giovedì, settembre 30, 2004

Quando se ne va un peschierotto e´sempre una tristezza.
Se poi il peschierotto che se ne va e´uno che amava dire che la sua porzione di globo e´”il posto da cui si gode il più bel panorama del mondo”, beh, non possiamo che salutare con grande deferenza.
Un pezzo di Arilica non c´e´ piu´, W Arilica.

mercoledì, settembre 29, 2004

Percorso della salute

Martedi pomeriggio, ore 16: mi avventuro in una salutare camminata lungo la sponda dell’amato Benaco, nel territorio di Arilica e del borgo limitrofo.
E’ un’esperienza che rilassa il fisico e rinfranca lo spirito: sole tiepido di fine settembre, clima gradevolissimo, né troppo caldo, né troppo freddo, traffico pressoché assente, marciapiedi liberi.
Il percorso, dal lungolago Garibaldi fino ai Ronchi e ritorno, ha come cornice un lago piatto dai riflessi dorati dal sole, la vista è stupenda, nessun natante a motore a rovinare il panorama: qualche pulitissima barca a vela solca in beata solitudine il lago.
Le spiagge sono quasi deserte: qualche avventuroso turista settembrino si gode l’ultimo sole della stagione. Niente schiamazzi, niente pseudo-carioca a palleggiare nella folla, niente radio a tutto volume: solo il soave suono di una leggerissima brezza e di qualche piccola onda sulla riva.
Camminando non devo fare a spallate con masse di rumorosi aficionados della tintarella, disordinati “infraditari” con asciugamani, chiassosi bagnati o ululanti vu-cumprà; sporadicamente incrocio atletici giovanotti di corsa o in bici, qualche coppia di anziani a passeggio, qualche famigliola con bimbi e cagnolino al seguito: hanno tutti il sorriso sulle labbra, salutano tutti pur non conoscendosi, sembrano tutti rilassati e la frenesia estiva sembra essere lontana anni luce.
La passeggiata, a ritmo blandissimo per meglio gustarsi tutto questo bendiddio, dura più di un’ora: è un piacere camminare e colloquiare amabilmente con gli amici.

Riuscite ad immaginare tutto questo? Se vi risulta difficile, vi consiglio di provare quest’emozione unica finché il clima lo consente: ne vale veramente la pena.

Ora, purtroppo, devo farvi tornare con i piedi per terra: lungo il mio percorso ho dovuto affrontare un orripilante colosso di cemento (porto hi-tech dei Pioppi) dove, come se non bastasse mettere a dura prova la vista, anche l’udito viene turbato dagli strepitii di finti falchetti (ma che cazzo sono? I canarini di robocop?) “indispensabili” ad allontanare i gabbiani dissenterici che sporcano i preziosissimi fuoribordo (che, a loro volta, sporcano il lago… è un circolo vizioso… forse quella dei gabbiani è una vendetta…).
Il livello del lago è molto basso, con il risultato che, di tanto in tanto, tubature e fondali riaffiorano.
Nei canneti si accumulano rifiuti ed immondizie che qualche lercio “luamar” pensa bene di gettare in acqua invece che negli appositi cestini.
Dulcis in fundo, la vista del nuovo pontile dedicato al parco divertimenti: un’enorme impalcatura lignea che, oltre a servire pochissimi passeggeri, soffre decisamente della scarsa profondità dell’acqua ed è quindi sempre a rischio di inutilizzo (ma questi sono affari del borgo limitrofo… anche se il Benaco lo sento tutto mio a prescindere dai vari comuni/province/regioni).
Ed ora, gente, a voi la scelta: gustarsi un indescrivibile momento di relax obbligandosi ad ignorare gli aberranti rovesci della medaglia (cosa che a noi di Arilica Pulita proprio non riesce) o accontentarsi di fare quattro passi nel pur bellissimo-ma-migliorabile centro paese?
That’s all folks!!!

Ardelica Pischeriae

martedì, settembre 28, 2004

Un brusio di fondo ci accompagna nel nostro peregrinare per Arilica, qualcosa come un sommesso vociare di genti: pare che dopo il clamoroso successo riscosso dalle nostre creazioni primavera-estate, i guardaroba arilicensi piangano l'assenza di nuovi capi puliti. Non disperate, cari i miei fashion-victims che non siete altro, uomini e donne di AP sono da tempo al lavoro per sfornare la collezione autunno-inverno: fra poco coloro che hanno nel proprio DNA l´essere arilicense pulito potranno avere accesso ai nuovi capi griffati AP.
Sara´un piacere abbandonare per qualche sera le usuali grisaglie alla moda di cui siamo tutti piu´o meno schiavi e scorrazzare per Arilica indossando felpe comode, come nostro costume ironiche, ma soprattutto pulite.

Chi dorme non piglia pesci (ma piglia il pesce...)

...e infatti Arilica Pulita non dorme ma vigila su quanto, eclatante o di poco conto che sia, accade sul territorio. E´uno sporco mestiere ma qualcuno deve pur farlo, diceva quel tale.
Avvistati nel fine settimana scorso mezzi impegnati in opere di sbancamento dell’area sita sul lato destro di via Mantova, direzione Dolci Colli, compresa tra i cavalcavia sulla SS11 e sulla Milano-Venezia. Erbacce, rovi ed alberi sono stati rimossi, il terreno movimentato ma (per adesso) il piccolo stagno al centro dell’appezzamento non è stato toccato.
Due le possibili spiegazioni:
A) che si tratti di semplice pulizia per rendere più gradevole l’ingresso ad Arilica ai gitanti targati MN-MO-PR (sicuramente la savana di prima non era bella da vedere, ma nemmeno il nulla assoluto tipo “Hiroshima post-atomica” di adesso è un granche´)?;
B) che l’appezzamento abbia i giorni contati, destinato al suo inevitabile sacrificio al dio-cemento?.
Lodevole la prima soluzione, decisamente meno la seconda.
Qualche malizioso ipotizza la creazione di una succursale del golf club posto a qualche km di distanza, una sorta di 19^ buca (con tanto di stagnetto) per neofiti in sede staccata. Teoria poco accreditata.
Staremo a vedere, noi di AP che prevenuti non siamo confidiamo nella soluzione naturalistica e comunque seguiremo l’evolversi della situazione.
PS: Arilica Pulita solidarizza con la meretrice in servizio all’ingresso dell’area in questione: le robinie (o robinare in dialetto) rimosse le servivano ad uso spogliatoio/ reception/ toilette/ ripostiglio/ armadio/ credenza/ sala trucco/ area relax....proporremo una petizione ad Amnesty International per dotare l’area di idoneo camerino (CRE-DE-GHE).

lunedì, settembre 27, 2004

Post di riconciliazione con il paesello confinante (eravamo prevenuti, che sciocchi...)

Alla ricerca di un luogo dove mangiare rustico senza per forza essere costretti ad andare nella Bassa ad ingurgitare un affollatissimo risotto, sabato noi arilicensi puliti ci siamo guardati negli occhi e abbiamo esclamato: “perche´ no”? Risoluti nella nostra volonta´ di abbinare popolare e comodo, abbiamo fatto una capatina nel borgo limitrofo, che speravamo di trovare meno grigio e triste del solito, miracolosamente ravvivato dalla sagra. E infatti non ci sbagliavamo: l´altra sera il paesello affacciato sulla statale11 regalava finalmente emozioni non da poco. A parte la magnifica scenografia che campeggiava sul locale palazzo del comune (grappolo d´uva di 9 mtq, realizzato con azzeccatissime lampadine gialle), il resto era altrettanto accattivante. Organizzazione superba, avventori giovani e allegri, graziosissime le bancarelle che incorniciavano la kermesse, nessuna presenza di cinesi, cibo ben cotto, accompagnamento sonoro vivace, panche e tavoloni disposti con sapienza e vi diro´ di piu´, cari arilicensi: splendido e accogliente persino il tendone bianco dove stazionavamo, elegante e ben illuminato, in linea con lo standard del paese che ci ospitava.
Cosa chiedere di piu´ da una sabato sera lontani dalle mura di Arilica?
Grazie borgo limitrofo, scusa se eravamo prevenuti nei tuoi confronti, grazie ancora per la splendida serata (no i me ciava piu´, altroche´....).

domenica, settembre 26, 2004


Non sappiamo se l'optimist sia il profumo della vita, ma di sicuro i mostri a motore che scorrazzano nel basso lago sono la puzza e basta. Stamattina era uno spettacolo osservare queste piccole vele bianche regatare davanti ad Arilica, queste barchette informi erano la speranza che dalle nostre parti forse non tutto è perduto. Posted by Hello

Pali e piazzali


Primo e finora unico comune d'Italia, Arilica ha da ieri il suo piazzale Beslan. Iniziativa lodevole, sia chiaro, ma che stride con l'ambiente circostante:proprio lì dietro infatti (a 100 mt in linea d'aria con le scuole elementari), Arilica ha anche il suo bel ripetitore, ennesima schifezza di cui nessuno sentiva il bisogno. Di obbrobri simili in italia ce ne sono già 50000 (4 volte più che in America...),un delirio di antenne e antennine arrivate dopo il Decreto Gasparri, che nel 2002 ha risolto alla radice l'imbarazzo delle società della telefonia mobile, liberalizzando totalmente l'installazione delle antenne, che non dovranno piu' sottostare a licenze, pianificazioni ed autorizzazioni a livello locale. E' il tributo da pagare all'imperante Dio telefonino,le antenne sono "opere di interesse nazionale", quindi compatibili con ogni destinazione urbanistica. Vuoi tirare su il tuo bel ripetitore?Accordati col privato o col Comune, paga e tiralo su....
Ma sono dannose le onde elettromagnetiche? Sentendo gli "scienziati" pagati dalle compagnie di telefonia mobile, FORSE no (d'altronde, quale miglior garante della salute pubblica e del controllo delle emissioni elettromagnetiche di chi le produce?). E e allora, finchè nessuno ci garantisce che linfomi e leucemie non arrivano per colpa loro, tiriamoli su questi bei pali d'acciaio, sono tanto carini e portano tanti bei soldini, che i comuni sono al verde e c´hanno da campa´.
Poi al limite alle antenne gli mettiamo il vestitino della festa, quello da pino o da abete e il gioco è fatto. Posted by Hello


Protezione civile al lavoro poco fa. Sul ponte San Giovanni molti curiosi che assistono alle operazioni di taglio, non ci sono però i professori e professoroni (anche arilicensi, con e senza cappello) che non più tardi di 5 anni fa si erano opposti tutti assieme appassionatamente alla potatura degli storici platani. "Sono piante secolari, non si toccano" dicevano.
E allora aspettiamo che le tiri giù la tempesta, le piante secolari. Posted by Hello

sabato, settembre 25, 2004


Radici...che non ci sono...
Della serie "le metafore non vengono mai sole", vi sottoponiamo questa, cari arilicensi: nel 1854 gli austriaci finivano di costruire il Padiglione grand’ufficiali e il giardino prospicente, che ospita i platani, opere magnifiche e assolutamente lungimiranti. 150 anni dopo, i platani sono talmente mal messi da cadere alla prima raffica più forte del normale, la Palazzina storica e' la decrepita sede del Consiglio Comunale mentre il Padiglione degli Ufficiali è nelle condizioni pietose che tutti possiamo osservare, un vergognoso rudere. Qualcuno direbbe "povera Italia", a noi di Arilica Pulita rimane solo tanta rabbia, per come è conciata tutta la "cosa pubblica" arilicense costruita da Cecco Beppe e soci (sempre siano lodati...), e per lo staterello delle banane nel quale ci ritroviamo a vivere. Nella Peschiera di 150 anni fa forse i nostri bisbisbisnonni erano sudditi (ma siam siciuri che nell'italietta pizzaemandolino d'oggidì non lo siamo più?) ma sicuramente sapevano di vivere in una Arilica grande e magnificente come non mai.
Arilica città stato!
 Posted by Hello


Da ieri pomeriggio Arilica ha purtroppo un albero secolare in meno e una ringhiera di ferro (già arruginita di suo) da riparare.
Stamattina qualcuno suggeriva che il platano finito nel canale di mezzo ricorda il palo della cuccagna che durante le feste dell'ospite di qualche anno fa stazionava pochi metri piu' in la'.
Son metafore... Posted by Hello

venerdì, settembre 24, 2004

Berga come Hookipa




Che spettacolo Arilica oggi pomeriggio.
Già da un po' di giorni tutti i siti meteo più attendibili preannunciavano forti venti da nord est sull'alto adriatico. Nessuno si aspettava che il vento da est potesse giungere così forte fino sul basso benaco, noto per i suoi venti leggeri.
Oggi pomeriggio la spiaggia dei bergamini ha intrattenuto le gesta ardite di arilicensi e colleghi d'avventura dai borghi limitrofi. Con le proprie armature di neopreme, gli scudi in microfilm e le lance in vetroresina, questi nobili guerrieri hanno dato sfogo ai propri animi ribelli. per tutto il pomeriggio si surfava e si saltava come non si è visto mai ad Arilica!

grazie eolo

Il grande qualchecosa, ovverosia: ma che bella compagnia ia ia oh!

Cari arilicensi, immagiamo che mai voi avreste pensato che su questo blog qualcuno avrebbe mai speso una parola per quel programma di cui parlano sempre tutti, come si chiama...il Grande....qualchecosa.
Vi sbagliavate: qualche padre fondatore (il sottoscritto) di Arilica Pulita ha dato una sbirciatina a quella simpatica fiera dello schifo e del luogo comune e ha osservato quanto segue. Se ve li foste persi (lo spero per voi), eccovi le bestie partecipanti quest´anno:
a) una coppia formata da un’ex-aspirante velina che no ghe´elastico de mudanda che tegna e relativo marito sedicente imprenditore col ciuffo e la faccia da culo ma, soprattutto, arbitro, con quel che ne consegue; b) una seconda coppia (calabrese) col compresso d’inferiorità: trattati entrambi come sottosviluppati, lui ha servito a tavola e poi sparecchiato, lei ha lavato i piatti; c) un ex-arrotino (o moleta che dir si voglia) che a New York ha realizzato il sogno americano trasformandosi in modello; b) un tipico operaio di quelli che si vedono lavorare ovunque in compagnia dei colleghi bergamaschi ed extracumunitari: biondo, capelli lunghi, copertina di Panorama in curriculum; d) una PR animalista e ddde sssinistra e) un aspirante stilista gay ed ebreo: che a questo punto gli autori avrebbero potuto sceglierlo anche nero, e facevano tris del politicamente corretto f) il cantante del celeberrimo gruppo "Gli Sboccati”, un plateale caso umano, che al confronto Elephant Man ti pare uno tutto sommato un tipo; g) una fotomodella-fighetta-milanese h) un coso grosso e rosso che non è il Gabibbo, anche perche´e´di Frosinone; l) la sorella meno femminile di Maurizia Paradiso; m) un inutile sacrificio umano, australian-tedesco con la petara, destinato al macello del televoto; n) una barista-fotomodella inglese che urla la maggior parte del tempo.
Questo e´ quanto, sta a voi decidere se i giovedì sera uscire a gustarsi Arilica by night o rimanere chiusi in casa ad osservare questo presepio.

Breve ma significativo collegamento col lungolago di Garda

Interrompiamo per un attimo le trasmissioni per collegarci con il settimanale mercato del venerdì di Garda, dove noi di Arilica Pulita ci siamo recati per motivi professionali ma anche piuttosto personali, catalogabili entrambi sotto la dicitura di “cazzi nostri":
-“signora, qui vicino, a Bardolino, da lunedi ci sono i mondiali di ciclismo, cosa ne pensa di questa prestigiosa kermesse?”
-“ah....mi no so, me par che con sti euri i sucheti i costa el triplo, ormai no se pol piu´ far la spesa, na olta con mile franchi te ghe compravi i ciucioti ai bocia e adesso, arda che roba, tuto caro impesta´!”.
-“….certo signora, ma i mondiali? Pensa di seguirli dal vivo o davanti alla tivvu´?”
-“ah...mi la sera vardo el 5 parche´ me piase mentana, par el resto sa volo che ghe diga....g´ho na certa eta´ ormai...a bardolin ghe vao poco...”
-“grazie signora, terremo conto delle sue opinioni.”.

giovedì, settembre 23, 2004

I miei vicini di casa

I miei vicini di casa vivevano nel basso lago da dieci anni ma la lingua italiana...ancora niente. Solo bizzarri suoni gutturali incomprensibili, ad un volume che si avvicinava a quello di un boeing 747 in fase di decollo. Erano persone piacevoli i miei vicini di casa.

I miei vicini di casa avevano tre figlioletti. L´adorabile piccolina tendeva a strillare a partire dalle 7.20, per terminare alle 23.50, dopo aver passato una giornata a spaccare piccoli oggetti, lanciare giocattoli contro i muri, piangere. La piu´ grande, 11 anni o giu´ di li´, veniva spesso redarguita bonariamente dal papa´ (“zoccoletta”, “testa di cazzo”, “vafangulo”). La scuola, chissa´ perche´, aveva deciso di farla seguire da uno psicologo, al pari del suo simpatico fratellino, che vestiva sempre casual ma con stile (maglia juve o, alternativamente, maglia di Maradona) e pescava da solo con lo sguardo allucinato fino a mezzanotte. Quando fu ammesso alla classe superiore arrivo´ a casa e grido´ trionfante: “mamma, mi hanno USCITO promosso!”.
Che deliziosi frugoletti i figli dei miei vicini di casa.

I miei vicini di casa si´che avevano il pollice verde: vivendo al primo piano, pensavano bene di bagnare il giardinetto sottostante attaccando la pompa dell´acqua al rubinetto della cucina e annaffiando sporgendosi dal balcone.
Quanto amore per la natura i miei vicini di casa.

I miei vicini di casa erano pii e religiosi: i pochi eletti che hanno avuto il piacere di entrare nel loro appartamento affermano che nel salottino (9 mq o giù di li´,dove gia´dovevano stare loro 5) troneggiava una bella statua di padrepio ad altezza naturale. Non si segnalavano pero´ stimmate, che pero´ forse erano in arrivo. Ora pro nobis, i miei vicini di casa.

I miei vicini di casa avevano gia´ fatto numerosi traslochi: non si capisce perche´ (razzismo?), ma venivano sfrattati di sovente. Nel penultimo appartamento dove erano stati avevano staccato il cesso (water, lavandino e bidet) e se lo erano portato via. I miei vicini di casa erano tanto affezionati ai sanitari degli appartamenti nei quali avevano vissuto, e ci credo: la´dentro ci avevano fatto la cacca, i miei vicini di casa.

I miei vicini di casa guardavano sempre la tivvu´, ad un volume che sfondava spesso i 100 decibel. Ma a noi non dava fastidio, era un piacere sentire rimbombare tutto il giorno Mariadefilippi Enricopapi e compagnia.
Era bello condividere le stesse emozioni televisive dei miei vicini di casa.

I miei vicini di casa erano tanto amanti degli animali: avevano dei piccoli sorci e li lasciavano liberi di scorrazzare, tanto che me li trovavo sempre sul balcone (“io coi miei topi ci faccio quel cazzo che voglio”, questo affermo´ il cordiale vicino di casa dopo le mie rimostranze).
Il condomino ideale, il mio vicino di casa.

I miei vicini di casa erano dei gran lavoratori: lei (120 chili x 1.65) stazionava sul balcone o in casa per il 98% del tempo e spesso aveva un occhio nero e dei lividi (forse sbatteva distrattamente contro le porte? Mah…). Di lui si diceva operasse nell´edilizia, ma poi, dopo che non lo si vedeva mai andare a lavorare, giro´ una simpatica notizia, che mi riempi´ di orgoglio: il mio vicino di casa era un mago, o aspirante tale, il mio vicino di casa faceva i fluidi d´amore!

I miei vicini di casa erano dei veri tuttofare: lui aveva avuto il permesso dal proprietario per fare da solo l´allacciamento dell´acqua. Dopo una settimana dal loro ingresso nell´appartamento, gli inquilini del piano di sotto si sono accorti che il loro soffitto gocciolava: si erano staccati i tubi dell´acqua dei miei vicini di casa, ai quali evidentemente era sfuggito qualcosa in fase di allacciamento.
Son cose che possono capitare.

I miei vicini di casa chiedevano con insistenza la residenza ad Arilica (come biasimarli?), ma in Comune hanno stranamente fiutato che qualcosa in loro non andava, e si sono sempre rifiutati di concedergliela. Fin che, una bella mattina, la mia vicina di casa, risoluta e pronta a far valere i suoi diritti di cittadina, si e´ presentata in Piazza Betteloni e ha cominciato a battere i pugni sui vetri dell´anagrafe, inveendo contro tutto e tutti, esclamando a gran voce: “ho chiamato striscialanotizia, fra poco arriva o´ Gabbibbo con i carabbinnieri che vi arrestano a´ tutti”.
I miei vicini di casa si´ che avevano una coscienza civile.

I miei vicini di casa se ne sono andati, smontando tutto l´appartamento in 8 ore e fuggendo via alle 2 di notte senza lasciare notizie ne le chiavi di casa al proprietario (i soliti maliziosi riconducono la fuga al fatto che non pagavano l´affitto da mesi, ma noi a queste malelingue non vogliamo dare ascolto).
Era il 3 settembre, nuova festa della Liberazione.
Pare che ora stiano nel borgo limitrofo ad Arilica, invidio i fortunati che li avranno come nuovi vicini di casa.
Addio vicini di casa, mi mancherete.

mercoledì, settembre 22, 2004

Nord Europa PULITO

Cosa può aspettarsi un Arilicense in trasferta nelle terre del Nord? Ovviamente belle donne bionde, qualche grado di temperatura di meno e qualche grado alcoolico in più ma le note più positive sono sicuramente la Pulizia nelle strade, l'Educazione della gente...si è vero forse non sono così socievoli come i nostri concittadini che vivono più in basso, però sono composti, pagano TUTTI il biglietto sull'autobus, NESSUNO di loro guida ubriaco e sebbene si divertano non eccedono mai in risse o futili litigi perchè la Polizia è in costante vigilanza e, come è GIUSTO che sia, è da loro temuta e RISPETTATA!!!
Di certo in Italia si mangia meglio e le donne sono le più belle del mondo, però per qualche aspetto, IN PRIMIS "il non cercare a tutti i costi di essere più furbi non rispettando le regole", i popoli nordici sono sicuramente da ammirare....
L'Arilicense Pulito, a differenza di chi al contrario lo creda ottuso, è molto aperto, ascolta tutti i pareri e se c'è da migliorarsi ben venga...

Saluti Puliti

lunedì, settembre 20, 2004

Il Benaco, pitturato e fotografato


Cari arilicensi, ad AP ci trasformiamo negli esperti d´arte che non siamo per consigliarvi un´uscita dai patri confini. In questo caso poi non si tratta solo d´arte, si tratta soprattutto di amore per il nostro lago e la sua gente, riprodotti da personaggi che il Benaco lo amano senza riserve.
E´ il caso dell´artista tanto pazzoide (una specie di Piero Pelu´ di 55 anni...) quanto geniale che, fino a fine mese, espone a Limone i propri quadri dedicati al Garda e al suo paesaggio, tutti veramente belli ed ispirati, peccato solo che non ce ne sia neanche uno dedicato ad Arilica. Oibo´, caro pittore (tale Maurizio Gottardi, bresciano), e perché questa omissione? "Senza rancore, diciamo che mi sembra un paese che sta perdendo il suo essere paese del lago per trasformarsi in qualcos´altro".
Incassata la pulita (ma dolorosa) risposta dell´artista, gia´ che ci siete dirottate verso nord, a Riva, dove al museo civico potrete gustarvi "Sguardi Gardesani", rassegna di favolose fotografie dedicate al lago (quella che vedete é Torbole). Anche qui moltissimi posti e paesi immortalati, ma, come nel caso precedente, Arilica non c´e´. Solo un caso? Posted by Hello

sabato, settembre 18, 2004

Giochi Paraolimpici 2004

Per chi non lo sapesse,e molti non lo sanno, oggi iniziano i Giochi Paraolimpici ad Atene. Ovviamente anche qui ci saranno molti atleti Italiani in gara e AP è con loro.
Onore a questi atleti,Italiani e sicuramente (almeno lo speriamo) Puliti.

A Noi!

Buongiorno ARILICENSI, AP vi augura un week end ricco di soddisfazioni e Pulizia mentale nonchè fisica.
Che il verbo Pulito sia con Voi!

venerdì, settembre 17, 2004

ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ


Tutti sanno che l´acqua del nostro Benaco viene usata anche per irrorare i campi che si trovano lungo il Mincio e nel Mantovano. La diga quindi regola l´altezza dell´acqua e quando c´è bisogno si aprono rubinetti e il nostro Benaco aiuta tutti i campi della zona. Quest´anno ,grazie ad un estate migliore della scorsa, abbiamo visto finalmente un livello decente del lago mentre l´anno scorso si poteva quasi imitare Gesù passeggiando dai Pioppi ai Cappuccini. Ovviamente un mesetto fa la diga ha aperto i rubinetti per abbeverare i campi nel mantovano e paese limitrofi. La settimana scorsa però era stato chiesto di chiudere la diga per facilitare gli atleti del Triathlon e rendere quindi la gara meno faticosa di quello che già è. Inoltre bisogna dire che la quantità d´acqua asportata dal Benaco nelle settimane precedenti era già stata abbastanza notevole per creare delle nuove risaie in tutto l´entroterra a sud di Arilica. Attenzione però perché subito dopo la gara di sabato scorso il rubinetto è stato aperto di nuovo. Molte persone si sono chieste il perché di questo ennesimo ed inaspettato abbassamento del lago visto poi che i canali d’irrigazione giù nel mantovano erano ancora gonfi d´acqua.
Ecco quindi che AP viene informata che il borgomastro di Mantova ha avuto una bella trovata: in campagna elettorale ha promesso di rendere i laghetti di Mantova balenabili!! Per carità,nobile pensiero,ma per fare tutto ciò devi prosciugare il Benaco per far si che una quantità assurda d´acqua porti via le schifezze che ci sono in quegli stagni! Domani mattina infatti in quel di MN ci saranno dei rilevamenti sulla qualità dell´acqua con annessi giri gratuiti su barche elettriche sulle meravigliose sponde dei laghetti. Da piccolo ho veleggiato sugli specchi d´acqua mantovani e devo dire che oltre alle zanzare tigre,il colore nero dell´acqua e un odore nefando non ho trovato un granché bella quell´esperienza.
Comunque, bando alle ciance, consiglio vivamente al gentil borgomastro di MN di rendersi conto che il suo progetto è molto difficile da attuare e soprattutto di non approfittare del nostro Benaco per le sue smanie di bonifica. Quando poi si renderà conto che non c’è nulla da fare allora gli consiglio un bel giretto in quel di Arilica per prendere spunto su cosa costruire sui laghetti una volta asfaltati.
Qui, caro mio, di cemento ed asfalto ce ne intendiamo...oooooh se ce ne intendiamo...
NELLA FOTO: l´intensa espressione del primo cittadino del capoluogo virgiliano mentre si interroga sulla fattibilita´ del suo audace progetto di rendere balneabile le chiare fresche e dolci acque mantovane. Posted by Hello

Fabio, uno di noi!


Domenica all´ex caserma d´artiglieria (bastione San Marco) e´ di scena la maggiore gloria d´Arilica, l´uomo che da decenni sconvolge libido e ormoni femminili, il peschierotto piu´ illustre, l´unico coraggioso che tento´ di fermare lo strapotere pappalardesco sull´isola, l´idolo e guida di tante generazioni di arilicensi vitelloni del bagnasciuga, l´instancabile maneggiatore di kiwi donne d´oltralpe e d´oltre pirenei, il ragazzo che tanti anni fa lascio´ il Benaco per cercare fortuna a Cinecitta´.
Guardate la foto in bianco e nero che pubblichiamo ed inorgoglitevi con noi, cari arilicensi: vederlo con li´ in mezzo al campo con addosso la maglia del nostro Peschiera vi regalera´ nuove emozioni, molti si riconosceranno o riconosceranno qualcuno dei peschierotti schierati vicino a Fabio, grandi e piccini si lustreranno gli occhi davanti a questa istantanea che ha fatto epoca, non abbiamo dubbi.
Del recital di musica e poesia che si terra´ domenica nulla sappiamo, di certo sara´ l´occasione per osannare LUI; noi di AP ci inchiniamo deferenti dinanzi all´icona dell´arilicense da esportazione, il piu´maschio fra tutti noi: FABIO nel cuore, FABIO arilicense pulito ad honorem! Posted by Hello


Viviamo in una nazionefavolosa, dove appena ti giri, spunta un premio. Potevamo noi di AP farci mancare il nostro concorsone a premi? Ma certo che no,accipicchia: nel solco della migliore tradizione del quiz da strapaese, quello ricchi premi e cotillon per intenderci, anche AP lancia il suo concorso a premi pulito. Un elmetto da cantiere con il simbolo di Arilica (la duplice e simmetrica anguilla,guizzante sull´azzurro) e´ pronto per i fortunati vincitori. Come fare ad accaparrarsi il prezioso caschetto, simbolo di indiscussa vicinanza alle sorti del paese? Ma e´ semplicissimo, cari arilicensi: basta indovinare a quale cantiere si riferiscono le foto che pubblicheremo sul blog con scadenze piu´ o meno regolari. Ma ora bando alle ciance e via con il primo dei numerosi cantieri presenti sul sacro suolo d´Arilica. Aguzzate la vista! Allegriaaaaaaaaaaaaa! Posted by Hello

giovedì, settembre 16, 2004

Lampi, tuoni, fulmini e saette (fora le tette)!

Buondì Arilicensi,
apriamo gli ombrelli e godiamoci la nostra Arilica sotto la pioggia.
Non cominciamo a rintanarci in casa, c´e´ tutto un inverno (ahime´) per farlo.

mercoledì, settembre 15, 2004

Beata gioventù, serena e spensierata

L’estate volge al termine ed è l’ora di tracciare un bilancio: un velo di tristezza fa capolino nell’animo e, sull’onda dei ricordi di gioventù (anche se ai 30 manca ancora un pochino), inevitabilmente cado nel “limbo dei rimembranti"...si aprano allora le danze del “quando ero bocia mi...".
Arilica la si viveva appieno, la si girava in lungo e in largo a piedi ed in motorino. La spiaggia dei Pioppi era la meta pomeridiana e serale di noi pseudo-vitelloni benacensi, il rimorchio di qualche straniera in libera uscita dal campeggio era il fine principale, l’imboscamento con la libertina preda il sogno proibito.
OGGI: di locals dall’ormone caliente nemmeno l’ombra, il bagnasciuga è presidio di discutibili foresti che mai potrebbero supplire al celebre “italians do it better” (cosa racconteranno, al rimpatrio, le adolescenti targagialla alle amiche smaniose di conoscere delle focose gesta italiche???).

Le forze dell’ordine presidiavano tenacemente il territorio: noi sbarbatelli motorizzati eravamo nel mirino praticamente sempre (personalmente, vanto un multone da pelle d’oca ed una confisca del mezzo per un mesetto...porca...e la marmitta era originale....), si diceva su precise richieste di esercenti esasperati dal via vai.
OGGI: motorini iper-truccati ne girano parecchi, di sequestri nemmeno uno. Il territorio è presidiato, per carità. Capisco anche che le esigenze siano mutate nel corso degli anni: probabilmente oggi sono tutti impegnati nel tenere lontane le prostitute dalla statale 11, nel tenere lontani gli ambulanti abusivi dai lungolago, nell’ispezionare i permessi per musica ed orari dei locali pubblici....con ottimi risultati, si direbbe.

La Festa dell’Ospite era vissuta con pathos: il centro paese era un’esplosione di vita, c’era entusiasmo e seguito attorno all’evento clou dell’estate. Il ciclotuffo ed il palo della cuccagna attiravano migliaia di curiosi (turisti e residenti) sulle rive del canale di mezzo, molti arilicensi partecipavano entusiasti alle due competizioni...era LA festa per eccellenza.
OGGI: la Festa dell’Ospite è relegata a margine, probabilmente molti turisti nemmeno sanno di questo appuntamento. Prova inconfutabile è che quest’anno, in occasione dell’incendio dei Voltoni con chiusura al traffico (l’era ora...qualcosina di buono, ogni tanto...), il centro è tornato ad essere ampiamente vivo ed animato come ai vecchi tempi.

Dice: “Eh già, bei tempi andati… se se podesse tornar endrìo”...si può, si può, fidatevi....ve lo dice Arilica Pulita!

Ardelica Pischeriae

martedì, settembre 14, 2004

"Signori, si scende..."

Come anticipato gia´ una settimana fa da Arilica Pulita, il giornale locale oggi in edicola annuncia che il Benacus chiude i battenti con una tempistica e una modalità che lasciano quantomeno sconcertati. Ad Arilica e dintorni, la scuola ha sempre avuto un nomignolo ben preciso: il circo. Questa faccenda non smentisce la sorte circense dell´istituto. In questa situazione paradossale e misteriosa, il vicesindaco, in un grazioso minuetto col borgomastro del borgo limitrofo, si esprime con decisone e mette due importanti punti fermi nella vicenda:

1-“Mi sembra tutto piuttosto strano”
2-“Vedremo se e cosa si potrà fare”

Son cose. Ora si attendono gli sviluppi, Radioscarpa e´ gia´ scatenata in piu´ direzioni, si attendono risposte piu´ precise, auspicabilmente con la R maiuscola (c´e´ chi dice che le risposte avranno invece la P maiuscola, misteri dell’alfabeto e dei cambi di destinazione d´uso).
Che attorno alla squola girino alcuni squali?

Arilica infestata

Della serie: forse non tutti sanno che…
Il titolo potrebbe trarre in inganno: spesso AP ha lamentato che il tanto amato suolo arilicense è ormai infestato da bassomediterranei, estadriatici, sudpanamensi per 12 mesi l’anno e targhegialle nei mesi estivi; questa volta però il titolo dell’articolo è da prendersi alla lettera.
Circa un anno fa, mentre leggevo un settimanale, la mia attenzione veniva catturata da un articolo interessante: una rubrica presentava una mappa nazionale del paranormale, ovvero segnalava tutti i siti italiani dove si ritiene vi siano manifestazioni di fantasmi. La curiosità mi spinse ad approfondire immediatamente la lettura e… sorpresa!!! Tra i siti veneti segnalati (3 veronesi), figurava anche la nostra amata Arilica! Rimasi sbalordito: l’articolo introduceva brevemente all’argomento e rimandava ad un sito internet che visitai immediatamente.
I dati riportati tuttora dal sito sono scarni:
“Il castello sarebbe abitato dallo spettro di Paolo Alboino, personaggio assassinato nel 1300, i cui resti furono rinvenuti in una cella segreta della roccaforte durante i restauri del 1830. Agli occhi dei fortunati presenti appare magrissimo e consunto.“
L’avvistamento viene classificato come veritiero in quanto esistono testimoni oculari del fatto, il personaggio in questione è realmente esistito ed il tutto sarebbe contornato da strani fenomeni.
Aggiungo da mie ulteriori ricerche personali (mi scuso in anticipo con i lettori appassionati di storia locale se qualche informazione sotto riportata non dovesse essere esatta):
- sappiamo tutti che a Peschiera non esistono castelli! Sembra che un’antica fortezza sia esistita nella zona dove ora sorge l’ex caserma “La Rocca”. Ipotizzo che possa essere vero: l’antico accesso a Peschiera, per chi arrivava da Verona, era attraverso un ponte parallelo all’attuale Setteponti,i cui resti - basamenti dei piloni - sono visibili a pelo d’acqua. Tracciando una retta immaginaria tra i resti dei piloni, si nota che l’ingresso era proprio all’attuale Rocca, probabilmente fortificata a difesa del paese. L’antico castello, quindi, corrisponderebbe all’attuale edificio “La Rocca”;
- per “lavori di restauro del 1830” potrebbero intendersi i lavori di completamento della fortificazione con la costruzione dell’attuale Rocca, appunto, da parte degli austriaci (lavori iniziati nel 1822);
- di Paolo Alboino nemmeno l’ombra, tranne un sito inglese di genealogia che parla di un Alboino II Signore di Verona e Vicenza con il fratello, nato nel 1329 e morto a Verona il 03/09/1352 (“Alboino II, Lord of Verona and Vicenza associated to his brother (1329-52), Lord of Padova (1329-38), *1306, +Verona 3.9.1352”).

A voi le conclusioni: notizia vera (per chi crede a queste cose) o storiella inventata da goliardici buontemponi?
Insomma: Arilica è idealmente ad uno sputo dalla Scozia e nulla dobbiamo invidiare agli zampognari beoni in gonnellino (se non le distillerie ed i fegati induriti dal distillato di malto)? Le nostre fortezze e gli antichi castelli britannici sono forse accomunate da un immaginario cordone ombelicale del paranormale?
Altro che ciacole: i borghi limitrofi se lo sognano il fantasma formaggino… In Arilica, no se fasemo mancar proprio gnente (col GN).
AP fenomeno paranormale!
AP ghostbuster!
AP c’è!

Ardelica Pischeriae

Dopo aver visto Batman sul cornicione di Buckingham Palace protestare a nome di tutti i padri separati che non riescono ad ottenere l'affidamento dei propri figli...quando vedremo Superman sul poggiolo di Piazzale Betteloni che protesta per la speculazione edilizia arilicense??
Speriamo presto!!

A noi!

lunedì, settembre 13, 2004


Estasiati dalla nuova aiuola, questo gruppo di asciutti partenopei cerca la giusta posizione prima di venire gaiamente immortalato nel pomeriggio arilicense. Si ringraziano la slim fast e gli elettrostimolatori Tesmed per la gentile collaborazione. Posted by Hello

Tutti a scuola: che vinca il migliore (e il peggiore se ne faccia una ragione)

Fra pochi giorni anche ad Arilica apriranno le aule scolastiche, e noi arilicensi puliti, eterni Franti, sogniamo una svolta all’inglese anche nelle nostre ore di ginnastica. Eh, si´, perché da quest´anno nella perfida Albione l'importante non è più soltanto partecipare, bambini, ma arrivare primi. Alla faccia di chi ne aveva pronunciato la condanna a morte nel ´68 e dintorni, nelle scuole inglesi tornano le gare, lo ha deciso (non senza polemiche) il governo Blair. Noi di AP auspichiamo che presto anche nelle scuole arilicensi si torni alla sana e stimolante competizione, moderna medicina contro la mollezza morale l´obesità e i disvalori politicamente corretti che si sono fatti strada dalle nostre parti.
Perché gareggiare è bello, utile, pulito. Anzi: necessario.
Blair e soci hanno capito che lo sport può essere il grimaldello con cui si scardinano i fondamenti di un´istruzione che non voleva - almeno sulla carta - vincitori e vinti. E noi la pensiamo come lui, quindi basta pigre lezioni di “educazione fisica” come si vedono anche ad Arilica, con professori sdraiati al sole e ragazzini lasciati liberi di fare “cio´ che vogliono”(quindi niente): anche da noi va demolita un´educazione buonista e “progressista” (ma progresso de che?) che ormai da decenni si fonda sulla rimozione degli ostacoli davanti ai bocia, sulla demonizzazione di ogni sfida che possa portare i giovani a fare i conti con i propri limiti. Il tutto, of corse, nel rispetto delle regole e con il gusto della fatica con la F maiuscola, per evitare che crescano i seguenti virgulti:
A- generazioni di arrivisti tutti chiacchiere e fantacalcio per i quali vige solo la legge del piu´ furbo (che queste bestiole siano proliferate proprio all’ombra della scuola “progressista” all’italiana? Meditate gente, meditate...).
B- Prototipi di bambini ciccioni mammoni e mollaccioni: Garrone, basta prediche, infilati i pantaloncini vai giu´in cortile e comincia a muovere quel culo enorme che ti ritrovi, su...
AP si infila il pettorale, suda, sbuffa e compete!
AP primeggia!

Giorni di ordinaria follia

Brutto iniziare così la settimana, ma questo è quanto accade nei paraggi di Arilica.
- Verona, la scorsa settimana. Un uomo entra in un centro telefonico nel quartiere di Veronetta: mentre è all’interno della cabina impegnato nella comunicazione due individui gli si avvicinano, lo freddano con un colpo di pistola e si danno alla fuga. Gli aggressori vengono catturati nelle ore successive: si tratta di due estadriatici che hanno regolato “a modo loro” uno sgarro del loro connazionale (movente? questione di donne...“cherchez la femme”, dicono gli investigatori francesi...).
- Desenzano, sabato sera scorso. Due rapinatori entrano, armi in pugno, in un ristorante. Mentre “alleggeriscono” personale e clienti, picchiano selvaggiamente alcuni di essi, tra i quali il proprietario che verrà poi medicato con molti punti di sutura al capo. Quest’ultimo, nella colluttazione, impugna un coltello da cucina e sferra un fendente in direzione di uno dei malviventi.
I due delinquenti fuggono, ma quello ferito si accascia nel piazzale del ristorante e muore. Si tratta di un pregiudicato di Rovigo. (Il parere di AP? Vedere post di inizio agosto circa il caso analogo del gioielliere di Grezzana).
- Pista ciclabile del Mincio, la scorsa settimana. Una donna veronese pedala lungo la strada che costeggia il Mincio, tra Peschiera e Valeggio. Viene raggiunta da un bassomediterraneo - come da testimonianza della poveretta - che la strattona giù dalla bicicletta, la trascina dietro a dei rovi e la violenta. In quel momento non passa nessuno e la donna rimane vittima indifesa del ripugnante animale (non trovo altro modo per definire l’aggressore) che pochi minuti dopo si da alla fuga.
Gli investigatori sono al lavoro, ho fiducia nel loro operato e non dubito sull’arresto della bestia entro breve. (Propongo una chanche per l’individuo: se riesce ad attraversare il Mincio a nuoto con un’incudine legata al collo ottiene la libertà. Non sono previsti soccorsi in acqua in caso di difficoltà. Giuro che sto dicendo seriamente).
Questo per rimarcare nuovamente, ce ne fosse il bisogno, che la questione della sicurezza nelle nostre zone è più che mai di vitale importanza: AP da tempo lamenta la presenza sul proprio territorio di personaggi “perdigiorno” che poco incarnano il concetto di PULITO. E non si tiri in ballo la questione del razzismo: vi è massimo appoggio e gratitudine per lo straniero onesto, lavoratore, inserito e rispettoso. Tolleranza zero, invece, per lo straniero e non che mina l’equilibrio e la serenità di casa nostra. I casi sempre più frequenti di giustizia sommaria (vedi Grezzana o Desenzano) suonino come campanello d’allarme: la gente inizia ad essere stanca dei soprusi e colma come può le lacune delle istituzioni.
Arilica Pulita si batte strenuamente contro l’aggressione del proprio territorio, ad ogni costo e con ogni mezzo; ma non ammette nemmeno il clima di “caccia alle streghe”, rischiosa conseguenza di una politica troppo tollerante.

Ardelica Pischeriae

venerdì, settembre 10, 2004

Una maglietta che vale piu´ di mille convegni

Anche il giornaletto locale (oggi in edicola) si e´ accorto dell’esistenza della linea d´abbigliamento “Statale 11”: le magliette che effigiano le passeggiatrici nel loro mercanteggiare dimostrano che il sarcasmo e l´ironia sono ancora di casa nel basso lago, Arilica Pulita si complimenta con l´amico commerciante che con la sua intraprendenza ha creato la geniale griffe. Questo e´ lo spirito arilicense che amiamo, la voglia di divertirsi, farsi beffe del nemico e stupire i benpensanti anche di fronte a immani porcherie come il proliferare di puttane e puttanieri sulla statale 11. E per non dimenticare che il problema (e relativo bestiame) e´ sempre li´ sulle nostre strade, scandalo irrisolto e impunito.
Chissà che durante la prossima tavola rotonda sull’argomento (magari in prossimità delle elezioni come sempre accade...) anche i soliti politici e preti chiacchieranti (co le ciacole no se impasta fritole...) non indossino la splendida t-shirt fra un blablabla e l´altro.

giovedì, settembre 09, 2004

Chiarimenti e ulteriori domande riguardo le barche ormeggiate sul Mincio

Mi riferisco al post " Gustose e stimolanti domande pulite “ per chiarire, a chi punta il dito, come stiano realmente le cose in riferimento alla questione ormeggio in quel di Arilica.
Le aree portuali (porto centrale di Peschiera, canale di mezzo, porto dei Bergamini, canale “delle scuole medie”) sono interamente gestite dall’Ispettorato di Porto che ha sede a Verona: questa autorità assegna i posti barca tramite regolare e trasparente concorso pubblico. Esiste anche una scala prioritaria di assegnazione (peraltro, a mio avviso, cosa giustissima) secondo la quale hanno precedenza i residenti nel comune in questione. Attualmente tutti i posti disponibili sono stati assegnati (lasciando perdere se siano poi occupati regolarmente, sub-affittati o quant’altro) e chi è in lista di attesa deve solamente sperare che qualche fortunato possessore di regolare ormeggio ne disdica l’assegnazione per poter subentrare. In tutto questo, il comune ha influenza minima o nulla.
Obiettivamente, è sotto gli occhi di tutti, la richiesta di posti barca supera l’offerta e moltissimi ripiegano sugli ormeggi abusivi alla sponda sinistra del Mincio che, attenzione, non è area gestita dall’Ispettorato di Porto ma bensì zona lasciata al libero arbitrio del comune.
Qualche anno fa, un gruppo di volenterosi cittadini propose un piano al comune, con tanto di firme di possessori di natanti pronti ad impegnarsi, con due diverse soluzioni:
A – creare una zona portuale in quel di Porta Brescia (che non è zona competente dell’Ispettorato di Porto). Capisco che, per molti e per Arilica Pulita in primis, possa essere una bestemmia. Il progetto prevedeva di utilizzare delle pedane galleggianti parallele alle mura (così da preservare integre le stesse) e dare ricovero solamente ad imbarcazioni tipiche da pescatore (per capirci, niente motoscafi) per rendere meno “pesante” il colpo d’occhio. Sinceramente, io per primo non avrei dato seguito alla proposta. MA QUALCUNO, PER CORTESIA, SA SPIEGARMI PERCHE’ AD OGGI QUEST’AREA SIA STATA CONCESSA PER L’ORMEGGIO E NOLEGGIO DI IMBARCAZIONI (peraltro di modello “tipo pescatore”, come quelle dei proponenti l’iniziativa)?
B – creare una zona portuale interamente gestita dal comune sulla sponda sinistra del Mincio. In questo caso il comune avrebbe gestito direttamente l’assegnazione dei posti barca con relativo incasso di una tassa annuale di stazionamento (che, ai fini di bilancio, non fa mai male). In più, i volonterosi propositori si sarebbero impegnati a tenere pulito l’argine del fiume – già qualcuno lo fa adesso – di propria competenza, ad oggi lasciato praticamente incustodito (erba alta, immondizia, macchie di alghe sono all’ordine del giorno). Questo avrebbe comportato sicuramente un ormeggio più ordinato rispetto a quanto si vede oggi (in alcuni punti, non tutti sono degli animali) grazie ad una regolare registrazione degli ormeggi.

Nemmeno la seconda proposta (che, a parer mio, è più che ragionevole) è stata considerata: forse qualche norma vigente in termini di conservazione del territorio impedisce all’amministrazione di muoversi in tal senso. MA ALLORA PERCHE’ TUTTO QUESTO BUON SENSO NON E’ SALTATO FUORI QUANDO E’ STATA CONCESSA L’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CON I LAVORI PER IL NUOVO PORTO PRIVATO DEI PIOPPI (dove, peraltro, pochi o nessun proprietario delle imbarcazioni ormeggiate è residente)?

Capisco la rabbia di chi vede un ormeggio selvaggio in quel del Mincio, ma vi posso garantire che è la stessa rabbia di chi, possessore di imbarcazione, non ha alternative. E deve subire, oltre al danno, anche la beffa.

2000.

Anche il muro dei 2000 contatti è stato abbattuto.
Grazie per l'attenzione.

AP AVANZA!

A Noi!


VB2: Hola Capo!

Belli Come il Sole!!!


Ed Eccoli qui, in tutto il loro splendore e nel loro habitat naturale. Ma che belli!
Premetto che gli esemplari qui ritratti rappresentano una specie di Vacanziere Balearico leggermente diversa da quelli frequentanti Ibiza (o Eivissa per i giustoni sopra menzionati).
Fotogramma rubato della passeggiata di questi magnifici esemplari di VB al pascolo presso Platea des Pujols (Formentera).
Non è stato facile scattare un’istantanea da distanza così ravvicinata poiché il VB (soprattutto i l maschio) è notoriamente sospettoso verso l’obiettivo fotografico ed ovunque si muova si guarda intorno con circospezione. Se mai dovesse capitarvi di doverne immortalare qualcuno (so che il desiderio è irrefrenabile non appena se ne presenta l’occasione) evitate movimenti bruschi e di fissarli per più di qualche secondo, altrimenti il VB in preda alla paura che la sua foto possa essere pubblicata su qualche blog potrebbe attaccarvi senza preavviso. Sintomo inconfondibile della preparazione all’attacco del maschio è la produzione di suoni gutturali incomprensibili all’orecchio Arilicense (“Oellà gammafà stu sdrundz ‘aavvood” sono alcuni suoni che sono riuscito a decifrare analizzando a computer lo spettro della registrazione, accorgendomi inoltre che il VB comunica a frequenze non percepibili dall’homo sapiens). Evitate quindi di farli innervosire o dozzine di cani e/o delfini si raduneranno nell’area circostante nel giro di pochi minuti.
Il VB durante il giorno è paragonabile ai frequentatori delle sponde Benacensi per abbigliamento e comportamento. La dieta è analoga: cibi generalmente precotti racchiusi in carta stagnola o contenitori termici.
La comunicazione tra simili avviene ad un livello di decibel che l’Arilicense Pulito riesce a sopportare senza lesioni ad una distanza minima di dieci metri. Da ciò ne concludo che l’udito del VB non è un senso molto sviluppato.
In foto riusciamo a distinguere il VB maschio dominante distinguibile dalla posizione rispetto al branco e all’inconfondibile copricapo utilizzato come punto di riferimento dagli altri esemplari nel caso si allontanassero più di qualche metro dalla formazione originale.
Sebbene cerchino di ambientarsi ed adattarsi al meglio, i VB non sono dei veri e propri camaleonti e lasciano trasparire degli indizi della loro provenienza (vedi esemplare in 4° posizione nella formazione di passeggiata con maglia di una nota società calcistica pugliese). Nonostante questo però riescono a comunicare senza grossi problemi, sentendosi padroni dell’idioma. Riporto di seguito parte di una conversazione tra un commerciante locale e un VB:
AL BAR
C: Hola!
VB: Mhm…Oè!
C: Que Desea?
VB: Uh?…Eeeehm (Guarda il branco con aria interrogativa)
C: ???
VB: ‘nabbirra media per favor
C: Vale!
VB: Eh? Mmmm…cà ritt? Ma secondo voi (rivolto al branco) ghist’ barl’ schbagnol’?

L’esemplare che è degno di essere chiamato VB e che tutto i mondo ci invidia lo si può trovare
solo e unicamente nell’isola più trafficata e caotica delle Baleari: Ibiza. Nell’Eden del VB ci si rende subito conto dell’habitat da lui prescelto non appena arrivati all’aeroporto: Cartelloni ogni 50m. che pubblicizzano serate in discoteche dai nomi più giusti: Space, Amnesia, Privilege e, non ultimo Pacha (che il VB mi pronuncia ispanicamente Pacià);.
Passeggiando per le strade principali nel tardo pomeriggio (h23.00) si possono notare centinaia di indumenti che già abbiamo elencato in un precedente post ma che qui per il 90% riportano D.P.M. scritto un po’ ovunque. La postura è già scimmiesca, il sorriso inebetito stampato sul viso e gli occhi che tradiscono un largo consumo di alcolici e (soprattutto) stupefacenti, questi gli ulteriori indizi per identificare un VB ovunque sull’isola e non.
Concludo questo secondo capitolo con due foto di vita notturna(NON scattate dal sottoscritto) che non necessitano commenti…
Ritenetevi fortunati di non aver testimoniato a tutto questo!

mercoledì, settembre 08, 2004

Ultima serata al tucana...



La cozzaglia di barche lungo il Mincio...



Go-mon Go-mon!

Tempo fa sull’Arena è uscito un articolo dove l’Associazione Gommonauti Veronesi si lamentava perché sulle rive del Benaco (ovviamente sponda vr) ci sono pochi scivoli per mettere in acqua le loro fantastiche opere di ingegneria navale. Un lamento che sinceramente noi di AP ignoriamo alla stra-grande! Perché questi coraggiosi navigatori,invece di lamentarsi, non si chiedono come mai non gli viene mai chiesto un euro per mettere ste robe in acqua? Perché non si chiedono come mai in Trentino Alto Adige la navigazione a motore è vietata e qui invece è grande festa? Perché non si chiedono come mai il basso lago è solamente un concentrato di barche a motore e di barche a vela neanche l’ombra?
Attenzione però perché sta girando una voce strana in Arilica e spero vivamente che sia uno di quei discorsi da bar che è stato ingigantito e reso quasi credibile.
Si vocifera di un progetto di questo tipo: costruire una piattaforma lungo il Mincio dove poter mettere i gommoni in acqua e poter parcheggiare macchine e carrelli e in concomitanza con l’apertura di questa postazione chiudere tutti gli scivoli da Sirmione a Lazise dì modo che tutti i gommonauti e simili useranno quest’unica piattaforma per mettere in acqua i loro mostri!
Allora, ma siamo diventati tutti pazzi scatenati o cosa? Uno degli impegni maggiori per quanto riguarda il nostro Benaco è quello di salvaguardarlo dall’inquinamento,dal moto ondoso eccessivo e dalla elevata navigazione a motore etc etc ed invece cosa sento? Che vogliono creare un autostrada per ste schifezze che in questo modo renderebbero il Mincio solamente un canale per i motoscafi. E cosa ancor più grave ci passerebbero sotto il naso tutto i giorni!
Mi auguro che questa voce rimanga tale ma ormai non mi scandalizzo più di nulla. In Arilica ho visto fare e permettere di fare cose allucinanti che in altri comuni neanche si immaginano. Con che coraggio i “bravi” daranno il permesso per fare un tal scempio?
La parola INTERESSI riecheggia lungo il Mincio e rimbalza fino ad arrivare nelle piazzette di Arilica. Già dobbiamo vedere tutti i giorni quel’orripilante porto ai Pioppi,adesso volete anche rovinarci il Mincio! Complimenti ma non ve lo permetteremo!

AP lotterà!

A Noi!

martedì, settembre 07, 2004

Triathlon sui vagabondi.

Per chi non lo sapesse il prossimo week end Arilicense vedrà svolgersi l’ormai consueto appuntamento sportivo col Triathlon. Fervono i preparativi per questa durissima gara e ovviamente i sopralluoghi sono indispensabili per poter garantire la massima sicurezza agli atleti e anche spettacolarità agli appassionati che si gusteranno la gara da bordo pista. Purtroppo però nel fare il percorso sia in bici sia a piedi ci si è imbattuti in spiacevoli situazioni lasciate impunite da CHI di dovere. Il vagabondaggio e gli accampamenti abusivi sono una cosa veramente brutta da vedere ed inoltre sono poco igienici per tutti. In ben tre punti sul tracciato di gara sono state trovate tracce di accampamenti e in un caso c’era addirittura ancora uno dei quei luridi punkabbestia che dormiva sotto un telo in pieno giorno. Gli avvistamenti sono stati fatti in fondo alla scarpata di fronte all’asilo (subito dopo la salita del Rivelin per capirsi), vicino poi alla discarica situata dalle parti del parcheggio del campo sportivo dove si può anche ammirare il “bellissimo” ripetitore e un altro avvistamento è stato fatto sulle mura tra l’Hotel Arilica e Porta Brescia (punkabbestia).
Ovviamente i vigili sono stati avvertiti e anche qualche personaggio di piazzale Bettelloni è ben a conoscenza di queste cose e sapete cosa ci risponde?? “Cosa volete che facciano i Vigili?” CHE FACCIANO IL LORO LAVORO! Ecco cosa devono fare. Invece di sostare per ore sotto Porta Brescia sabato sera a non fare nulla,anzi,si sbevazzano anche qualche gotto!! E’ allarmante questa situazione,non possiamo permettere che qualcuno bivacchi sul nostro territorio,insudiciandolo e calpestandolo senza rispetto e che poi rimanga impunito perché CHI di dovere ha altro da fare o non ha le palle per cacciare gli intrusi che non rispettano la legge e la nostra terra. Se poi queste persone sono davvero senza una casa e senza soldi allora aiutiamoli anche ma lasciandoli li facciamo solo il loro male e il nostro.
E’ ora di muoversi,di svegliarsi,di agire! Noi continuiamo a dirlo ma pare che la gente voglia sentire solo quella che fa più comodo. Ben vengano le feste di paese,le rievocazioni storiche e il palio delle mura ma lo stesso impegno deve essere messo per mantenere il nostro paese Pulito!

SVEGLIAAAAA!

...è giunta la sua ora.

Istrituzione mitica e storica arilicense se pur sita in territorio straniero, dal passato travagliato ma che ha permesso a molti giovani arilicensi di portare a termine il percorso di studi, improvvisamente chiude.
A proposito, per chi non lo sapesse ancora, alunni e professori della Benacus, dovete trovarvi una nuova scuola.
Il metodo scelto per tale comunicazione è stato un banale e misero giri di telefonate a partire dal fine settimana scorsa. Direi comportamento molto serio e professionale considerando che gli ormai ex-alunni hanno meno di tre settimane per trovarsi un'altra scuola, per non parlare ovviamente dei professori rimasti in braghe di tela.
Chi c'è dietro a tutto ciò???
Facciamo o non facciamo nomi???
Per diversi anni la Benacus è stata portata avanti da un gruppo di arilicensi davvero pulito, senza nessun intento di lucro o di speculazione hanno mantenuto la scuola, che purtroppo dal punto di vista economico non ha mai goduto di particolare salute.
Due anni fa' è stata costituita una cooperativa trasferendo così tutte le responsabilità sui membri stessi, tra cui gli insegnanti che tra l'altro l'anno scorso hanno accettato 4 miseri euro all'ora, sempre per cercare di risollevare la scuola dal suo tragico destino.
A giugno la cooperativa è stata sciolta e i varii contratti con i docenti terminati.
(finalmente) era intervenuto l'Imprenditore arilicense che coraggiosamente, altruisticamente e socialmente interessato al ruolo sociale di tale istituto, dichiarava di essere disposto a risanare e dare nuova vita alla Benacus.
Il 2 settembre, invece, come un fulmine a ciel sereno, si è sparsa la voce (senza alcuna dichiarazione ufficiale) che la Benacus verrà chiusa per fallimento.

AP chiede all'Imprenditore: quanti appartamenti riusciamo a farci stare?

AP chiede anche l'appoggio di tutti gli arilicensi coinvolti o meno in questa vicenda: chi avesse informazioni o dettagli che a noi sfuggono è pregato di condividerli.

lunedì, settembre 06, 2004

Hitchcock si è fermato ad Arilica

Anche ieri sera all’imbrunire, come tutte le sere di primavera/estate, in Arilica si è verificato un fenomeno naturale decisamente curioso al quale hanno presenziato in prima persona alcuni esponenti di AP: l’assalto delle rondini al canneto dei Voltoni, lato isola del Terraglio.
Come nella celebre pellicola “Uccelli” del maestro Alfred, centinaia di volatili popolano quel lembo di cielo fino ad oscurarne la luce, mentre con voli radenti sembrano quasi voler attaccare gli sbalorditi barcaioli che si trovano a passare per il canale.
Ma la fonte di attrazione dei pennuti è proprio il canneto, al quale dedicano attenzione per circa un’ora con passaggi interni, picchiate e risalite: roba da far passare il Maverick di Top Gun per un’emerita pippa.
Le varie correnti di pensiero offrono molteplici ipotesi sulle ragioni di tale comportamento, vediamo di riassumerle un po’…
Ipotesi naturalistica A (o “del magna-magna”): nel canneto proliferano molte specie di insetti che, all’imbrunire, si librano nell’aria; quale miglior occasione per banchettare a scrocco?
Ipotesi naturalistica B (o “del quartiere dormitorio”): sono molti i volatili a trascorrere la notte nel canneto; le rondini svolazzano all’impazzata per accaparrarsi un posto-letto, in stretta concorrenza con folaghe ed anatre. La densità di popolazione notturna all’interno del canneto è pari a quella della Cina. Insomma, se questi pennuti potessero esprimere un proprio parere, probabilmente non ci troverebbero niente di male nei nuovi appartamenti da 28 mq dei quali molto si è già detto. E nemmeno i cinesi avrebbero da ridire…
Ipotesi sarcastica (o “della bella battuta del c…”): le rondini giungerebbero in gran numero ad allietare la vista delle insoddisfatte donne arilicensi che al grido di: “Oh, guarda quanti uccelli!” molto lascerebbero intendere sulle prestazioni dei propri compagni. Questa ipotesi, formulata da malelingue dei borghi limitrofi, non trova fondamento e non ha ragion d’essere: pensando all’”homo arilicenses”, infatti, Mr. Brown compose la celebre hit “sex machine”…
Ipotesi del campo magnetico(o “dell’interferenza”): la nuova antenna installata nel parcheggio del campo sportivo (e qui moooolto ci sarebbe da dire… moooolto…) creerebbe una forte interferenza magnetica. Le rondini, giunte da tutta Italia, sarebbero in realtà intenzionate a trascorrere una gioviale serata in compagnia alla “Sagra dei osei” che si tiene in questo periodo a Cisano, ma verrebbero disorientate dall’indesiderato ripetitore.

Illustri studiosi e naturalisti sono già al lavoro per far luce sulla vicenda: forse avremo una più chiara delucidazione in un prossimo numero del “National Geographic Magazine”.

domenica, settembre 05, 2004

Turismo camperato

Solita tematica.

Spiegatemi voi genii del turismo, che beneficio, che arricchimento, che abbellimento, che lucro, che onore, che orgoglio, porta il turismo fatto di camperisti che trascorrono la notte in parcheggi a pagamento?
A me, a dire il vero, vedere questi parcheggi pieni di camper fa' tanto schifo quanto le macchine d'oltralpe (giusto per la polemica).

L'arilicense vuole pulire arilica.

Arilicense Pulito Campione Europeo

Il medagliere arilicense continua a crescere.
Nelle acque di Bogliaco la scorsa settimana un noto Arilicense , a prua di un Asso 99, conquistava il podio d'onore nel Campionato Europeo di classe.
E così ancora una volta la bandiera della Fraglia Vela Peschiera, nobile associazione pulita arilicense, veniva issata sul pennone più alto.
Onore a te Arilicense per le tue gesta eoriche.

sabato, settembre 04, 2004


Arrivano i nostri! Posted by Hello


Cannone de na olta (sul giarin) Posted by Hello


Il generale Petara e la sua intrepida brigata Posted by Hello


Uomini e cavalli pronti alla pugna Posted by Hello


Tendopoli in Rocca Posted by Hello


Armiamoci e partite (ma quela lì de drio sa fala?)..... Posted by Hello

Tucana addio.

Dopo anni e anni di voci e smentite eccoci finalmente (sarebbe meglio dire purtroppo) in dirittura d'arrivo per la balera Arilicense. Stasera infatti il celebre ICS chiuderà i battenti per sempre per lasciare posto ad un "bellissimo" centro commerciale. Che fine ignobile per l'amato Tucana. Più di una generazione di Arilicensi ha vissuto lo splendore di questo posto e adesso addio.
Basta parco estivo,basta panino dallo sporco alle 4 di mattina,basta biretta alla Erg,basta mancie al Capo,basta code,basta liste ,insomma BASTA.
Per l'occasione questa sera l'entrata sarà gratuita e verranno proposti tutti i migliori riempi pista degli ultimi decenni e quindi ci sembra giusto dare l'estremo saluto alla nostra discoteca.
Grazie Tucana,grazie per i ciuccioni sui divanetti,grazie per Astro Boy,grazie per la domenica pomeriggio quando serene buteleti,grazie per le serate "Molotov",grazie per i free-drinks,grazie per i compleanni festeggiati sui tuoi tavolini e grazie per le emozioni che ci hai regalato.

Ciao Tucana,buona notte...


venerdì, settembre 03, 2004

Fiocco o Drappello?

Nella nostra bella penisola è usanza comune appendere fuori dal proprio uscio in caso di una nascita un fiocco blu (buteleto) oppure rosa (buteleta). Dove sia nata questa usanza sinceramente lo ignoro ma cosi è e si sa che l'italiano segue le tradizioni come fossero dei dogmi inscindibili e quindi anche noi di AP un pochettino ci adeguiamo (poco però!). Un domanda mi sorge subito..
Ma quando nasce un Arilicense Pulito cosa bisogna mettere fuori dalla propria porta? E' vero che non si può sapere se il proprio figlio/a diventerà un Arilicense Pulito ma di sicuro gli insegnamenti che riceverà in quella specificata casa saranno sicuramente in linea con il rispetto per la propria terra e l'obbligo di farla rispettare a chi la calpesta quindi mi sembrerebbe giusto far sapere alla popolazione che un bambino sta crescendo in modo Pulito! Un idea carina sarebbe quella di appendere due anguille(già rappresentate sulla bandiera Arilicense) sul cancelletto ma forse l'odore terrebbe lontana la gente ma allora cosa? Io metterei un logo rappresentante il recinto che le nostre amate mura dipingono attorno alle nostre case ma voi cosa preferireste?
Si accettano idee e proposte carissimi amici Puliti.

A noi!

Gustose e stimolanti domande pulite

Un anonimo lettore ci pungola con una sfiziosa questione che l´arilicense pulito che e´ in noi ritiene giusto pubblicare nella sua interezza. Questo perche´ il quesito posto ci pare estremamente pulito e anche per alimentare un dibattito tanto annoso quanto apparentemente irrisolvibile (forse che nel concetto "paese piu´ bello di anni fa" di sindachesca memoria rientra anche l´ammucchiata diportistica sulla rive gauche del Mincio? Mah....). Se ricordate il peso che diamo all´ordine e al rispetto delle regole, comprenderete facilmente la posizione di Arilica Pulita sull´argomento, ciononostante,bando alle ciancie e spazio al pungolante arilicense senza nome e identita´:
"Qualcuno ha mai pensato di suggerire ai benpensanti di organizzare dignitosamente quell´accozzaglia di barchemosconihouseboatrelitti abusivi che dominano la riva sinistra del Mincio? Sullo slancio ricordo che nel bel canale di mezzo compaiono natanti privi di autorizzazione, visibile dalla targhettina argento con grafia rossa, evasivi delle regole di assegnazione dei posti barca. Il tutto si intensifica nella zona adiacente ai voltoni. Gh'era anca na barca a vela!".
Ai posteri (e soprattutto a chi di dovere) l´ardua sentenza.

giovedì, settembre 02, 2004

Rievocazioni e aole fritte

Questo fine settimana ritorna l´annuale tre giorni dedicata alla resa delle truppe francesi all’Austria; oltre alla mascherata e le altre manifestazioni di contorno, apre quindi l´osteria a Porta Brescia. Nonostante in eventi del genere si corra il serissimo rischio di imbattersi anche nelle fette malsane dell´umanità arilicense (ma si sa, “l'omo felice gli è imprudente”, e noi di AP la felicita´ la perseguiamo sempre mentre l´imprudenza la irridiamo), le serate rappresenteranno un´ottima scusa per parcheggiarsi in mezzo alla strada d´Arilica e sorseggiare del fresco Lugana o del luppolo in compagnia (pulita), fingendo di dimenticare che l´estate volge al termine. Che poi, in realtà, gli arilicensi puliti il loro lago lo amano e lo vezzeggiano anche e soprattutto d´inverno, quindi sotto con la birra e le ciacole finche´ e´ possibile, perché chi vuol esser lieto sia ecc. ecc.

AP rievoca.
AP sorseggia.
AP c´e´!

mercoledì, settembre 01, 2004


 Posted by Hello

IN VINO VERITAS

La bieca abitudine di scrivere sui muri di Arilica non si ferma: come molti di voi avranno notato, con la probabile complicita´ delle tenebre e del Valpolicella superiore, una mano anonima ha vergato uno slogan bluastro inneggiante all´etilismo. E lo ha fatto perdipiu´ sulla casa del prete, hai capito che coraggio l´impunito beone?!?
Chi si celerà´ dietro il dissacrante alcolista anonimo che ha imbrattato la dimora di parroco e curato? La perpetua? Donna Prassede? L´innominato? Superciuk? Federico Fazzuoli? Zonin?

Grazie ai potenti mezzi di Arilica Pulita nel pomeriggio pubblicheremo testimonianza fotografica dell´evento...abbiate fede e pazienza, cari arilicensi puliti.