lunedì, febbraio 28, 2005



Nella foto: IL CONTADINO, MOTORE E FOMENTATORE DEL MERCATO DELLA PROSTITUZIONE.
Dopo la tragedia della croce bianca anche il borgomastro ha detto la sua sul tema prostitute e statale 11. Il sindaco ha espresso opinioni giuste e condivisibili, soprattutto quando ha parlato di "fare comunità" per fare fronte comune contro il meretricio e far capire a chi di dovere (troie e sottobosco troiesco) che qui non sono gradite. Parole sante. Ma poi ascoltando il sindaco si scopre che la faccia cattiva contro le prostitute la dobbiamo fare noi cittadini, che il primo complice del meretricio è il contadino onanista che baratta una scatola di preservativi data alla signorina di turno con una bella pippa en plein air, che è la Prestigiacomo che affossa le buone leggi volute da Bossi sugli eros-center, che sono i magistrati cavillosi che fermano la decisione del comune di Peschiera (idea che fu sacrosanta ed efficace) di multare i puttanieri colti in flagranza di reato. Bene, tutto vero, tutto giusto. Ma è un discorso simile a quello del tipo che diceva: elimina i grissini, salverai un tonno. Il problema è che il tonno (la nostra comunità, le nostre strade, il nostro vivere civile, la nostra sicurezza) lo possono fare fuori mille attrezzi diversi, e guardare SOLO ai grissini di riomaresca memoria serve solo a gettare fumo negli occhi. Perchè dalle interviste rilasciate in questi giorni sembra di capire che invece noi, che siamo sindaci dal '93 e parlamentari da molti anni, non abbiamo quasi niente da rimproverarci. E allora il peschierotto si domanda, con amarezza: ma se non riusciamo a debellare il cancro prostituzione da strada e tutto il luamar che esso si porta appresso con un sindaco senatore, con una classe politica che governa a Peschiera, in provincia, in regione e a Roma, quando mai riusciremo a farcela? E crediamo che la domanda retorica del borgomastro "mi chiedo perché i cittadini non reagiscano" potrebbe essere girata pari pari: noi cittadini ci chiediamo invece perché di fronte allo strapotere del meretricio stradale voi politici non reagiate con fermezza e mettendo a disposizione tutte le capacità e le energie di cui disponete, oppure lo facciate solo dopo che ci è scappato il morto o quando il fondo del barile è già stato raggiunto e la misura è colma. E quindi anche quel "non basta alzare le spalle e dire non si può fare niente", che è certo giusto e condivisibile, potrebbe essere girato: come la mettiamo con gli alberghi e i residence di Peschiera covi di prostitute (e nonostante le retate e i blitz ce ne sono ancora in piena attività e TUTTI lo sanno)? Abbiamo fatto tutto quanto era in nostro potere per controllare con scrupolo gli assegnatari delle licenze alberghiere o per vigilare sul dilagare della prostituzione negli ex capannoni riadattati (previo condono) a bordelli di lusso o negli alberghetti a una-due stelle? Come la mettiamo con la futura costruzione di centinaia di miniappartamenti, molti dei quali fisiologicamente finiranno per diventare alcove a pagamento, spostando solo il problema dalle strade alle casette di 28mq? Una politica edilizia diversa da parte del Comune potrebbe evitare a scongiurare il pericolo?
Anche perchè poi il cittadino, quello che dovrebbe ribellarsi, ha sempre più spesso la sgradevole sensazione che le fiaccolate sulla statale11 degli anni scorsi (coi politici in prima fila a reggere gli striscioni) e le tavole rotonde sul tema prostituzione (coi politici-gran Mogol dei talk-show con tanto di pretoni e avvocatoni) siano stati solo specchietti per le allodole nonchè ottimi spot preelettorali per una classe politica incapace di fronteggiare un'emergenza che porta schiavitù, morte, degrado e disgregazione di una comunità. Le panacee di tutti i mali e le soluzioni salvifiche probabilmente non ci sono, ma addossare la colpa a soggetti "altri" e sentir dire che "è a Roma che devono fare le leggi, noi abbiamo le mani legate" è assolutamente sconcertante (Che poi forse ci siamo persi qualcosa...ma a Roma CHI C'è AL GOVERNO? Topolino e Minnie?).

sabato, febbraio 26, 2005

Che luamar!


Tornando alla foto dell'ex disco con le ore contate, stamattina alle 11.30 davanti al fu ICS già stazionavano le solite 3 operatrici da statale11, circondate da questo letamaio indescrivibile (e se guardate bene lungo la variante ci sono posti ancora più lerci di questo). La foto non rappresenta appieno lo squallore del tutto, ma un'idea ce la si può fare. Questi panorami sconsolanti sono evidentemente figli legittimi del traffico osceno, della prostituzione e del degrado diffuso, la maleducazione acefala del bestiame che gira sulla variante e sulla statale fa il resto, e produce questi merdai sconcertanti. Una comunità comincia a disgregarsi anche e soprattutto quando si perde il rispetto e il controllo sul territorio, e questo è un ottimo inizio di perdita di tutto quanto di buono c'era e c'è a Peschiera. Il "degrado porta degrado" forse è solo una frase fatta, ma osservando le nostre strade somiglia sinistramente alla verità.


Quella catasta di legna che vedete a sinistra altro non è che 29 (contati) alberi tagliati nel piazzale dell'ICS (o come lo chiamavano adesso). L'edificio verrà abbattuto fra pochi giorni, per farne cosa lo sapete già.

venerdì, febbraio 25, 2005


Visti i lavori sulla tangenziale, i cantieri di sù, i cantieri di giù, i lavori alla rotonda di Cavalcaselle, i lavori dappertutto e visto l'approssimarsi della stagione turistica, Arilica Pulita è in grado di anticipare le tappe forzate del camionautomobilista proveniente da ovest, che deve andare a nord e, non volendo andare troppo a est, esce al casello di Peschiera per poi finire ad Affi.
Sì, insomma, quel personaggio lì, ci siam capiti.
Questa la sua via crucis nei prossimi mesi (l'orario casuale, tanto un'ora vale l'altra):

Ore 17: uscita dal casello autostradale di Peschiera. Sono 18 chilometri, ora è un attimo arrivare ad Affi, pensa il camionautomobilista. E infatti...
Ore 17.02: uscita dallo stop del casello di Peschiera...e sono 2 minuti per fare 100 metri...la macchinetta per le bestemmie entra inesorabilmente in azione...
Ore 17.07: fine circumnavigazione del casello di Peschiera e arrivo in località "Paradiso di sotto". Imbottigliamento clamoroso. "E questo sarebbe il paradiso di sotto? Ma cos'è, scherzi a parte?". Nella mente del camionautomobilista, inscatolato fra le 4 mura del suo abitacolo immobile, si affacciano i primi dubbi sull'effettivo successo dell'uscita a Peschiera.
17.10: raggiungimento dell'incrocio a raso sulla tangenziale. Il camionautomobilista avvista a sinistra i lavori per i nuovi svincoli sulla tangenziale, a destra i lavori in atto per la nuova statale...meraviglia e stupore del camioautomobilista...ohhhhh...ma che strada grande che fate...ohhhh, ma che viadotto grande che avete...ohhhhh, ma che incrocio grande che costruite (e ti credo, siamo ad Arilica: è per cementificarti meglio!). Il sistema nervoso del camionautomobilista è già al tracollo, e chiede asilo politico ad Arilica. Negato.
Ore 17.15: prime signorine seminude sulla statale, primi ammiccamenti del camioautomobilista, tentato dalle mantidi discinte al lato della carreggiata. Ma il camionautomobilista non ci casca, no no, lui tiene famiglia, per carità. Intanto la frizione del camionautomobilista comincia a implorare pietà.
Ore 17.26: Cavalcaselle. Per il camionautomobilista sempre coda fantozziana e sempre signorine seminude, che qui sono però di colore nero(enclave nigeriana) e non di colore bianco(enclave moldavo-ucraina) come quelle incontrate nei due chilometri precedenti. Il camionautomobilista si lascia andare ad amare considerazioni: sembra turbato per la triste sebben remunerativa condizione lavorativa delle signorine. Ma lui è camionautomobilista, mica è Paolo Crepet: si decide di abbandonare la sociologia spicciola e si prosegue.
Ore 17.34: rotonda di Cavalcaselle. Inferno di ruspe, asfalto, geometri, betoniere, lavori in corso, Cis-viaggiare-informati e gardalandisti. Il camionautomobilista prosegue stremato e a passo d'uomo verso il grande nord. Che fadiga...
Ore 17.37: al camionautomobilista si spalanca davanti la pampa della statale regionale 450: strada semisgombra e possibilità finalmente di pestare sull'accelleratore. Ma ci sono i 90...
Ore 17.37 e 11 secondi: il camionautomobilista rompe gli indugi e pesta...100...110...120...130.. (velocità riferite all'automobilista, il camionaro va a 30 km l'ora in meno)...l'autovelox piazzata apposta per i pirla come lui prende nota: 10 punti sulla patente del camionautomobilista fanno ciao ciao con la manina.
Ore 17.45: entrata in autostrada ad Affi per l'automobilista (il camionaro arriverà fra poco). 45 minuti, 18 signorine, 455mg/mc di polveri sottili respirate e 800 bestemmie fa il camionautomobilista usciva a Peschiera. Pare ieri. Il camionautomobilista scorge il cartellone luminoso dell'Autobrennero: 9 km di coda fra Affi e Ala/Avio causa incidente.

Buon proseguimento camionautomobilista, alla prossima uscita a Peschiera.

giovedì, febbraio 24, 2005


In esclusiva mondiale ecco l'email che pochi minuti fa abbiamo ricevuto direttamente su arilicapulita@yahoo.it:
"Salve a tuti amici di arilicapulita, cui parla il Papa. Ci sono un paio di cosete che devo racontarvi qui su internet che mi piace tanto. Duncue, adeso mi ano riportato qui al Gemeli perche stamatina respiravo male e voliono vedere cosa cè che no va. Non so cosa stano già scrivendo i giornali ma io sto abastanza bene, anche se facio sempre un po fatica a parlare, daltronde vorei vedervi voi a 84 ani a urlare in latino da una finestra aperta, specialmente con cuesto fredo boia che c’è in Roma.
Adeso al Gemeli è apena arivato il cardinale sodano quelo che secondo me mi vuol far licenziare per prendere il mio posto, non mi fido mica di cuelo li. Insoma ero li ala scrivania e sbrigavo la mia corispondenza che sicome sono papa e monarca asoluto tuti giorni devo firmare un saco di cartofie. Alora dove eravamo rimasti? A si. Ariva sodano e mi dice scusate sinior karol gia che avete in mano la pena mi firmereste anche un autografo per mio nipote che il picino a saputo che lavoro per voi ed e un vostro fervente amiratore e voleva portare l'autografo a scuola per vantarsene con li compagni di clase. E lui mi a dato questo folio ma copriva meta del folio con la mano ma io o visto che dove copriva cerano dele altre scrite. E cuindi li o deto scusi sodano mi facia un po vedere bene cosa ci e scrito li sopra. E lui diceva ma niente, santità, una picola dedica per mio nipote, la o scrita io per fare prima cosi voi non vi afaticate. Alora li o preso il folio e o guardato bene: ma non era mica una dedica! Era il testo di una letera di dimisioni per papi, mancava solo la mia firma! Devo stare atento ragazi, se ogi mi riportano altre letere da firmare io non ci casco piu sicuro, che questi me voliono fare le scarpe.
Bene, io adeso vado a fare il riposino. Un abracio dal

Papa

mercoledì, febbraio 23, 2005

A qualcuno fischiano le orecchie?

"Sono morti per la vergognosa piaga della prostituzione. Liberiamoci da questa peste. Stiamo bene attenti, la prostituzione non è un fenomeno sociale, attenzione ai proclami di tolleranza mascherati da modernità. La prostituzione crea la schiavitù, crea la morte".
Cosí parló il vescovo-frate, stamattina a San Zeno.

martedì, febbraio 22, 2005

Osate, non ti-tubate

Usciamo dai confini arilicensi per un fatterello riguardante una cittá cosmopolita a noi confinante: Pasingo.
Anni fa ci fu l´infelicissima decisione degli allora amministratori di lazise i quali, dopo precisa richiesta dei proprietari del parco acquatico di intubare il fiumiciattolo che passava nel territorio del parco, non solo non gli diedero l´orzobimbo e la meritata risposta "intúbate la ponta", ma gli permisero di cementificare per intubare in 2 punti il glorioso torrente gardesano (quando si dice "un bel clima costruttivo"...). Ecco che la proprietá, non paga di tanta magnanimità, pensó bene di intubare il secolare rigagnolo non solo in 2 ma in ben 3 punti (che tanto el calcestruzzo el ne costa poco...). Poi, estate 2003, i vigili urbani pizzicarono l´irregolarità nel cantiere e scattò la vicenda giudiziaria. Ma si sa, la folle corsa italica ai condoni non si ferma mai, e cosi è stato anche in questo caso. La notizia è di questi giorni: la proprietà se la caverà solo con una multa e quindi un bel condoncino mascherato lascerà il torrente intubato col cappottino di cemento in 3 punti.
Morale della favola, prima puntata: l´idrografia e la natura del Garda possono essere allegramente stravolte e intubate per fini privati, chissenefrega di millenni di orografia.
Morale della favola, seconda puntata: se poi volete togliervi lo sfizio di esagerare coi tubi in cemento armato non c´è problema, si paga una multarella e si fa finta di niente, chissenefrega delle delibere e delle leggi.
T´é capí?

lunedì, febbraio 21, 2005

Inizio settimana da dimenticare per Verona e provincia: tragedia sulle nostre strade, in un conflitto a fuoco muoiono 2 poliziotti intervenuti per sventare una rapina ai danni di una prostituta, la donna stessa ed il malvivente.
Ennesimo esempio (se mai ce ne fosse bisogno) di quanto le nostre zone siano ormai dominio assoluto della delinquenza: come al solito, a pagare, sono gli onesti cittadini che temono per la propria sicurezza e chi svolge il proprio dovere nella lotta alla criminalità.
L’annoso problema della prostituzione – con tutto “l’indotto” di disordini e violenza che ne consegue - torna prepotentemente alla ribalta: purtroppo, come spesso accade, quando le cose si fanno serie e ci scappa il morto.
Onore agli agenti uccisi, eroi di tutti i giorni caduti portando ordine e pulizia sulle nostre strade.

Ardelica Pischeriae

domenica, febbraio 20, 2005

Scusi assessore, lo sente anche lei questo odore?

Confronto l’altra sera sugli schermi di Telearena sul tema collettore, sul quale si sono sfidati a singolar tenzone il presidente della Bancapopolare e il pluriassessore provinciale al turismo. Si partiva dagli ultimi dati sulle acque del lago,che indicano che oltre il 50% dei carichi di fosforo attualmente scaricati nel Benaco è di origine civile ed è legato sia all’incompleto allacciamento al collettore, sia a perdite dello stesso,sia ancora allo scarico in lago di reflui in eccesso alle sue capacità. Questo perché non sono separate le acque bianche e nere e perché il collettore stesso non tiene. Ma le superpotenze finanziarie e politiche cosa pensano: in definitiva 'sto collettore,collette o no?
Questo il batti e ribatti (a distanza) fra i due:
Presidentissimo: “il collettore non funziona, l’urbanizzazione attuale è già molto superiore a quella prevista all’epoca del suo raddoppio, non ci siamo".
Pluriassessore: “Niente allarmismi”.
Presidentissimo:”in realtà stanno tutti sperando che il sistema delle acque del Garda collassi il più tardi possibile, ma un collasso è inevitabile”.
Pluriassessore: “è tutto sotto controllo”.
Quindi,il dibattito è riassumibile più o meno così: il presidentissimo sostiene che abbiamo letteralmente la pupù fino al collo,il pluriassessore ribatte che no, che la pupù ce l'abbiamo in pugno, molto sotto il collo.
Anche in virtù del fatto che 4 milioni di eurucci sono già stati stanziati per potenziare il depuratore e altri grossi finanziamenti sono in corso,il cittadino gardesano teme nuovi disastri depuratorici e osserva il suo lago, inerme e a probabile rischio di collasso.
Il nostro amico coregone invece, da là sotto giudica il dibattito noioso come un film iraniano e implora pietà, mentre cerca di districarsi fra tubi e tubetti subacquei, acque bianche e acque nere, fosfori e pupù.

giovedì, febbraio 17, 2005

Domenica e lunedì (ore 20.30) su Rai1 c´è la fiction "Sospetti", con numerose scene girate l´estate scorsa nella caserma “XXX Maggio”, l´ex carcere militare. Le prime due puntate son state viste da nostri conoscenti, gente che di belle figscion se ne intende, che ci han parlato di una cagata pazzesca in puro stile mamma rai, impreziosita peró da belle immagini di Peschiera.

mercoledì, febbraio 16, 2005

Destinazione Paradiso


Dopo aver imbucato la pallina con la consueta maestria nella buca11, che sta sopra la collinetta incantata che vedete in alto nella foto, altresì conosciuta come Località Paradiso (di sopra), il signor Ruggero, imprenditore mantovano col pallino del golf e dell'aria pulita, si gode la tranquilla vallata sottostante, altresì conosciuta come Località Paradiso (di sotto). Dopo che si sarà lustrato gli occhi con il delizioso panorama, il signor Ruggero è atteso dalla buca12, un ostico par 5 con vista sulla Brescia-Padova e successivamente dalla buca13, un par3 semplice semplice, dal quale si gode la splendida vista dei capannoni multicolori made in Peschiera, vanto cittadino. L'ANAS, la municipalità tutta, la società autostrade e Arilica Pulita le augurano un buon proseguimento nelle Località Paradiso (di sopra e di sotto), signor Ruggero.
E attento all'infido bunker posto all'ingresso del green, ci cascano in tanti!

ACQUA IN BOCCA (una questione pulita e di libertà)


Aderisci alla campagna di Arilica Pulita, firma anche tu al banchetto che troverai ad Arilica e ferma la mano vigliacca e ostile di chi vuole annichilire il pesce simbolo della gardesanitá.
Il coregone non si tocca!


NUNTIO VOBIS MAGNUM GAUDIUM,HABEMUS VICEBORGOMASTRUM!

martedì, febbraio 15, 2005


Un pò di pulizia sulla SS. 11 l'altra notte.
17 passeggiatrici clandestine sono state impacchettate e rispedite al mittente via DHL e 4 son state arrestate. Peccato non aver preso anche il pappone di turno...ma siam speranzosi.

lunedì, febbraio 14, 2005

Un saluto dal lago di Garda


Una struggente cartolina d'epoca: due barche di pescatori, un musso e un carretto con 16 persone sopra (probabilmente anche nonni e bisnonni di qualcuno di noi). Anche questa era Peschiera, nel marzo del 1910.

Avviso alla cittadinanza

Disposizioni concernenti la pulizia pubblica

Arilica Pulita
richiamati:
- l’art. 107 della Legge organica relativo alle competenze in materia di libero esercizio delle opinioni personali
- gli art. 121, 122, 123, 124 e 125 del Regolamento concernente i giornalari molesti,la quiete pubblica,la prontezza nelle risposte

ritenuto che si segnala l´arrivo in forze di giornalari,accorsi alle nostre latitudini per efficaci reportage sul devoto agricoltore (nonché ottimo padre di famiglia) di Custoza,nell’interesse di tutta la comunità vi invita a voler osservare le seguenti disposizioni,nel caso vi imbatteste in uno dei suddetti professionisti:

1. Prestare attenzione ad eventuali domande a bruciapelo su temi quali “dottor Jeckyll e Mr. Hyde”,Ludwig-Maso-Stevanin,il ricco nordest che lavora ma è un filino puttaniere,lo Zen e l´arte di andare a sudamericane,il male oscuro della provincia,enologia e sotterramenti,Verona razzista (che non c´entra niente ma i giornalari ve la chiederanno comunque).

2. E´deprecata qualsivoglia risposta agli adepti della “scuola di giornalarismo Michele Santoro”,molto accaniti nella ricerca del capro espiatorio e del luogo comune.Per questo i detentori di animali devono vigilare affinché gli stessi arrechino disturbo ai suddetti:la soluzione di liberargli contro pitbull,rottweiler e dobermann va presa in seria considerazione.

Deroghe sono possibili solamente in casi eccezionali.

Il rispetto e l’osservanza di queste disposizioni contribuiranno a garantire l’ordine Pubblico,la pulizia e la tranquillità nell’interesse di tutti i cittadini.

ARILICA PULITA

Arilica, 14 febbraio 2005


Cartello (e dopo l'era sfuocà la medaia?!?!) apparso ca. 2 giorni fa in via don lenotti.

domenica, febbraio 13, 2005

Cinegiornale LUCE, 13 febbraio 2005


L’urto tra i due mondi, quello sportivamente pulito e quello della zozza inettitudine, è da ieri sancito a lettere cubitali. Nella suggestiva cornice di Palazzo Barbieri, alla presenza delle più alte cariche civili e politiche, durante un'asciutta cerimonia scevra di retorica e di diabetico mielismo, l'arilicense pulito (già campione italiano) ha ricevuto ieri la medaglia di bronzo al valore sportivo dalle mani del borgomastro della Città di Verona, che è stato costretto a riconoscere gli immortali meriti del velista arilicense.
Nell'immagine (sfuocata...chetacagà): la bronzea medaglia fa bella mostra di sè sull'orgoglioso peschierotto, tronfio e pettoruto come non mai all'atto della consegna del prestigioso riconoscimento. Vada il maschio plauso di AP al premiato figlio di Arilica, che arrivò con l'azione il boma e il trasto della randa laddove la lassitudine non avrebbe spinto neanche la fantasia.

sabato, febbraio 12, 2005


Prima di tutte le pro loco gestite dal parastato e dal clientelismo dei politicus democristianus, prima di tutte le beghe da pollaio sugli enti di promozione turistica, prima dello sfascio dela comunità del garda c'era questo: nel 1934, epoca di turismo pionieristico, girava questo favoloso depliant 51x17 che pubblicizzava l'immagine del Benaco: il volantino fa quasi tenerezza (si faceva di necessità virtù), ma è una testimonianza storica importante. Da notare il gozzo veneziano che solca solitario le acque antistanti Peschiera e il MAS 51(Motoscafo Armato Silurante o Memento Audere Semper che dirsivoglia) del Vate nanoide, che spadroneggia davanti al Vittoriale.

venerdì, febbraio 11, 2005

Meno siamo e meglio stiamo (Arbore docet)

Piccola autocelebrazione: guardando il contavisite là sotto, ci è venuto in mente che, in soli 7 mesi, il numero di visitatori del nostro blog ha ormai superato il numero degli abitanti di Arilica (bel traguardo del menga, direbbero a Milano, ma qui si è tipi all’antica e ci si diverte con poco). Che ci verrebbe quasi voglia di coprirci di ridicolo e ringraziare urbi et orbi, come i Greggio-Iachetti dei tempi d’oro quando si scappellavano giornalmente salutando gli italiani per i dati d’ascolto esaltanti. E' un dato di fatto, ormai arilicapulita.blogspot.com supera costantemente anche siti prestigiosissimi quali, ad esempio: il sito della massaia di Voghera, quello dell’uccellino che parla con Del Piero, quello del Gruppo di Preghiera Padre Pio "Maria Immacolata"di Santa Croce di Magliano (Campobasso) e persino il sito ufficiale del Comune di Peschiera. Vabbè, comunque, quanti sono ESATTAMENTE gli abitanti di Arilica? Da pignoli e buontemponi quali siamo, abbiamo spulciato su internet in siti più o meno istituzionali, e ci è venuto il mal di testa, avendo trovando 11 dati diversi:

8.913 per verona.com/
8.874 per regione.veneto.it/
8.834 per centri.univr.it/
8.810 per viaggiaedormi.it/
8.807 per guideweb.it/
8.789 per lagodigarda.it/
8.780 per garda.com/
8.718 (all'01/01/03) per vr.camcom.it/
8.479 (Istat 2001) per comuni-italiani.it/
8.474 (censimento 2001) per vene.to.it/
8.458 (dati relativi all’ultimo censimento) per censimento2001.it

Di peschierotti “de soca” siamo rimasti ormai in pochi, lo sappiamo, ma di peschierotti PUNTO, quanti siamo?

Premiata cremeria “al Frassino”


Elio e le storie tese, profetici come sempre, desideravano sì "Una tomba/Linda e duratura/Che mi preservera'/Dall'umidita'", ma erano decisamente per la cremazione: "Urna cineraria/Mettimi nell'urna funeraria/Urna elettorale/Mettimi nell'urna patatosa". Cineraria, funeraria, elettorale o patatosa che sia l'urna, anche ad Arilica incentiviamo la cremazione rendendo gratuiti i colombari (i miniloculi per urne cinerarie), mossa molto giusta e molto civile. Perplessità invece per i tragicomici controlli che avverranno sulla collocazione "casalinga" delle ceneri: "scusi, siamo venuti a vedere dov'è suo marito". E la vedova:"Ah, son drio a far le pulizie in salotto col Foletto, no volea darghe n'aspirada anca a lu: l'ho postà un attimo nel cesso". Quel simpaticone di Ugo Foscolo (tochemose i ovi) scrisse: "Sol chi non lascia eredità d'affetti/poca gioia ha dell'urna". Forse sarebbe meglio lasciar gioire i trapassati nelle loro urnette, senza dargli la caccia anche da morti (che già ci pensava il fisco quando erano vivi).
Nell'immagine: la coppa del Nonno, celeberrimo marchio del made in Italy, nella sua nuova accezione postmortem: una calorica urna cineraria dove stare al fresco (per l'eternità).

giovedì, febbraio 10, 2005

Peschiera 1905, bela come el sol (parte seconda)


Stesso Lungolago, stesso anno, prospettiva diversa. Due sole barche nel canale e due peschierotti in posa appoggiati alla ben nota ringhiera. I Voltoni sullo sfondo e l´ex scuola elementare ancora da costruire: al suo posto, un boschetto rigoglioso. Vedendo foto come questa, l´arilicense pulito desidera l´interrompersi del chiacchericcio sul da farsi (che provoca il voltastomaco), e sognerebbe rivedere un giardino simile al posto dell´edificio dismesso, da demolire senza indugi per ridare lustro e verde alla nostra piazza d´Armi, adeguatamente ripensata e riordinata (e non "riqualificata", nella moderna e agghiacciante accezione del termine...).

Peschiera 1905, bela come el sol


Un arilicense che fu, impeccabile nel suo vestito della domenica, mentre si sporge dalla ringhiera austroungarica dell´attuale Lungolago Cordigero per osservare il canale di mezzo, imitato pochi metri piú in lá da una ragazzina ingonnellata. Poveri ma belli.


Imbattutomi ieri nel quotidiano brixianus, ho scorto un articoletto riguardante il comune a noi limitrofo, quello cantato da Catullo, per intenderci. E ho scoperto, per mio sommo stupore, che le varianti ai piani regolatori possono essere usate anche per scopi diversi da quelli che usiamo noi ad Arilica, ma guarda un pó... sul giornale lombardo scrivono infatti che "le future case di Sirmione potrebbero subire un aumento della superficie minima, fissata finora in 45 metrri quadrati dalle norme tecniche di attuazione (Nta) del piano regolatore, al quale verrá apportata una variante". Questo perché "negli ultimi mesi non erano mancate polemiche tra maggioranza e minoranza a proposito del «tetto» dei 45 metri quadri quale superficie minima degli alloggi. Era stato fatto notare, per esempio, che questi miniappartamenti costituivano un disagio per le famiglie in cerca di una casa, senza contare l´offensiva della speculazione edilizia. Infatti, molti proprietari di stabili, allettati da questa possibilità, non avevano esitato a ricostruire gli stessi immobili con una frammentazione di minialloggi che si traduceva in ingenti profitti" (come dite,queste polemiche vi sembra di averle giá sentite da qualche altra parte?). Ora i nostri vicini, abituati anche loro al proliferare delle arnie abitabili e alla progressiva monolocalizzazione del paesello, passeranno a 60 metri quadrati come soglia minima. Quando si dice una variante con un pó di sale in zucca (anche se forse l´han messo in ritardo, sempre sale é).

Nell´immagine: un´arnia abitabile da 28mq (calpestabili, come direbbero gli scienziati tecnocasa, quelli tutti cravattoni coi nodoni), in tutta la sua splendente vivibilitá (da notare la spaziatura cesso-letto matrimoniale).

SPIELSAAL


"Là c'è brutta gente", "Non metterci mai più piede altrimenti...", "Non farmi arrabbiare,non te lo dico più, basta andare là!".
Questo sono le frasi che più sentivo ripetere da mia mamma circa 20 anni fa, quando mi beccava in Sala Giochi.
La SALA è stata per anni uno dei luoghi di ritrovo per molti arilicensi (puliti e non) che passavano i loro pomeriggi a giocare a biliardo, a piciotar con i videogames o solamente a ciacolar.
Non era un luogo sano (fumava anca i muri) ma tutti i ragazzini/e si aggiravano da quelle parti e di conseguenza anche il paese ne giovava con i suoi bei ragazzetti che girovagavano per il centro,non come adesso!!!
Ricordo il mitico MUTO,ALDAIR,ANGELONE DA ITTIRI e tanti altri personaggi che vivacizzavano l'ambiente.
Adesso è rimasto quest'edificio cadente e insignificante. Mi risulta sia del buon Conte che ringraziamo per averci liberato dal lerciume della pizzeria Eden ma adesso è decisamente ora di rimettere in sesto (meglio radere al suolo) quella casa,compresa la vecchia SALA.
Dai Conte,butta sò tutto!

VENITE A CATTARCI!

martedì, febbraio 08, 2005

La casa nel canneto


In questa giornata di amarcord dolceamari, piace dare un ennesimo contributo al ricordo del gozzovigilare che fu. I nostri padri ricordano che questa costruzione, che sta in quella sorta di sbocco al mare dei Castelnuovo che è il tratto Campanello-Gasparina, è stata teatro di leggendarie serate a cavallo fra i '60 e i '70 (sempre anta erano). Alcuni narrano di tutti i mondiali Messico'70 passati là, sotto il pergolato, con mastelle di legno dalle quali attingere del fresco Negroni, fra invocazioni a Bonimba e GigiRiva e con (presumiamo) gran dibattiti alcolico-pallonari a suon di "l'è mejo Mazzola" contro "no,l'è mejo Rivera" (la terza via, quella della coesistenza fra i due assi, crediamo fosse poco praticata: zio Uccio Valcareggi docet). Per il resto, pare che musica e voglia di divertirsi la facessero da padroni assoluti, con l'arilicense di allora (che ci piace immaginare dal ciuffo beat e la battuta pronta) che passava la sua giovinezza (e rimarla con "primavera di bellezza" sarebbe pleonastico) all'ombra di questa casa che si affaccia sul canneto.
Il tutto è ora abbandonato da anni e piuttosto decadente (anche se ancora non cadente). Un vero peccato, direbbe qualcuno. E lo diciamo anche noi.

Arilicensi Puliti oggi ospiti della "Libera contrà del marciapè" di Lazise per festeggiare il Carnevale e per la votazione dei "tri che comandarà la contrada par un anno".
Trippe,paneti con la bondola,carne con fasoi e seole,fritole calde e ovviamente fiumi di rosso e brulè son stati offerti a tutti come ogni anno. E' sempre piacevole partecipare a queste manifestazioni paesane che portano avanti le tradizioni dei Benacensi tutti.
Domani minestrone di magro,aolette e calamari fritti e come Special Guests nientopopodimenoche:Papà del gnoco e Re del Goto.
Noi vi aspettiamo là.

P.S.
Che ingiasada però!

Poveri ma belli


Di cosa vogliamo parlare oggi? Del capannonismo marxista-leghighista, dell'arnismo anarchico o del meretricismo dilagante?
Ok, ok, oggi niente miserie, oggi va in onda questa foto del 1966, che ritrae un gruppo di villeggianti buontemponi (non targagialla) al camping Bell´Italia. Sedie e tavolini di ferro battuto, tanto verde (anche sulla spiaggia) e un lago da cartolina (senza neanche una gru sullo sfondo). Ah, i bei tempi andati...(come direbbe la nonna Abelarda).
Quindi, tanto per rigirare il coltellino nella piaghetta, riproponiamo l´immortale domanda: si stava meglio quando si stava peggio (ma se volete anche: Coppi o Bartali, Mazzola o Rivera, la bionda o la mora, Duran o Spandau, eccetera...)? E poi, giá che ci siamo, la madre di tutte le domande immortali: ovo, galina o cul caldo?

lunedì, febbraio 07, 2005

Capannonismo senza limitismo


Il capannonismo made in Peschiera è tornato a colpire: sono iniziati gli scavi per tirare su il prossimo prefabbricato in perfetto stile "città turnistica e d'arnie", proprio come desiderano i nostri illuminati amministratori.
I peschierotti ne sentivano la mancanza,di un altro capannone (e intanto son già 6).
Continuiamo così, facciamoci del male.

venerdì, febbraio 04, 2005

Ronf, ronf, ronf.....

Dice: troppo facile sparare sul pianista (la maggioranza), perchè ogni tanto non date un'occhiata al comportamento delle altre parti in gioco? Bene, se dobbiamo giudicare dal Consiglio di lunedi sera, la minoranza consiliare (che come sa qui ad Arilica, per non dare troppo nell’occhio, si fa chiamare opposizione) è parsa praticamente inesistente. E non parliamo di quella di centrosinistra (che pareva ciarliera e rompicoglioni come ogni opposizione che si definisca tale dovrebbe essere), parliamo del resto della truppa di minoranza, dove c'era chi ha seguito con aria assente alternando il gomito d’appoggio sul banco (senza mai prendere la parola, forse perché stanco di sentire sempre la solita minestra andata a male, forse perché impreparato sugli ordini del giorno, forse chissà), chi ha dato segni di vita solo quando c'era da alzare la mano per votare, seguendo svogliatamente i lavori come se andare in consiglio una volta al mese fosse come andare in miniera (o in clinica) tutte le mattine, chi dopo un’ora di sbadigli senza soluzione di continuità ha preso (senza vergognarsi) lo zaino che teneva sotto il banco e ha salutato la compagnia. E pensare che, a patto che ci fosse da eccepire sulle decisioni prese dalla maggioranza, l’opposizione che concepisce l’arilicense pulito andrebbe ritagliata da un album di figurine del 1967 o giù di lì: marcature a muso duro, fallo scientifico all’uruguagia, aggressività a tutto campo finchè c’è fiato, formazione a testuggine sperando di cavarsela d’esperienza, smoccolando come dei camalli del porto di Genova ma con disciplina tattica (perché in assenza di organizzazione si rischia di farsi prendere dal complesso di Gary Cooper, che in Mezzogiorno di fuoco fa fuori da solo tutti i cattivi). E provarci in contropiede, secondo quando prescrivono i dettami della tradizionale ricetta del calcio all’italiana. Ora, dalla minoranza NDCS non si pretendono miracoli nè magie psicocinetiche alla Uri Geller (quel saltimbanco che piegava i cucchiai con la forza del pensiero) ma di dimostrare segni di vita, se non altro per dare un pò di brio al dibattito, per provare a movimentare l'encefalogramma (piattino) di Arilica, giustificare il gettone di presenza e le preferenze personali prese alle elezioni. E invece qui o si dorme o ci si infila gli zainetti della Barbie e si va a casa a metà Consiglio (forse dovrebbe restarci direttamente, a casa, la signora consigliera farebbe molto piú bella figura).

Arilica violenta, la ciclopolizia si incazza

Come già successo per i candidati al titolo di Du de Cope (briscola bastoni), anche questa volta AP ha una grandiosa esclusiva da proporre ai cittadini arilicensi.
Il nostro fidato informatore ci ha fornito, in anteprima assoluta, il nome dei candidati finalisti per i due posti di vigile urbano (o poliziotto municipale?) dei quali AP ha trattato nel post “Tu chiamale se vuoi....espansioni” del 19/01/2005.
Si tratta di operatori dalla comprovata esperienza nel settore, gente altamente qualificata e professionalmente molto preparata.
AP vuole sottoporre i candidati al giudizio dei peschierotti: commentate pure le singole alternative ed esprimete la vostra preferenza, sarà nostra premura informare l’amministrazione sulle scelte della cittadinanza.

Ardelica Pischeriae

Coppia no.1: i vatican boys


Ebbene sí, pare che anche il dinamico duo vaticano abbia avanzato la propria candidatura. Il signore in bianco poco fa ha anche rilasciato la seguente dichiarazione via email, che abbiamo ricevuto direttamente su arilicapulita@yahoo.it:" Ciao a tuti li arilicensi, sono il Papa. Vi scrivo cosi poso racontare a tuta Arilica le cose che mi sucedono senza dover pasare dal filtro del mio uficio stampa, che di queli li mica mi fido. Duncue, volevo trancuilizarvi. Sono cui a leto con i fazoleti di carta perche o il rafredore e l'influenza. Adeso son qui nela mia stanza al Gemeli, finalmente mi tratano da siniore e i dotori son gentili. Ci sono anche le televisioni pero intervistano solo Joaqui e non me. Boh. Chisa cosa li dice. Comuncue, cui sto bene, a parte cualche starnuto.
Ciao dal Papa"

Coppia no.2: I Chips


Frank Poncharello e socio sarebbero ben lieti di abbandonare le caotiche Highways californiane in favore delle pur sempre meno congestionate strade arilicensi. A loro verrebbero assegnati 2 scooter bianco-blu della municipale, l´amministrazione avrebbe già contattato Armani per la realizzazione delle divise in tinta al cinquantino. Inoltre, la fisionomia di Ponch lo renderebbe particolarmente adatto a gestire l´ordine pubblico versante "bassomediterranei", mentre il biondo compagno simil-nordico potrebbe benissimo gestire il versante "targhegialle".

Coppia no.3 Starsky & Hutch


Altra coppia rodata e ben assortita, potrebbero pattugliare Arilica a suon di sgommate con l´Alfa della municipale: oddio, non è proprio la mitica Ford Torino bianco-rossa, ma in onore ai miti del poliziesco a stelle e strisce l´amministrazione sarebbe disposta a riverniciare la 156. Mario (Djumbai...si scriverà così, poi?) nella parte dell´informatore coloured che fu del mitico Huggy Bear.

Coppia no.4: Gianni e Pinotto


Ecco un´altra coppia che potrebbe rappresentare al meglio la ciclopolzia municipale, due acclamati burloni ma pur sempre ligi al dovere.
Ma Gianni, ma come si fa a non essere ottimisti con una faccia cosi´?

Coppia no.5: Bombolo e Monnezza


Un formidabile pezzo di Trastevere lungo i canali arilicensi. Tra un "alimortacci" e un "vaffa", l´ispettore Giraldi e il prode collaboratore avrebbero fatto la loro porca figura. Peccato solo che il poliziotto in tuta da meccanico sia ormai parecchio invecchiato, per non dire con un piede nella fossa, mentre pare che Bombolo di piedi nella fossa ne abbia già due.
Ma le potenzialitá per fare bene anche ad Arilica ci sono tutte.

martedì, febbraio 01, 2005


Anche dopo il consiglio di ieri di nuovi dudecope neanche l´ombra, evidentemente per colpa di consorterie partitiche o per paura di covarsi un´altra serpe in seno o altro (Il triangolo no, non l´avevo considerato?) non si riesce a trovare l´accordo sul nome e neanche quello sul cognome: questo modus operandi retrò stile "quando vestivamo alla prima repubblichina" immalinconisce molto il peschierotto senza salame sugli occhi, ma é proprio vero che, come direbbe il nostro amico Ataru, "il nuovo che avanza, ed il vecchio che ritorna", questi abbiamo e questi ci teniamo. Altre dal consiglio di ieri sera, in ordine sparso: la decisione di costruire nuove piscine comunali in localitá Vecchi (dietro al vivaio bruciacchiato) é ormai presa anche se non deliberata, negli stessi luoghi anche numerosissime arnie e arniette del cazzo (la bellezza di 300 o giú di lí, la cosa giá si sapeva ma vale la pena rinfrescare la memoria) e circa 70 alloggi di edilizia convenzionata per i residenti, case che secondo quanto sostiene la Giunta costeranno circa il 30% in meno rispetto ai prezzi di mercato (e questa sarebbe di per sé una buona notizia, senonché vedremo a babbo morto se la realtá dei fatti sará poi diversa). Passando al laghetto del Frassino, non é stata accolta la domanda di trasformazione dei capannoni dismessi in edilizia turistico-alberghiera, anche se é comunque previsto che una struttura alberghiera sorga nell´area del laghetto: quando sono emerse delle legittime perplessitá sulla compatibilitá di un albergo con una riserva naturale protetta, si é detto che il progettista valuterá di concerto con "un´equipe di esperti" l´impatto dell´opera con l´ambiente circonstante (e qui vi assicuro che son corsi brividi freddi lungo la schiena di molti presenti, e credo che la colpa non fosse imputabile al riscaldamento troppo basso ma al concetto di "equipe di esperti"). Quanto alla questione laghetto SIC-laghetto NOC, siamo passati decisamente alla fase laghettoSIC come anticipato giorni fa sul bugiardello, con richiesta di 3milioni di euro alla Comunità Europea per contributi che serviranno per far fronte agli espropri, alla gestione della futura riserva naturale e alla costruzione di una casupola che fungerá da accoglienza dei visitatori (che speriamo contingentati e consapevoli,sennó...pori osei). Poco altro dal consiglio comunale di ieri, se non alcuni consueti favorielli agli amici degli amici (in zona piscina dell'ex immobilgarda), il via alle verande stagionali mobili per i pubblici esercizi, un generalizzato scarso uso dei microfoni da parte di tutti i consiglieri e un finale con sterile polemichetta da kindergarten (nel vero senso della parola) del fu viceborgomastro, con relativo siparietto dell´assesore chiamato in causa (sulla polemica abbiamo capito poco e ce ne frega assai meno, meglio stendere un velo pietoso sulle querelle da asilo di gente che dovrebbe/potrebbe usare in modo piú produttivo il proprio tempo e le proprie energie in Consiglio Comunale). Appuntamento al 28 febbraio per la prossima puntata.

Nella foto: uno stormo di Aythya fuligula (altresí nota come Moretta) residente per alcuni mesi dell´anno al laghetto del Frassino. Il pennuto (o pennutessa che dirsivoglia) si chiede smarrito cosa gli accadrá attorno fra qualche tempo, e vorrebbe tanto scambiare due parole con "l´equipe di esperti" di cui sopra prima che cominci a fare danni.