazzate preregistrate tipo Benny Hill o Mister Bean. Sarebbe la quadratura del cerchio...pardon, del rettangolo...

venerdì, giugno 17, 2005

Eureka!


Della serie "non tutto il male vien per nuocere": la grande secca del 2005 risolverà problemi viabilistici che sembravano irrisolvibili fino a poche settimane fa.
E' questa la clamorosa notizia emersa dall'incontro di ieri sera fra Ananas, Autostrassa BsPd e buona parte degli amministratori locali benacensi.
"I cantieri partiranno a settembre, dopo l'auspicata ratifica dei consigli comunali coinvolti: inizieremo con la costruzione dell'autostrada leggera a 8 corsie Peschiera-Riva del Garda, che andrà idealmente a saldarsi con il corridoio55 Lione-Rosegaferro-Monaco di Baviera. Contestualmente arriverà il declassamento della Gardesana orientale a semplice pista per gli autoarticolati, con punti di ristoro attrezzati. Per il territorio di Peschiera sono già pronti progetto e finanziamenti ministeriali (si parla di 180 milioni di euro, NDR) per la variante alla variante della Statale11, la sua realizzazione in tempi brevi è solo questione di volontà politica: le condizioni imprescindibili sappiamo dove mettercele": questa la dichiarazione del capo compartimento Ananas e del vicerè dell'Autostrassa, entrambi visibilmente soddisfatti e in leggera iperventilazione.
Ma c'è di più: anche la TAV approfitterà dalla scomparsa della superficie idrica dell'ex lago di Garda. L'annosa questione altavelocità sopra o sotto le colline moreniche verrà risolta brillantemente, con un colpo di genio che ha commosso i frati del Frassino, riunitisi in sessione plenaria di preghiera e ringraziamento al Beato Andrea dopo aver saputo che i supertreni non lambiranno più l'antico Santuario caro ai Peschierotti. Il nuovo tracciato, esposto in sala consiliare e visibile a tutta la cittadinanza, prevede infatti il passaggio della TAV davanti alle grotte di Catullo a Sirmione, per poi giungere, tramite la bisettrice Fornaci/Bergamini/ex Lungolago Mazzini/ex porto, nel canale di Mezzo di Peschiera e qui congiungersi con l'attuale linea ferroviaria ai sette Ponti, grazie ad un coup de teatre ingegneristico che prevede la costruzione di snelli piloni di cementoarmato alti 88 metri nel punto in cui un tempo sorgeva quello che gli indigeni chiamavano Isolotto sul Mincio (i cui alberi, ormai del tutto inutili, verranno abbattuti per fare spazio ad una rotatoria ferroviaria finanziata della comunità europea).
Dal canto loro, gli amministratori locali gardesani hanno evidenziato, in un comunicato congiunto, che vista la gran voglia di fare che li contraddistingue non resteranno certo con le mani in mano: pronta la riqualificazione del Benaco all'asciutto, la popolazione non può attendere oltre senza le necessarie infrastrutture, che azzererebbero i disagi attuali e coprirebbero gli inestetismi. "Dopo la grande secca, i parallelepipedi prefabbricati, i Resort, i Parchi Commerciali e l'edilizia popolare andranno a sostituire le previste "marine" governative: abbiamo raggiunto un accordo che soddisfa tutti": così hanno dichiarato all'unisono i reggenti, che stavolta hanno lasciato da parte le polemiche di campanile e hanno fatto fronte comune contro il destino cinico e baro che ha prosciugato il Benaco, una grande lezione amministraativa e civile che non ha bisogno di commenti.
Ma le buone notizie non finiscono qui: a microfoni spenti una gola profonda ci confida che è pronta una nuova variante al PRG arilicense per permettere la costruzione del villaggio Death Valley (al confine con quelle che un tempo un tempo erano le acque territoriali di Castelnuovo): una volta ultimato l'esclusivo Village avrà circa 4100 unità abitative, con metrature che variano dai 13 ai 28 metriquadri calpestabili (questo per venire incontro alle esigenze e ai portafogli di tutti: una chiara disfatta per gli speculatori edilizi!).
Ma la notizia vera è forse un'altra, e cioè che nonostante l'acqua non ci sia più, il nascente megaresort sarà vista lago: un pannello semovente lungo 895 metri simulerà quello che era lo sciabordìo delle onde lacustri, con uno spettacolare effetto ottico-acustico che si potrà godere da ogni angolo della città: ovvio che secondo gli auspici degli amministratori Wave-Rider (questo il nome dell'ingegnoso marchingegno) fungerà da volano per il turismo, che negli ultimi anni appariva un pò annacquato (è proprio il caso di dirlo).
Lasciato spazio al doveroso tripudio, nella cittadinanza si è fatto però strada un dubbio legittimo: e se il bacino del Benaco dovesse tornare a riempirsi d'acqua?
A questa arguta osservazione ha risposto ai nostri taccuini il dottor Alessio Pastasutta, direttore del neonato consorzio Lago di Garda Era: "abbiamo pensato a tutto, la popolazione può dormire sonni tranquilli. Per ovviare ad eventuali fastidiose infiltrazioni d'acqua, il Sarca verrà murato vivo in località Linfano: così impara a non aver rilasciato l'acqua quando doveva, tiè!".

giovedì, giugno 16, 2005

Eau de Freschin......je t'aime!


Il gesto d’amore più fashion? Regalarsi fragranze per lui e per lei, abbinate nel profumo e nel packaging. Come una coppia affiatata.

Grazie alla sapienza dei Laboratoires Collecteur d'Arilique, produttore di afrori che sono entrati nel cuore e nei nasi di tutti, arriva sul mercato Eau de Freschìn, l'alternativa arilicense a Chanel numero5 e ad Acqua di Giò, un prodotto d'elitè che non finirà di regalarvi glamour e sex appeal grazie alle sue frizzanti note. Proposto nell'accattivante design del flacone in vetro, Eau de Freschìn arriva nella sua nuovissima realizzazione "secca 2005" ed è un profumo stagionale dal carattere inconfondibile, adatto per situazioni che richiedono una marcia in più e per serate che se proprio devono finire, beh, che finiscano come si deve! Disponibile nelle versioni "Nauseabonde" pour homme e "Grattarole" pour femme, Eau de Freschin è in vendita nelle migliori profumerie arilicensi.

mercoledì, giugno 15, 2005

Ma cos'è una città?


Nonostante i brutti colpi subiti (cantieri, traffico, mignotte, edilizia speculativa, TAV, parallelepipedi prefabbricati e chi più ne ha più ne metta), il peschierotto, paesano doc, non si era ancora rassegnato a diventare cittadino. Temiamo invece che l'ora delle decisioni irrevocabili sia giunta, non ci sono più santi ne madonne: siamo una città, anzi una bi-città, una città fronte-retro come suggerisce l'aiuolona davanti al bell'Italia, un bel muraglione con gli alberelli minimal-chic sul cuerto. Non vorremmo che la definizione città serva solo a dare una coloratura di grandeur un pò artificiale al paese sottosopra in cui stiamo vivendo, anche se invece probabilmente c'è un piano (al momento ci sfugge ma ci dev'essere da qualche parte) per trasformare Arilica in una città vera e magari anche funzionale (cioè per capirsi di quelle con le attività produttive, le botteghe in centro, gli spazi verdi ben curati dove passare le domeniche pomeriggio, le piazze che non sono semplici depositi di macchine parcheggiate, il buon gusto nell'arredo urbano, i licei, le sedi universitarie, le strutture sportive, i cinema, i teatri, ecc.), che non dico città strafiga tipo top-ten-della-classifica-del-Sole24ore, ma almeno con un senso e dove si viva bene.
Forse in sede di ricostruzione, non quella post-bellica ma quella post-democristiana, si poteva progettare (progettualità: chi era costei?) di rifondare un paese dignitoso e battagliero e turistico ripartendo dall'identità condivisa e dalla socialità della sua gente, di rilanciare un posto storicamente al centro dell'attenzione di dogi, cangrandi, generali, imperatori ma facendolo fieramente restare un paese, e di quelli con la P maiuscola fra l'altro. Invece no, basta paese: ma una città sarà mica un posto dove bisogna abituarsi al brutto ai condomini-arnie e alla mancanza di spazi aperti, una città sarà mica un paese-casino per 6 mesi l'anno e un paese-dormitorio solo un pò più grande del normale per i restanti 6...non è così, vero?
Pavese diceva che un paese è un posto dove non si è mai soli: su cosa stiamo fondando la nostra identità cittadina? Ci resteranno solo il ricordo del bambino (o la bambina) che siamo stati nel nostro paese, a tenerci compagnia nella nostra città di Peschiera?

Turista fai da te? Ahiahiahiahi...


In posizione isolata ed esclusiva, l'Hotel Incompiuto è un vero angolo di paradiso immerso nel verde, che offre ai propri clienti una vista unica sul Mincio, sulla tangenziale e sul casello dell'autostrada. Iniziato e mai terminato, Hotel Incompiuto è la risposta arilicense ai fabbricati non finiti che dominano il suggestivo panorama calabro-campano. La nuovissima struttura regala emozioni che non si dimenticano: da ciascuna camera si può godere di una vista a 360 gradi sulle bellezze circostanti.

domenica, giugno 12, 2005

Un voto col quorum


Mi scuso subito per la prolissità, ma informo che per la serie "ecchissenefrega" qualche minuto fa mi sono immerso nel rassicurante mondo fatto di scuole medie, carabiniere che legge il giornale, scrutatori, cabina con tendine nere e schede colorate fitte di articoli di legge e commi da abrogare. Anche se probabilmente non servirà a una mazza, per una volta ho messo la scheda nell'urna con gusto, alla faccia del clero e dei politicanti che quando ci sono le elezioni si scappellano pur di farti votare (magari per loro) e stavolta hanno avuto il coraggio di chiederci di andare al mare (con quello che costa, fra l'altro...).
Perchè per una volta si poteva cogliere l'occasione per far presente alla marmaglia che siamo costretti spesso a votare controvoglia che possono prenderci per il culo solo fino a un certo punto. Perchè tragedie come il divieto dell’analisi preimpianto vanno respinte al mittente, perché i sadici che amano la sofferenza della gente vanno ricoperti di sì sulla scheda e di pernacchie. Perchè per una volta il popolo poteva dimostrare di non essere poi così bue e avere la forza e l'autorevolezza di decidere su temi delicati come quello di questo referendum (visto che qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè sul tema fecondazione avrebbero la preparazione e l'intelligenza di decidere, e qui faccio quattro nomi a caso di parlamentari che hanno votato la legge 40, RosiBindi Giovanardi Gasparri e il Borgomastro, mentre io e la casalinga di Voghera non potremmo esprimere la nostra opinione per manifesta impreparazione e popolobuezza).

Aggiornamento delle 17.15 di lunedí 13 giugno 2005: ha votato circa il 25% degli italiani, poco piú del 21% a Verona e provincia.
Arilica Pulita é in grado di fornirvi in esclusiva i prossimi provvedimenti legislativo-politici: tutto quello spreco di spermatozoi é un insulto alla vita, da settembre via alla nuova legge anti-masturbazione. Farsi le seghe costituirá reato punibile con l´oscuramento del segnale di Telenuovo sulla vostra televisione per mesi 6, aumentabili a 12 se foste recidivi.
A ciascun embrione (che ricordiamo essere giá persona, giá uomo formato, giá cittadino, giá quasi calciatore del Cervia) verrá spedito un modulo per l´abbonamento RAI contestualmente ai cedolini per il pagamento di ICI e TARSU.
Chi vorrà assistere al magico incontro di un ovulo e uno spermatozoo d´ora in poi potrá prenotare una poltrona e acquistare il biglietto sul nuovo sito del ministero della sanitá: www.embrioneanchetu.it (adulti a prezzo intero, sconto per militari e guardoni abilitati, abbonamento per anziani e cardinali).
Questi invece i nuovi incarichi per i tre Ministri dissidenti, schierati per "SI": Antonio Martino dovrà trasferirsi in Kazakistan, per studiare un nuovo passo di Marcia che gli Alpini adotteranno la Prossima Festa della Liberazione. Gianfranco Fini, vista la nuova Normativa antiviolenza sugli Stadi, e l'esperienza maturata, sarà dislocato all'Olimpico con il compito di Certificare la firma sul biglietto, che i tifosi stranieri presenteranno alle partite di Champions League. La Prestigiacomo dovrà cucire a mano 6.544.896 bandierine colorate, che saranno utilizzate per l'inaugurazione del Ponte sullo Stretto.
Ricordiamo inoltre che chi, in caso di necessità, fosse costretto a ricorrere a terapie di fecondazione o a diagnosi preimpianto, puó rivolgersi al signor Bernardo Provenzano per sapere come ottenere la copertura ASL per cure all'estero.

W l´Italia

venerdì, giugno 10, 2005

A bocca asciutta

Mentre da settimane ci si accapiglia per scoprirne le cause, il livello del lago continua ad essere bassissimo, 61 centimetri stamattina: in una sola settimana se ne sono andati 12 centimetri d´acqua, il che significa (perché la matematica non è un´opinione) che l´allarme rosso scatterà ben prima della fine di luglio se non arriveranno precipitazioni di una certa portata. A metà luglio o anche prima si potrebbe arrivare alla soglia minima registrata nel 2003 alla fine di agosto, alla faccia del "niente allarmismi" di alcuni politici e addetti ai lavori. Il comune di Riva ha chiesto l’intervento della Provincia autonoma di Trento inviando un «telegramma di allertamento» (stasera riunione urgente di tutti gli organismi preposti), il Consorzio del Minicio dice di aver risparmiato molta acqua a maggio, la Comunità del Garda accusa il bacino trentino di Santa Massenza di aver trattenuto tutta l'acqua (ieri il Sarca mi sembrava molto più gonfio del solito, mah...). Fatto sta che il lago d’Iseo nel periodo aprile-maggio è cresciuto di un quasi un metro, mentre il Garda è calato di oltre 30 centimetri (mai pensato di chiamare un idraulico?): inoltre pare che la prossima settimana arrivi il signor anticiclone delle Azzorre, che si insedierà stabilmente sul lago quindi di pioggia neanche l'ombra per molti e molti giorni ancora. La realtà è che non esiste un luogo comune dove discutere sui problemi riguardanti la navigazione, la sicurezza, la qualità delle acque e i livelli del lago per l´appunto: nell'italietta dei 10000 commissari straordinari e delle 1000 authorithy, buoni solo per buttare nel cesso svariati milioni di euro, non si trova il buon senso per mettere in piedi un ente serio che regolamenti afflusso e deflusso di acqua dei bacini naturali alpini-prealpini e degli invasi artificiali, tutte cose che adesso si fanno a caso o, nella migliore delle ipotesi, a naso. Intanto a Peschiera prepariamoci ad osservare lo spettacolo delle isolette che spunteranno inevitabili a pelo d'acqua come è già successo due anni fa. Chissà se al turista ferragostano piacerà lo stagno un pò puzzolente chiamato lago di Garda in secca (al limite gli diciamo di non fare l'allarmista e di andare a farselo in piscina, il bagno).

Arilica trema, la municipale si incazza

Polizia municipale arilicense incazzata dura negli ultimi tempi.
I nostri paladini della giustizia fioccano verbali a destra e a manca lungo la SS11, secondo un preciso piano per la lotta alla prostituzione: chi viene beccato con le mani nel sacco (giusto per usare un eufemismo) a consumare i “10 minuti di passione” con le allegre donnine dello stradone si cucca un verbale da paura, ma vige la tolleranza zero anche per chi è colto ancor prima a contrattare il prezzo della prestazione: la municipale appioppa multe per divieto di sosta, intralcio al traffico, manovre non consentite ecc, escamotage semplice e funzionale per scoraggiare i clienti, può essere un buon deterrente, lo speriamo tutti: il tempo ci fornirà un esito.
Le schiere in divisa però non si fermano qui, ed adottano il pugno di ferro anche nelle più disparate situazioni quotidiane.
Centro Arilica, martedì 7 giugno ore 23,50.
Un amico ci raggiunge al bar dicendo che i vigili stanno staccando multe a go-go nel parcheggio del porto (l’obbligo di pagamento scade alle 24), alcuni scattano a spostare le auto che avevano parcheggiato lì non più di 10 minuti prima. Il nostro “informatore” confessa di aver dovuto sborsare 1 euro per pagare in pratica i 10 minuti di parcheggio per arrivare alla mezzanotte. La solerte vigilessa non ha chiuso un occhio, ma soprattutto non ha saputo rispondere all’amico che, sul biglietto appena ritirato dall’apposita macchinetta trovava un orario sbagliato (oltre le 00.00) e la dicitura “parcheggio libero sino alle 21.00”. L’unica giustificazione della lady di ferro in divisa è stata tipo “mah, sarà l’orario della macchinetta che è sbagliato...basterà solo regolarlo”.
Notare che la serata era fredda, tirava un vento da regata velica e le 4 auto in sosta multate erano tutte di residenti, gente che abita ad Arilica 365 giorni l’anno(vero che basta richiedere il cedolino per parcheggiare gratis in periodo estivo – 1 per nucleo famigliare – ma questo non ha validità nel parcheggio del porto).
Passa mezz’ora ed un turista olandese rimane appiedato dalla sua Renault. Lo aiutiamo a rintracciare un omino Aci che accorre e, mentre ripara il guasto, viene chiamato dalla solita pattuglia di vigili: nel loro posto di blocco in alta Arilica hanno appena ritirato una patente, urge rimorchio della vettura del beone sanzionato.
In attesa dei ciclovigili che ci regaleranno emozioni forti sul bagnasciuga arilicense, ricordate che la municipale non perdona!

Ardelica Pischeriae

mercoledì, giugno 08, 2005


Di ottima presenza (alto, snello e tutto d’un pezzo), referenziatissimo monoblocco d’acciaio amante dei cantieri e delle alte velocità cerca autostrada leggera vergine e di corporatura robusta per relazione stabile, se residente ad Arilica anche scopo matrimonio civile. Astenersi perditempo, cavalcavia e semplici tangenziali.
Chiamare ore pasti, chiedere di Anas.


Adeguatamente allenata a suon di telefilmetti americani, di quelli con la polizia che sgomma al grido di "legge e ordine" per le strade di San Francisco e stana i fessacchiotti del sesso a pagamento, la polizia municipale é scatenata sulla tangenziale. Ad Arilica si é cominciato a rincorrere i turisti-non-per-caso del sesso, colpendoli nella cosa a loro piú cara: il portafoglio. Anche noi abbiamo finalmente una buocostume, che dalle 21.30 alle 2.30 (ma di giorno, niente?) apre la remunerativa caccia grossa ai clienti delle signorine.
Diciamolo forte: era ora.
Togliere a Peschiera e dintorni l'aspetto di bordello all'aperto é sinonimo di civiltá, anche se sarebbe illusione credere nell´assioma "non esiste puttana senza puttaniere, eliminati i puttanieri si eliminano automaticamente le puttane", ma visto che nell´italietta del pietismo e del guardonismo la riapertura delle case chiuse é ancora argomento tabú, teniamoci stretti i nostri bei puttanieri automuniti, che rimpolpano le casse del Comune a suon di verbali. Nell´immagine: la locandina del film-mudanda che ci ha avvicinati alla buoncostume sin da ragazzini, un cul(t) memorabile.

lunedì, giugno 06, 2005

Mamma mia dammi 1000 lire, che ad Arilica voglio andar


L'ora delle decisioni irrevocabili è giunta, il gran consiglio del leghismo riunitosi in seduta plenaria ha deliberato, arieggiando la bocca e quindi facendovi soggiornare un'idea: immediato ritorno alla lira. Visto che è stato lui la causa del drastico dimagrimento dei portafogli padani avvenuto negli ultimi anni, il maledetto euraccio ritorna da dove era venuto, la valuta simbolo dell'italianità rientra in vigore con effetto immediato in tutti i territori padani e quindi anche ad Arilica: ristoranti, pizzerie, carrozzieri e capannoni vari devono da subito ripristinare i listini in lire, chiunque si ribelli verrà portato a Pontida ed ivi esposto al pubblico ludibrio nella posizione dell'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.
Va ovviamente in soffitta anche l'obsoleto (e mai visto) cambio 1 euro-1936,27 lire, che farà spazio al cambio reale che ci ha accompagnati in questi 3 anni bui di valuta comune europea: 1 euro-1000 lire.
Quindi va da sè che ad Arilica una pizza margherita tornerà a costare 6000 lire come ai bei tempi, una pinta di birra 3200 lire, una spremuta d'arancia al banco 2500 lire, il tagliando della macchina 245000 lire e così via.
Nell'immagine: il faccione bonario e rassicurante di Donna Maria Montessori, protettrice della padanissima massaia di Voghera, quella che stenta ad arrivare alla fine del mese (per lei oltre al danno si era aggiunta la beffa: pensate, la casalinga di Voghera è un'euroscettica della prima ora!).

L´atmosfera di dialogo instauratasi ad Arilica non conosce sosta: dopo quella con la TAV, adesso la partita amichevole la giochiamo con la variante alla Statale11..oddio, a dire il vero cosí com´é gli fa parecchio schifo, ma per non sapere nè leggere nè scrivere loro la approvano lo stesso (con le "condizioni imprescindibili", altrimenti ci arrabbiamo...).
"Ma scusi, signor consiglio comunale, visto che ha tutti sti problemi e difetti e magagne, non si poteva mica rispedirlo al mittente questo progetto di variante (con allegato il carico da 10 delle condizioni imprescindibili), che tanto 6 mesi in più o 6 mesi in meno per l'inizio del cantiere non fanno poi questa gran differenza visto che a occhio e croce saranno almeno 15 anni che la aspettiamo sta cazzo di variante?". No, progetto approvato alla quasi unanimità, così se la Regione le condizioni imprescindibili ce le fa ingoiare grosso modo fa lo stesso, visto che il consiglio comunale ha ratificato quindi zitti e mosca. Insomma, fra i banchi del Consiglio, fra sbadigli e disattenzione, tutti assieme appassionatamente dietro alla Giunta, che detta ritmi e tempi della manovra, con leadership senatoriale e fraseggio autoferrotranviario a 360°; le minoranze infatti non fanno piú neanche finta di opporsi e votano all´unisono con la maggioranza: unica voce fuori dal coro il buon Tomezzoli, rimasto solo anche nel suo partito. Note a margine del venerdí consiliare: i dieci metri di distanza minima dal nuovo tracciato stradale ai fabbricati e la tirata un filino populistica del borgomastro, che ci ha ricordato di come fossero fannulloni quei dinosauri estinti dei demosocialisti anni ´80 e rompiballe gli ambientalisti/nidificatori ad oltranza di uccelli rari, niente a che vedere con la gran voglia di fare dei politicus contemporanei. Ora non ci resta che far rullare i tamburi e aspettare la risposta della Regione: vedremo cosa diranno i lagunari delle famose condizioni imprescindibili e quindi che forma definitiva prenderá la variantona bis di Arilica.

mercoledì, giugno 01, 2005

Le nostre (ex) prigioni


Ogni volta che il peschierotto osserva l'ex carcere militare gli viene il magone, ma uno di quei magoni che ve li raccomando.
Vedere una struttura del genere completamente abbandonata stringe il cuore, e noi si soffre come cani: sono ormai quasi 5 anni anni che le nostre prigioni sono chiuse e sembra che nessuno pensi fattivamente al recupero di uno spazio del genere (quante cose se ne potrebbero fare?!?) nel centro di Arilica. Quando poi il peschierotto guarda la caserma XXX maggio sul retro, questa la vista dalla ciclabile, l'amarezza prende il sopravvento: il degrado dovuto al disuso è evidentissimo, molto più che sul davanti.
"La caserma XXX Maggio e La Rocca andranno in concessione al Comune", scriveva a caratteri cubitali il Bugiardello nel gennaio 2002: dopo il bailamme messo in piedi dai nostri politici nei mesi a ridosso della sua chiusura (seguito dal solito scaricabarile da strapazzo), sulla XXX maggio è calato un triste silenzio: dell'ex carceri non si parla più (almeno non sui giornali: evidentemente ora il recupero della caserma rappresenta solo un impegno verso la cittadinanza, non serve più solo a farsi pubblicità gratuita e quindi chissenefrega).
I gufi all'epoca (si era nel 2000) dicevano "te darè che la restarà in abbandono par decenni" rischiano di essere stati lungimiranti.
Per l'utilizzo comunale dell'ex prigioni si facevano ipotesi concrete (concessione ad enti e associazioni locali) mentre persino ipotesi mirabolanti venivano spacciate per imminenti (la Rocca come sede di una sezione dell'Università di Milano, cosa che se mai andasse in porto sarebbe veramente salvifica per il paese). L'amministrazione acquisirà prestissimo l'intero complesso, si diceva allora: perchè dopo 5 anni la XXX maggio è ancora abbandonata a sè stessa? Perchè delle nostre (ex) prigioni non parla più nessuno?

Ci g'ha pan no g'ha denti

Lo confesso e un po’ me ne vergogno: sono 20 giorni che controllo assiduamente il sito di Ruttosound, il primo e per ora unico campionato italiano di rutti.
Dopo anni di tentativi per trovare qualche turbato che, come me, bramasse dal desiderio di spingersi un martedì di metà giugno fino a Reggiolo per udire ore di rumorose emissioni gassose, finalmente lo scorso anno sono riuscito a raccogliere un manipolo di eroi pronti all’avventura: “Ma figurati chi si mette in macchina per approdare nel nulla della campagna, tra zanzare e polvere per sentire 4 bifolchi sgasare a 100 decibel in un microfono”, si diceva. La smentita: mi sono ritrovato in mezzo a 12.000 (do-di-ci-mi-la!!!) persone giunte dalla province di MO-MN-PR-VR-BS-MI e svariate altre per vedere una quindicina di atleti (già, loro li chiamano così) cimentarsi nelle 4 specialità: rutto di potenza, rutto in lungo, rutto parlato e rutto multiplo. Il pubblico ha svuotato in men che non si dica i vari stands di birra, cibagione, magliette, ecc. E pensare che questa manifestazione è stata ideata e realizzata da un gruppo di ragazzi in memoria di un loro amico scomparso, partendo dal nulla e creando un fenomeno conosciuto in tutta Italia che ha visto aumentare il pubblico fino al record dello scorso anno.
A mente serena ci rifletto su un attimo...questi illuminati hanno preso un campo lungo un’anonima strada modenese, full optional di zanzare e polvere che si alza solamente a camminare, hanno approfittato della presenza di 4 baracchini della birra, hanno montato un palco, un impianto di amplificazione, 2 striscioni, 4 fari e, crepi l’avarizia, hanno creato un sito internet: e in un martedì sera di metà giugno hanno raccolto dodicimila persone.
Sarò ripetitivo toccando il solito tasto: ora, non dico che si dovrebbe organizzare il campionato italiano di scoregge con fiammata per ravvivare il nostro centro, bensì basterebbe tornare a cose che affondano le radici nel passato arilicense, facendo rivevere per una sera la storia sociale e dei giochi “di strada” della Peschiera che fu: ciclotuffo, cuccagna e altri giochi sull’acqua (non una penosa gara di rutti) farebbero da cornice ludica ad una festa dell’ospite degna di esser definita tale (e il tutto sarebbe praticamente a costo zero!). La formula della festa dell'ospite sul canale di mezzo con centro esclusivamente pedonale ha regalato ad Arilica enormi successi prima dell’autolesionista scelta di spostarla ai Bergamini: basti vedere la marea di gente che per un’ora si riversa in centro per l’incendio dei Voltoni per capire le potenzialità di aggregazione e di FESTA di una o più serate del genere, col centro rigorosamente chiuso al traffico.
Ma ad Arilica, come si dice, chi ha il pane non ha i denti: quindi rimaniamo pure ai Bergamini, fra balloliscio zanzare e patatine fritte.
L’ospite deve deprimersi, altro che divertirsi.

Ardelica Pischeriae

Richard, "du gust is meglio che uan"

Richard Gere va a Castelletto a farsi una pizzetta in compagnia e giá iniziano le voci fantozziane: si sta per comprare una villa sul lago, dicono i soliti beninformati.
In realtá il buon Riccardo é da 4 giorni alloggiato con la famigliola a Villa Feltrinelli, dove piú di mezzo secolo fa alloggió quel tal romagnolo col mascellone (diciamola tutta: il mascellone ha alloggiato "a maca" per quasi due anni, invece a Gere il disturbo costa qualche migliaio di euro a notte, ma son quisquilie). E se stasera fosse di gelatino ad Arilica, e con la classica parsimonia del turista nostrano chiedesse il famigerato cono monopalla?