giovedì, aprile 28, 2005

Consiglio comunale balneare oggi ad Arilica: ordini del giorni “leggeri” (quelli “pesanti” e “varianti” li hanno già approvati nei mesi precedenti) e atteggiamento cialtronesco di alcuni consiglieri: tipo la consigliera dell'opposizione (si fa per dire...) che come sempre ha abbandonato la compagnia dopo 20 minuti (e così si è portata a casa il gettone di presenza), tipo l’assessore all'ambiente che ha letto il giornale durante la seduta, tipo i telefonini che trillavano che era un piacere, tipo qualche consigliere che, pora stela, sembrava molto annoiato: e dire che il consiglio comunale si tiene una volta al mese, si comincia alle 18 e quello di oggi è durato in tutto 55 minuti (la signora Luisa direbbe che si comincia presto si finisce presto e di solito non si pulisce il water). E questa sarebbe la famosa “passione per la politica” e “l’amministrare per rendere un servizio al proprio paese” di cui si parla in campagna elettorale...dai su...
Unico momento thrilling un minidibattito sulla rotatoria da farsi sulla statale, vicino al sorgente “parco commerciale”(ex ics): il consigliere Tomezzoli ha fatto presente che gli oneri finanziari che si accollerà il comune di Peschiera sono enormi, anche perché, si è obiettato, nel caso in cui non si fosse fatto il centro commerciale mai e poi mai il comune avrebbe speso quei soldi per quella rotonda, che è quindi chiaramente funzionale alla proprietà del centro commerciale dei me coioni e basta. Ma l’ordine del giorno è passato anche coi voti di tutto il resto dell’opposizione (impegnata nel solito dormiveglia). E ora tenetevi forti perchè arrivano le fredde cifre: cittadini presenti in consiglio 5(c-i-n-q-u-e),di cui giornalisti 0(z-e-r-o).
Due sproloqui-considerazioni:
1- vero che l'orario infelice dei consigli comunali (che si dovrebero fare alle 21 e non alle 18, ma è una questione di sensibilità politica e i nostri hanno questa sensibilità e questo senso civico) tiene lontana la gente dalla palazzina, ma è altrettanto vero che il paese SE NE FREGA dell’amministrazione e della politica comunale. La verità è che il consiglio comunale potrebbero farlo anche con delle top model nude che alzano i cartelli delle delibere (tipo le gnocche di provincia che alzano i cartelli dei round nel pugilato) e i peschierotti non andrebbero lo stesso al consiglio comunale.
2- Chi scrive ai giornalisti gli articoli sul quotidiano locale rigurdanti il consiglio comunale di Peschiera, visto che in consiglio i giornalisti non ci vanno proprio? E poi si stupiscono che la gente lo chiama “il Bugiardello”?

Ah, per chi amasse le celebrazioni in stile Irpinia, sabato prossimo ci saranno i festeggiamenti comunali per una fantastica opera che tutta l'Europa ci invidia: la meravigliosa rotonda di Via Milano, inaugurata alle 14.45 con tanto di banda comunale, taglio del nastro, ricchi premi e cotillons. Ma come: niente fuochi artificiali e giuochi pirotecnici? E il coro delle voci bianche ce lo facciamo mancare? E le majorettes, niente? E el Torototela, gh'alo impegni?

mercoledì, aprile 27, 2005

Chi si estranea dalla lotta...


Nonostante i tragici fatti di qualche mese fa e la chiacchera che ne è seguita (ciacola durata 3 giorni, passati i quali tutto è rimasto come prima), prosegue con successo nel veronese l'iniziativa "adotta una mignotta". La kermesse umanitaria è voluta dall'APESPI (Associazione Papponi Extracomunitari Senza Partita Iva) e coinvolge tutte le municipalità che si affacciano sulla statale11, che hanno aderito alla bella iniziativa transessuale. Come sempre in passato, una volta sollecitata Arilica ha risposto con grande slancio: la gara di solidarietà continua senza sosta, ed è stata ribattezzata "adotta un´esteuropea" sulla variante e a San Benedetto e "adotta una nigeriana" lungo l'uscita della tangenziale a ridosso della chiesa del Beato Andrea (via Cairoli per la precisione). In questo posticino di grande passaggio e visibilità sono ospitate quotidianamente le giovani appartenenti ad una antica genìa africana, quella dei "sonoventiscinquelaboccaescincuantalamore". Dei guardrail di plastica biancorossa, messi lì da qualche amante dell'estetica, fungono da punto d'appoggio per le ragazze d'ebano, ormai figlie adottive della cittá turistica e d´arte: ci si siede sopra, si aspetta il merlo motorizzato di turno, si va in un luogo ameno altresí noto come camporella e poi si torna sul guardrail.
A margine di "adotta una mignotta" si segnala che la ditta Hatù ha stipulato un accordo commerciale coi contadini della statale11 (gli sfruttatori per antonomasia) per una fornitura di palloncini di lattice altresì noti come "goldoni" (minuscolo, nessuna parentela col celeberrimo Carlo: è solo un banale caso di omonimia), articolo del quale la mignotta fa un gran consumo.
Un´immagine che stringe il cuore: una giovane intenta ad adescare un merlo motorizzato. Non preoccuparti cara ragazza, per te un posto sulle strade della statale11 ci sará sempre, i merli saranno sempre numerosi e nessuno ti manderà via da lí (male che vada ti piazzeranno vicino una telecamera, ma tu ti sposterai 20 metri più in là e l'adozione sarà comunque assicurata).

lunedì, aprile 25, 2005

Altissima, serenissima, snobbatissima


Stamattina prima puntata dello sceneggiato "dai, su, celebriamo i 500 anni della Fortezza", richiesto a furor di popolo dai 2000 che firmarono la petizione apartitica e apolitica e blablabla: da un paio d'ore su Arilica svetta la bandiera di San Marco, che garrisce placida dal pennone dei Voltoni. Ah...a mezzogiorno l'adunata non era proprio oceanica visto che all'alzabandiera in Palleria non c'erano i duemila e neanche i mille, ma solo una cinquantina di infreddoliti, fra i quali: i combattenti, i reduci, due tedeschi ottuagenari (was ist?), il viceborgomastro, mi, me morosa e la banda comunale al completo. Non pervenuti, fra gli altri: il borgomastro, 1960 arilicensi di quelli che han firmato la petizione, tutti gli altri che non l'hanno firmata, Daniele Manin, Niccolò Tommaseo, Lino Toffolo.

Medagliere

Altro oro in carniere per il medagliere di casa: domenica 17 Aprile il kickboxer Manuele Donatello è diventato campione italiano WKA a Latina, nella specialità Light Contact, (categoria -67 Kg): il titolo determina inoltre l’automatica selezione nella nazionale che disputerà il mondiale in Canada a fine estate. Grande soddisfazione quindi l’atleta arilicense, che va ai mondiali d’oltreoceano dopo il buon 5° posto ai mondiali di Basilea dello scorso Ottobre.
Si tratta del primo (di una lunga serie, ci auguriamo) titolo per la neonata Black Fighters, squadra arilicense di kickboxing che ha anche altri atleti molto interessanti che non mancheranno, poco ma sicuro, di regalare nuove soddisfazioni.

Ardelica Pischeriae

venerdì, aprile 22, 2005

Scusi, chi ha fatto palo?


Falsa partenza per il nascente "parco commerciale": qualche giorno fa sono stati divelti i pali che sorreggevano lo striscione che pubblicizzava la struttura e la baracconata ha fatto plof: addio "qui sorgerà ecc.", addio numero di telefono del commercialista vicentino, addio massaia coi bigodini che spinge faticosamente il carrello della spesa. Ora il tutto giace abbandonato ai margini del megacantiere. Chi si nasconderà dietro l'abbattimento? Qual'è il movente del gesto? Qualcuno boicotta l'oasi del commercio che nascerà sulla tangenziale? C'è lo zampino di Piazza Betteloni? Chi ha imposto di ammainare la bandiera del parco commerciale? C'è baruffa nell'aria?

Spogliamoci cosí, senza pudor...


Bugiardello di oggi, articoletto dedicato ad Arilica: visto che anche l´occhio vuole la sua parte da stamattina anche la "Variante alla statale 11 é senza veli". Gran bel risultato: la Variante fa cosí il paio con la stessa Statale 11, che é senza veli da sempre, come testimonia la foto dell´eunuco di bianco vestito (prego notare i polpacci, roba che non si vedeva dai tempi di Hans Peter Briegel).
Son soddisfazioni.

giovedì, aprile 21, 2005

Opere d'arte arilicensi (quarta ed ultima parte)


Eccoli qui, gli artisti: il signor Demanio e i suoi infaticabili ragazzi di bottega, nelle persone del ministero delle finanze, del ministero LL.PP. e del Magistrato delle acque (questo nella persona di quei mattacchioni del nucleo operativo di Verona). Il Maestro, signor Demanio dello stato, ci informa che non si può accedere all'opera d'arte perché, ma pensa un pò, rischia di crollare. Peccato.
Ci scappelliamo ancora una volta dinanzi a Lei signor Demanio, il suo contributo portato alla città turistica e d'arte in termini di decoro ed estetica è fantastico, i peschierotti le sono riconoscenti e il turista apprezza sempre moltissimo la sua magnifica esposizione artistica. Come direbbe Ratzinga: crazie crazie crazie!

P.S: il cartello giallo degli artisti è talmente datato che il ministero LL.PP. nel frattempo non esiste neanche più. Ma andando su google e digitando "ministero LL.PP." si trova comunque il sito: leggete qual'è (qual'era) la loro parola d'ordine, il loro credo...da pissarse adosso...

mercoledì, aprile 20, 2005

Opere d'arte arilicensi (terza parte)


Siamo arrivati alla terza cartolina dell'opera d'arte sul Lungolago Garibaldi: aguzzate la vista perchè qui l'esposizione si fa sofisticata, arrivando a sovrapporre un tetto distrutto, cadente e imbarcato con i cassonetti (non visibili qui) appena sotto. Entrambi espliciti richiami all'arte repellente di Duchampiana memoria, essi arrivano a saldarsi e intercambiarsi in un'immonda alleanza, tutto secondo il fil rouge che è proprio dell'esposizione arilicense: il luamar. Ma non è finita qui: con la ferraglia rusena e il cerchione di automobile piazzato lassù è chiaro che gli artisti ci comunicano l'implicito l'abbandono del fetido cassonetto da parte del rifiuto: il trash si eleva a principio ascensionale energetico e la conseguente uscita dall'ordine costituito della nettezza urbana non è che la sua logica conseguenza. Immagini che sono proprie di Bari vecchia, Tunisi, Durazzo e fors'anche Castellamare di Stabia e che sono state trasportate paripari ad Arilca per darle un'immagine più naif, più mediterranea, più verace: un distillato di pop art, un capolavoro a confronto del quale il signor Andy Warhol può prendere tutte le sue Marylin e tutte le sue Campbell soup e può ficcarsele dove meglio crede. Mai l'arte concettuale ha raggiunto simili vette ad Arilica: il nostro grazie va agli artisti che hanno concepito tutto ciò e che continuano, nonostante il passare degli anni a proporci loro opera (che,lo ricordiamo,è "vista lago": non come le orride casette spacciate come tali dagli immobiliaristi). Domani, forse con emozione, vi sveleremo il loro nome e il tratto finale della loro opera: sarà l'epilogo di una grande cavalcata nella città turistica e d'arte.

martedì, aprile 19, 2005

RATZINGA!!!

Da “Se sbalio mi corigerete” a “Se spaliate vi coreccerò”: habemus papam bavaresem!!!E se grazie ai suoi superpoteri Ratzinga facesse il miracolo? E se grazie alla sua elezione i nostri amici crucchi tornassero in massa sul lago? C'è da scommettere che molti stanno già incrociando le dita...o altro (grattatio pallorum fugatio malorum...AAAAAMEN).
P.S: uè, si scherza, eh!

lunedì, aprile 18, 2005

Opere d'arte arilicensi (seconda parte)


Ecco la seconda immagine dall'esposizione artistica permanente in Lungolago Garibaldi: qui siamo chiaramente nel campo della body art, il movimento che esalta le funzioni escretorie, gli usi e abusi orifizi.
Visto l'uso che i passanti fanno di questo frammento di opera (i ghe pissa e i ghe caga ensima) gli artisti rimangono ancorati ad una forma infantile di escrezioni anali e urologiche, che rimandano ad una forma di cittadinanza sbiadita a mero spettro olfattivo, tanto più forte ora che la bella stagione è arrivata e il freddo non copre più le puzze: metafora mirabile, in uno dei luoghi più belli e suggestivi della nostra Peschiera. Permetteteci di dire che di fronte ad un'opera così bella i grandi della bodyart sfigurano, riducendosi a granelli di sabbia o, concedetecelo, a sonore scorreggie. Il cancello arruginito, la pila di tegole decrepite, i bancali accatastati, la spazzatura, le erbacce, lo stesso nastro che tiene lontani i ladri di tegole decrepite sono tutte chiare strizzatine d'occhio dell'artista verso il passante: suggerendo, con la stessa struttura disastrata dell'opera, tutte le forme mucolitico-cagatorie e di minzione, gli artisti hanno genialmente invitato all'esplorazione titillante dei genitali, esibizioni adamitiche che inserite nel contesto arilicense creano un ulteriore effetto spiazzante, dolente rappresentazione del corpo sullo sfondo della città turistica e d'arte e critica della sessualità maschile moderna, stretta all'angolo e castrata da un'aggressiva vitalità femminile (di quelle che tolgono braghe e anca mudande, per capirci): la mutanda calate, gli attributi a penzoloni, il Mincio, il Benaco e la fortezza che tutto circonda: signori, siamo nel campo della pura performance indotta, signori, siamo di fronte al capolavoro!

venerdì, aprile 15, 2005

Opere d'arte arilicensi (prima parte)


Molti ci hanno fatto notare che è sempre più bella ed originale l'esposizione d'arte a cielo aperto che da molti anni allieta lo sguardo del passante sul Lungolago Garibaldi, più precisamente nell'esatto luogo in cui "non più Benaco ma Mencio" (che Padre Dante ci possa perdonare tutti). Verissimo, l'allestimento artistico sul lungolago è uno dei tanti motivi per cui possiamo fregiarci del titolo di "città turistica e d'arte", la fierezza di avere in casa una simile opera concettuale ci gonfia il petto d'orgoglio: noi di Arilica Pulita ve la proporremo giorno per giorno, di modo che possiate gustare in sequenza l'esposizione nel suo unicum, opera mirabile per abnegazione e magnificenza, collocata giustamente in uno dei punti più turistici e di passeggio di tutta la nostra Arilica: il turista e il peschierotto apprezzano certamente l'opera d'arte di strada.
Come vedete nell'immagine, la cifra comune degli artisti è la riscoperta del figurativo, abbinato ad una disposizione volutamente incongrua, grottesca, parodistica dell'arte povera post-bellica, come si nota in questa pavimentazione in terra, sassi e detriti vari, piazzati lì non nel vano tentativo di coprire buche profonde, bensì per riproporre a Peschiera le stesse gibbosità che si ritrovano soltanto nelle strade del Gabon e in quelle di Secondigliano-Scampìa, evidente metafora dell'eterno conflitto fra i due emisferi del mondo: il sud afrocampano e il nord arilicopadano. La suggestione è impressionante, questa sì che è arte con la A maiuscola, tale concentrato di provocazioni, rimandi semantici e citazioni colte ci mette quasi i brividi...ma non facciamoci prendere dall'entusiasmo e proseguiamo: sempre per legarsi al filo conduttore dello sfascio come cifra artistica ricca di simbolismo, sulla destra si può notare la catasta di tegole decrepite disposte con sapienza dagli artisti, che hanno anche pensato di dipingere di giallo il davanti del fabbricato per dare l'ingannevole impressione di non trovarsi nel terzo mondo: questa è davvero una provocazione magnifica e spiazzante, degna della "merda d'artista" di Piero Manzoni e dell’"orinatoio" di Duchamp!
Nei prossimi giorni ci addentreremo nei meandri dell'esposizione, generoso regalo ad Arilica di un gruppo di artisti che mai smetteremo di ringraziare per quello che continuano a fare per la nostra città turistica e d'arte.

giovedì, aprile 14, 2005

0458089611 (non si sa ancora nulla di certo)

Partita oggi la mitica riqualificazione del Parco Catullo, unico vero parco arilicense. Della nuova pavimentazione del nostro Central Park parló qualche tempo fa l´assessoressa ai Beni culturali, in una intervista al bugiardello intitolata sobriamente "chi se loda se imbroda". Una ditta sta mettendo giú i cordoli del parco, vedremo cosa verrá fuori a lavori ultimati. Son soddisfazioni, anche se noi saremmo sempre in attesa del ripristino della ringhiera asburgica sul canale di mezzo...«abbiamo ripetutamente sollecitato, e continuiamo a farlo, l’agenzia del demanio, perché spetta a lei appaltare direttamente i lavori di ripristino. Sta di fatto che non si sa ancora nulla di certo, e noi conviviamo con il rischio quotidiano che qualcuno posa farsi male»: cosí parló l´assessoressa. Bene, quindi le linee sono bollenti, è tutto un "pronto qui demanio", e un "...e allora sta ringhiera?", da piazza Betteloni compone il numero lassú per sollecitare i signori a muovere il demanialissimo culo e risistemare la ringhiera, che a forza di far passare i mesi ormai le transenne i é rusene (e lí a fianco c´é anche la Palazzina Ufficiali abbandonata e cadente, dello stesso avveduto proprietario).
Ma "non si sa ancora nulla di certo".
Se non che il peschierotto non solo rischia quotidianamente di farsi la bua e finire nel canale, ma si rende conto che far passare i mesi per mettere a posto 5 metri di ringhiera é da cittá turistiche e d´arte sí, ma del terzo mondo.

lunedì, aprile 11, 2005

Un impegno concreto: più parchi commerciali per tutti


Abbiamo già parlato dell'ICS abbattuto, ma oggi abbiamo visto una favolosa novità che ci costringe a tornare sul tema. Eh sì, perché la nostra discoteca del cuore verrà rimpiazzata nientepopodimenoche: con un parco. Dalle nostre parti ci sono paesi che hanno il parco Natura Viva, altri il parco Sigurtà, altri il parco divertimenti, altri il parco acquatico, altri il parco tematico e noi, pensate che culo, il parco commerciale. Ecco cosa mancava ad Arilica!!! IL PARCO COMMERCIALE!!! Nel ringraziare i nostri reggenti dal pollice verde che hanno voluto tale oasi sulla tangenziale e la società wcentina che la gestirà, ci poniamo alcune semplici domande: per vigilare sulla quiete dei visitatori del neoparco nazional-commerciale arilicense basteranno i vigili urbani o arriverà la guardia forestale? E come in ogni parco nazionale che si rispetti, arriveranno anche quei cattivoni dei bracconieri? Fuori dai negozietti avvisteremo gli stambecchi e l'aquila reale, il beccaccino e la marmotta? Le mignotte della tangenziale saranno comprese nel prezzo del biglietto d'ingresso al parco? L'orso bruno emetterà lo scontrino o beneficerà del concordato fiscale? La massaia immortalata sullo striscione verrà tutelata dal WWF o dall'associazione consumatori? Dopo i "decentramenti", le "riqualificazioni" e il "parco commerciale", quante altre prese per il culo dovrà subire il peschierotto?

Bilinguismo


Qualche politicus valeggiano che conta dev'essersi spinto fino in Sudtirol (coi puntini sulle u) per una gita fuori porta e quivi innamoratosi dello stinco di porco ai ferri e soprattutto del bilinguismo da cartello stradale. Tutti quegli Sterzing, Brixen, Brunech hanno talmente gasato quel tortellino dell'amministratore pubblico che, una volta tornato all'ombra del castello, egli ha pensato bene di esportare il bilinguismo anche nell'ameno paesotto, e sentendosi particolarmente spiritoso ha fatto mettere questi cartelli Valeggio/Valès sul Mèns, in spregio al senso del ridicolo e anche al dialetto veronese (che come tutti i dialetti è una roba seria e perciò non dovrebbe mai essere ridotto a burletta come han fatto qui). Mentre sghignazziamo della cazzata del borgo limitrofo, promettiamo Gloria imperitura e assicuriamo voti al politicus arilicense che, innamoratosi della storia, oserà sfidare il macigno dell'italianismo e bilinguerà i nostri cartelli stradali: Peschiera/Arilica, il sogno dell'arilicense pulito sarà mai realtà?

giovedì, aprile 07, 2005

Un impegno concreto: più edilizia residenzial-commerciale per tutti


Ecco lo spettacolo che si presenta agli occhi di chi, viaggiando sulla SS11, si trova a passare a lato di quello che fu il fulcro del divertimento notturno arilicense: il fu Tucana, poi Ics. Eccola qua l'ex discoteca di Arilica, sacrificata sull'altare del centro residenziale-commerciale che, struca struca, temiamo significherà casoni bi e trilocati+ probabile casone ospitante negozi. Il cartello che campeggia all'ingresso di ground zero recita: "demolizione di un edificio in muratura, tensostruttura e livellamento". Bene, buttano giù, spianano tutto e poi? Poi arriveranno i nostri, che tireranno su i manufatti pianteranno 4 palmette e 2 ulivi davanti e il gioco sarà fatto: avremo raggiunto la quadratura del cerchio e l'imperfetta imitazione della periferia di Desenzano sarà realtà. Tutto ciò come da variantona al PRG decisa mesi orsono dalla nostra Giunta, quella che starebbe definitivamente "eliminando la speculazione edilizia a Peschiera". Non sono le solite critiche "sfasciste", è solo la considerazione di tanti cittadini che amerebbero che il gigantismo e la cementite fossero messi da parte, magari per fare spazio al buon gusto oppure al suo parente stretto: il buon senso. Ma la rincorsa a chi ha il centro commerciale o residenziale o capannonistico più grande pare non avere fine, e noi partecipamo con entusiasmo alla singolar tenzone. Anche se siamo tutto tranne che nostalgici a oltranza, in questi giorni guardiamo con un pò di tristezza l'abbattimento di questo pezzo dell'Arilica godereccia che fu: per quanto fosse bruttarello il Tucana-Ics resterà nei ricordi di tutti quelli che l'hanno frequentato...eh, cari adolescenti di oggi, non sapete cosa vi siete persi.

mercoledì, aprile 06, 2005

SMS della Protezione civile

"Se vai a Arilica x omaggio al lago di Garda usa mezzi trasporto collettivo. Preparati a code organizzate ma molto lunghe. Non dare confidenza alle signorine lungo la statale11: ció potrebbe creare rallentamenti. Si astengano portatori d'enfisema se il viaggio avviene col finestrino abbassato. Caldo di giorno freschetto di notte. X info: Radioscarpa".

Golinilandia: resort village or Rail station?


...Golinilandia, stazione di Golini Centrale...é in arrivo sul binario 2 l´interregionale per Verona...non effettua fermate intermedie...possessori di bilocali in settore D...non effettua servizio ristorante ma effettua servizio carburante e servizio lavaggio...

martedì, aprile 05, 2005

Nei giorni in cui su Televespa e dintorni si parla e straparla del Papa, sulle sponde dell'amato lago si fa strada il dibattito sulla stagione turistica che sarà, anche perchè le previsioni sono molto pessimistiche: Federalberghi dice che solo il 2,4% degli italiani sceglierà quest’anno di recarsi ai laghi contro il 5,8% dello scorso anno, in giro pochi inglesi low-cost, di tedeschi neanche l’ombra e si è talmente mal ridotti che si aspettano con impazienza le prime targhegialle. Bottegai, commercianti e in generale tutti quelli che con un eufemismo si definiscono "operatori turistici" brancolano nel buio e i spiansota. Per le vacanze pasquali sottotono sono stati incolpati, in ordine decrescente: caro-vita e crisi economica (+ 6,3% di colpe imputate rispetto alle precedenti consultazioni), tempo inclemente (+ 2,2%), concorrenza aggressiva di altri poli turistici assimilabili al nostro (+1,8%), l’arbitro (cornuto per definizione, sebben in calo: -2,8%). Pochi s’interrogano invece su cosa in realtà offriamo al potenziale turista/visitatore/viandante in termini di: cultura e valorizzazione del patrimonio storico, spiagge e acqua che si possano definire tali, eventi ed infrastrutture che attraggano flussi di visitatori “qualitativi” (che non dico gente di serie A, ma neanche di serie C2 girone B come quelli attuali), spettacoli di un certo spessore (che non dico Umbria Jazz...ma almeno roba che vada al di là della sagra paesana anni '50, di Castellina Pasi e della gara di rutti tanto in voga da noi), cura del paesaggio urbano (perché l’occhio del visitatore vuole la sua parte, eccome se la vuole), numero di sorrisi e cortesia di tutti quelli che lavorano nel turismo e quindi in definitiva, rapporto qualità-prezzo dei servizi offerti (tutto carissimo a fronte di un’offerta scadente). “Puntiamo sui grandi numeri, l'unica strategia vincente, vedrete che arriveranno le vacche grasse per tutti”: dopo gli anni del turismo pionieristico questa è stata l’idea di impostazione turistica in tutto il basso lago, ora però ci stiamo accorgendo che le mucche di cui sopra vanno altrove e da queste parti non torneranno più, perchè le nostre parti sono per definizione il regno del mordi-e-fuggi e gli unici bovini su piazza sono le smuntissime vacche che a confronto quele de Bombay i è in salute, gente che pascola senza un soldo nei nostri megacampeggi autosufficenti, strutture cresciute a dismisura negli ultimi anni col beneplacito interessato della politica demente e delle sempre lungimiranti amministrazioni locali.

venerdì, aprile 01, 2005

Vota Antonio

Avvisiamo che la seconda puntata dello sceneggiato ‘cercasi caregheta in Regione, tengo famiglia’ non andrà mai in onda. I programmi di Arilica Pulita proseguono con la traduzione simultanea politichese-italiano, per capirci qualcosa dopo l´uscita dei primissimi risultati elettorali.
Avvisiamo gli arilicensi che la visione del seguente programma è destinata ad un pubblico adulto.

- “abbiamo subito una flessione importante, urge una riflessione profonda all’interno della coalizione’ = Madonna che batosta, adesso sotto con le epurazioni, si salvi chi può.
- “la vittoria è indiscutibile, faccio comunque i complimenti al mio avversario, che è stato molto leale” (detta con sorriso da orecchio a orecchio, tipo squalo-tigre) = Hai perduto, faccia di velluto!
- “Ammetto la sconfitta, faccio comunque i complimenti al mio avversario, che è stato molto leale” (detta con sguardo terreo e tono da funerale) = Ti odio!
- “Il dato che esce dagli exit poll ci penalizza nettamente, la situazione andrà valutata con serenità, senza drammatizzare” = è un disastro...presidente trombato e partito nel baratro...dovremmo dimetterci tutti, ma non se ne parla neanche.
- "non è mio costume commentare gli exit poll, che già altre volte si sono rivelati inattendibili: attendiamo i risultati definitivi” = Sono al 43%, il mio avversario al 52%. Non sono mica fesso, io degli exit poll parlo solo se sono positivi: adesso faccio finta di andare un attimo al cesso e poi scappo dall’uscita laterale.
- “Noto con sconcerto che nella coalizione vincente hanno già cominciato a litigare: questo non fa che confermare quanto dicevo prima del voto, cioè che per loro sarà impossibile governare”= Sono un fallito. Nonostante tutto la gente ha votato in massa per quel cretino: e adesso sono 5 anni di opposizione, non mi passeranno mai.
- "tutto sommato il partito ha dimostrato una sostanziale tenuta” = abbiamo perso, proprio come ci aspettavamo e proprio come nelle 4 elezioni precendenti. E adesso?
- “nonostante la sconfitta del candidato alla presidenza, che in tempi non sospetti avevamo già individuato come l’anello debole della catena, il nostro progetto politico esce comunque rafforzato, perché blablabla...” = l’avevo detto che con quell’imbecille di X (candidato presidente) non si andava da nesuna parte, adesso quelli idioti di Y (partito alleato) mi sentono.
- "...E’ peraltro innegabile il buonissimo risultato del nostro partito” = siamo a +0,8% rispetto all’anno scorso, ma contro quell’armata Brancaleone dovevamo spaccare il mondo, altrochè sta roba striminzita.
- “Sapevamo che in queste regionali non avevamo molte speraranze anche per le divisioni nella coalizione, il nostro vero obiettivo ora sono le politiche dell’anno prossimo, dove dovremo ritrovare la coesione” = non volete mica farmi credere che con questa manica di deficenti che ci ritrovavamo attorno potevamo sperare di vincere, vero? Adesso mi tocca anche dare l’impressione di essere ottimista, ma pensa te...
- “Non è il caso di fare drammi, in fondo usciamo da questo voto regionale con un risultato migliore rispetto alle precedenti regionali del 2000” = che schifo, abbiamo perso un altro 3% rispetto all’anno scorso: ho dovuto tirare fuori l’unica elezione degli ultimi 5 anni rispetto alla quale siamo andati meglio. Sono disperato, aiuto!
- “La gente non ha compreso appieno il nostro messaggio di rinnovamento” = questo popolino vota sempre con la mano sul portafoglio, maledetti deficenti...
- "La gente ha compreso appieno il nostro messaggio di continuità = Incredibile, ci sono cascati anche sta volta, sono proprio dei deficenti…
- “Nonostante fossimo schiacciati rispetto agli altri partiti dellla coalizione, noi teniamo alla grande” = Presto, qualcuno mi passi subito una calcolatrice che vediamo quanti soldi di rimborso elettorale abbiamo portato a casa con questo 2,8%
- “Guardando queste proiezioni Abacus mi vien da dire che col senno di poi forse dovevamo ascoltare di più la nostra base, anche se avesse proposto idee e nomi diversi da quelli effettivamente candidati” = visto che si è perso, la prossima volta vedrai che ci costringono a fare le primarie. E se poi vincesse un comunista frocio come in Puglia?
- “Se il dato fosse quello che emerge dagli exit poll, il nostro candidato non andrebbe al ballottaggio. Ora dobbiamo valutare un eventuale apparentamento, visto che si profila un secondo turno” = Forza, saltiamo subito sul carro del vincitore, altrimenti niente careghe per i prossimi 5 anni!
- "se sommiamo i voti dei partiti che in qualche modo fanno riferimento alla nostra area politica, saremmo in maggioranza: a testimonianza che uniti si vince” = noi con quelli là non abbiamo niente a che spartire, ma tanto lo sanno tutti che siamo senza vergogna: dai ragazzi, la prossima volta mettiamoci assieme e poi spartiamoci le careghe.
- “Si profila una sconfitta per il nostro candidato presidente. Noi comunque siamo sereni e non abbiamo nulla da rimproverarci” = Siamo disperati: dove abbiamo sbagliato?