martedì, maggio 31, 2005

Ci fanno notare che, a livello di eventi, per quest´estate un cartellone di spettacoli arilicensi c´è: è infatti in programma la rassegna teatro-musica-danza, che parte il 21 giugno ai Bastioni San Marco con una serata teatrale per poi proseguire fino a settembre inoltrato con spettacoli vari (sebbene ancora ignoti). Questo per amor della veritá e per dare a Cesare quel che è di Cesare, sperando che la rassegna sia all’altezza e che faccia trastullare il peschierotto, sempre desideroso di intrattenimenti di spessore nella sua Arilica. Al di lá della qualitá della rassegna, é positivo che si faccia vivere e si valorizzi il cortile della caserma d´artiglieria (ribattezzato "Teatro di Porta Verona"), un posto che ci invidiano in tanti, uno dei tanti fiori all´occhiello di un paese che potrebbe e dovrebbe distinguersi.

lunedì, maggio 30, 2005

Tacabanda, maestro!

Inizia la stagione turistica e con essa anche il consueto ricchissimo cartellone di spettacoli sotto il cielo di Arilica.
In attesa della competizione ferragostana ai Bergamini fra i complessini di mazurka e le zanzare denominata "festa dell´ospite", sotto con la “1° edizione del concorso live per Band” ai Bastioni San Marco, un festival musicale a eliminazione che promette scintille: con soli 6 euro+4 di prevendita potremo assistere alle esibizioni di band emergenti (poi, visti il caldo e la serata musichereccia, bisogna presumibilmente aggiungere 3-4 birre, quindi con 18-20 euro a cranio ce la dovremmo cavare). Ora non cominciate a fare i lamentosi e sbraitare "occhei il prezzo é ingiusto": il prezzo é ampiamente giustificato dalla presenza di "giuria popolare" e "giuria artistica" come da antica tradizione nazional-popolare. A fine serata spoglio delle schede, sperando venga raggiunto il quorum (la conferenza episcopale italiana si é schierata per l´astensione, l´embrione che si annida nelle chitarre deve continuare a vivere). Ma non é finita qui: pensate che per la giuria artistica (leggo dal comunicato stampa) "si fanno i nomi del bassista della Pausini e del batterista di Jovannotti": peccato che il fisarmonicista di Castellina Pasi quella sera lí avesse un matrimonio a Guidizzolo, altrimenti sí che sarebbe stata una giuria artistica memorabile. Questo é quanto passa il convento, alias la "cittá turistica e d´arte" che tremare il mondo fa(ceva).
Anche se i confronti non ci piacciono, a questo punto siamo costretti a farne uno: due fine settimana fa eravamo a Torri del Benaco, dove si é tenuto il "Garda Scooter Rally", raduno di Vespe e Lambrette (cioé il meglio dell´italianitá) ma non solo. Ce n´era per tutti i gusti: alcuni fra i migliori DJ's house in circolazione (a ci ghe piase el genere...), museo itinerante+cimeli per lambrettisti incalliti, magnar e bear a volontá (e di qualitá!), concerti ska rock e blues di celebri gruppi del sottobosco inglese. Il biglietto della tre giorni costava Euro 15,00, che davano diritto a: ingressi multipli in disco, 6 concerti, campeggio semigratis, toppa commemorativa (per la topa invece non si erano attrezzati, peccato...), spritz party e buffet di domenica (gratuiti entrambi, esibendo il biglietto si mangiava e beveva ad libitum). Risultato: qualche migliaio di presenti nel corso dei tre giorni, bar e pizzerie di Torri presi d´assalto e qualche decina di altri benefici per il paesello (se qualche prevenuto volesse saperlo, per informazione alla fine del raduno non si sono segnalate devastazioni, risse, né tantomeno sporcizia: solo una gran bella festa e una gran bella pubblicitá per il paese con televisioni filmanti e intervistanti).
Il confronto é impietoso, lo so, ma quando ce vó ce vó...

venerdì, maggio 27, 2005


L´almanacco arilicense del giorno dopo narra di un camionista ungherese intenzionato a trascorrere la notte nella cuccetta del proprio mezzo nel parcheggio del cimitero del Frassino.
Alla mezzanotte viene svegliato da qualcuno che bussa alla portiera: scosta appena appena la tendina e si trova di fronte 3 tizi con passamontagna decisi a ripulire camion e camionista.
Per fortuna il malcapitato mantiene la calma, avvia il mezzo e fugge lesto verso la vicina azienda dove avrebbe dovuto scaricare merce il giorno successivo. Chiamata alle forze dell´ordine, che accorse sul posto non sono riuscite a rintracciare i soliti ignoti.
Altra vicenda che va ad arricchire la cronaca quotidiana cittadina: anche questa, ahinoi, é Arilica.

Ardelica Pischeriae

Piccoli comici crescono


In giro per Arilica c'è anche gente che si diverte così, giovani Bartezzaghi che imbrattano di spiritosaggini i cartelli stradali.
Pare che a qualcuno Panzera faccia ridere, mah...

giovedì, maggio 26, 2005

Capolavori incompiuti, parte seconda


Ma visto che di un incompiuto solo non sapevamo cosa farcene, ne abbiamo lasciati da finire ben due: questo è molto più che spelacchiato, a questo manca perfino l'anima (che qui si potrebbe aprire tutto un dibattito su "ma i capannoni...ce l'hanno un'anima o no?", ma si rischierebbe di scadere nel new age, quindi evitiamo).
Qui niente tuboni e celodurismi, qui siamo ai buchi, puri e semplici come solo i buchi sanno essere.

Capolavori incompiuti, parte prima


Della indiscussa valenza turistico-architettonica del capannonismo arilicense si è già discusso, ma che dire del retrobottega? L'incompiuto ci esalta come poche altre cose, quando passando sull'autostrada osserviamo il sedere spelacchiato del capannone di parquet rischiamo sempre di uscire di carreggiata per il troppo ridere. E dire che è ilare è dir poco.
Bravi, fate bene a lasciarlo così il nostro capannone favorito, l'incompiutezza gli da un'aria vissuta da reduce in astinenza che gli giova moltissimo: quei tuboni a vista e la venatura longitudinale del cemento armato evocano immagini maschie e quantomai turgide, che ben si accompagnano con le peripatetiche in attesa pochi metri davanti, sulla tangenziale.

Vitamina C

Qualche mattina fa, alle ore otto e quaranta, in un noto bar di Arilica ho ordinato una spremutina d´arancia.
L´ho bevuta al banco e ho chiesto il conto.
Il signor barista mi ha detto: sono 3,50€.
Che, per la cronaca, fanno 6741£.
Allora, seguendo le indicazioni di qualche settimana fa del caro Presidente del consiglio e imperatore di Arcore e Nassyria, ho risposto serafico che per una spremutina di due arancette di merda consumata al banco 3,5€ mi sembravano francamente troppi e ho detto no.
Il barista mi ha guardato stupito e mi ha chiesto di ripetere.
Io, da consumatore indignato, ho ripetuto no. Non pago.
Il signor barista voleva chiamare la municipale, che casualmente stava consumando il caffè al bar di fronte, ma poi gli ho detto che stavo solo seguendo il consiglio del nostro Presidente. Allora il barista ha chiamato la neuro, sono arrivati due uomini gentili vestiti di bianco che mi hanno chiesto come mi sentivo e poi mi hanno detto se mi andava di fare un giro sulla loro macchina nuova.

mercoledì, maggio 25, 2005

E la chiamano estate


Mentre anche per quest´anno siamo di nuovo "de boio" noi riproponiamo un´Arilica bollente che fu, di un´estate anni ´50 che sembra preistoria (il lungolago Mazzini non era ancora asfaltato!). Notare i baracchini "coccobello" a bordopista e la pubblicitá del Campari sopra la Tavernetta, come eleganza e fascino avanti 18 anniluce rispetto al bar "red passion" di adesso (con veranda di plastica e gelato di plastica anche lui, a 1 euro e rotti la baleta).

lunedì, maggio 23, 2005

Dizionario immobiliarese-italiano

Sei alla ricerca della casa che fa per te nel basso lago? Il tuo amore per il traffico, l'edilizia popolare, le varianti al PRG, il caos e i cantieri ti spinge inesorabilmente a vivere nella cittá turistica e d´arte? Grazie a questo dizionario immobiliarese-italiano, da oggi anche tu povero disperato in cerca di alloggio potrai decifrare il misterioso linguaggio dei nostri eroi:

"Adiacenze centro" = il centro, ancora abbastanza pittoresco nonostante tutto e nonostante le due gru del cazzo che lo sovrastano, si trova a soli 2 chilometri di traffico di distanza.
"A due passi dal lago" = oddio, forse abbiamo un po' esagerato e i due passi a contarli bene sono almeno duemila. Dettagli. Ah, il lago esiste, certo, ma a queste latitudini puzza talmente che lo sentirai già da casa tua.
"Stabile signorile" = Espressione priva di senso, ma che per consuetudine funge da incipit di qualsiasi annuncio.
"Salotto con angolo cottura" = ingresso con divano e angolo cottura, tutto insieme. Fai bene attenzione, quella porta lì in fondo, sulla destra non conduce alla stanza da letto (nella stanza ci sei già!), e non è neanche la dispensa: è il cesso, comprensivo di doccia (di quelle senza piatto, aperte)!
"Cucinotto" = penoso sgabuzzino di tre metri quadrati ricavato dal salottino e adibito a cucina (insomma, da qualche parte dietro le piastrelle ci debba essere l'attacco del gas, o così pare.)
"Cucina a vista" = Uguale al cucinotto, però gli mancano la porta e i muri.
"Bagnetto" = Cesso cieco, ossia senza finestre. Al posto della tazza c'è la turca, che è bella, dai: fa tanto etnico. La piccola doccia perde e l'impianto dell'acqua calda è collegato a un boiler a gas assassino che nel '83 ha ammazzato due anziani che si ostinavano a volerlo usare anche d'inverno. Ma è capitato una volta sola, niente di cui preoccuparsi.
"Ammobiliato" = Aggettivo. Arredato con favoloso gusto dal precedente inquilino (il nonno del proprietario, defunto). Il divano in pelle sfondato, il comodino della buonanima e le orribili nature morte volevamo portarli alla discarica, ma costava troppo.
"luminoso appartamento" = si, se accendi la luce forse...in realtà l'80% degli agenti immobiliari è fotofobico: solo cosí ci si può spiegare il fatto che luminoso voglia dire che puoi spegnere la luce senza dover camminare a tentoni dalle 11,30 alle 13 e luminosissimo che ne puoi fare a meno dalle 10,30 alle 15. Solo nel mese di Agosto, sia ben chiaro.
"Termoautonomo" = Ah, oltre all'affitto ci sarebbe da pagare anche il gasolio dell'impianto di riscaldamento, ma è poca cosa, qualche centinaio di euro in più a bimestre.
La mitica "cucina abitabile" = tutto sta in cucina: anche la camera da letto, la cantina, e il bagno, il garage, l'angolo cottura.
"Terrazza pranzabile" = quella striscia sporgente di trenta centimentri dove i piccioni beccano le briciole della tovaglia scossa da quelli del piano di sopra.
"Cucinino abitabile" = Scusate ma questo non siamo riusciti a decifrarlo...
"Loft" = seminterrato dove fino a due settimane fa lavoravano e vivevano 19 cinesi. Ottimo per coppia giovane e mooooolto dinamica. "Mansarda" = Polveroso solaio senza luce trasformato in bilocale. In alcune stanze il soffitto è alto mezzo metro. Manca l'abitabilità ma ancora per poco, non c'è da preoccuparsi.
"grazioso" = minuscolo
"finiture di pregio" = prezzo assurdo, molto sopra a quello di mercato.
"piccolo vano dispensa" = portastuzzicadenti
"piccolo cucinino" = portastuzzicadenti, piastrellato però...
"Appartamento in buono stato" = Buono, non ottimo. In salotto c'e' la muffa, il pavimento è pericolante, le finestre si chiudono male e sul terrazzino ci ha fatto il nido una famiglia di piccioni radioattivi con la diarrea. Ma il resto è tutto a posto. Poca roba, con due lavoretti (a carico vostro, sì) torna come nuovo.
"Da vedere!" = Venite che questo non riusciamo ad appiopparlo a nessuno, cazzo!
"Prezzo interessante" = Prezzo talmente alto che ci vergognamo a scriverlo, però voi deficenti telefonateci: si sa mai che ci caschiate.
La moda di mettere le foto degli interni negli annunci. Domanda dell'aspirante proprietario: "ma quella bella cucina in muratura in legno di noce intarsiata e dipinta a mano ce la lasciano vero?" Risposta: "beh, veramente no, però se vi piace così tanto possiamo indicarvi un artigiano che ve la rifà uguale uguale (con 25mila euro)".
"Bellissima soluzione abitativa" = il solito grumo di casoni made in Peschiera, con una piscina 3x4 in mezzo che fa tanto "Village". Ah, e gli appartamenti son le solite arnie di 38 mq con le tapparelle di plastica, che non crediate...in pratica, Golinilandia e simili!
La variante del "pressi": indica una località di lago, esempio "Bardolino". traduzione: località in culo, a 10 km dalla localita' di riferimento. In giro pien de zanzare tigre (che però son molto socievoli, vedrà..). Ormai Arilica non è più località di riferimento: adesso siamo "pressi" di qualcosa.
"Da personalizzare" = È praticamente già abitabile. Basta solo intonacarlo, tinteggiarlo, piastrellarlo, mettere i sanitari e rifare l'impianto elettrico.
"Palazzina multietnica" = rassegnati, là dentro parlare italiano è inutile.
"Residence adiacenza parco divertimenti, appartamenti fonoisolati" = andrai a vivere in un posto dove per 7 mesi l'anno la gente grida sulle montagne russe, ma non ti preoccupare: "abbiamo fatto i muri grossi!". Ah, sarai recluso in casa per gran parte dell'anno causa traffico allucinante, ma non ti preoccupare: se dovessi stare male l'elicottero di Verona Emergenza potrà atterrare sul retro della palazzina e in un attimo sarai in rianimazone a Borgo Trento, delizioso quartiere semicentrale immerso nel verde dove passare settimane indimenticabili nel celeberrimo residence "Nosocomio".
"Vista lago" = venga qui nell'angolino del balconcino e aguzzi la vista...guardi lá in fondo, dietro le antenne della Telecom, i capannoni e il centro commerciale...ecco, quel pezzettino di acqua che intravvede è il lago...bello, vero?
"100 mq calpestabili" = se avete piedi molto piccoli, s'intende, altrimenti sono 40.

Buona ricerca a tutti.

domenica, maggio 22, 2005

Un plauso al gruppo Arilica, che ha organizzato a Peschiera degli incontri pubblici sui referendum: gli appuntamenti sono per le sere del 24 e del 31 maggio in biblioteca. Comunque la si pensi sul tema, é meritorio chiunque si muova per mettere in piedi discussioni di questo tipo (sperando che non siano mai a senso unico), vista anche l'importanza e la delicatezza dell'argomento. Solo disonore e pernacchie per chi invece cerca di far passare sotto silenzio questo referendum per farlo naufragare: é notorio che i custodi dell´embrione e del quorum si asterranno, e il 12-13 giugno andranno al mare a bordo delle corriere messe a disposizione dalla Vaticano SPA, tour operator leader nel campo delle truffe concordatarie (ribattezzate elegantemente "ottopermille").

Una Peschiera da sogno, una favola di paese


Finisce stasera la mostra di Faccincani nel sottotetto della Caserma Cacciatori. Sempre molto suggestivi i quadri del Maestro arilicense, anche se c'è una gran distanza fra la sua Peschiera idealizzata e verdissima e quella reale. In un dipinto di Piazza Betteloni e il porto, Athos mette su tela il piazzale del porto che vorrebbero in tantissimi, un giardino di ulivi e oleandri che si sporge sul lago: una bella differenza rispetto all'ammasso di auto puzzolenti della realtà! In questo si intravvedono la fortezza e i setteponti dietro una natura che più lussureggiante non si può (la mia digitale e il flash dei fratelli Lumière non rendono giustizia alla bellezza del quadro).

venerdì, maggio 20, 2005

Idraulico, il mio lago perde!

Il livello del lago é basso, bassissimo se teniamo conto delle medie: dando un´occhiatina sotto il ponte ho notato che ieri eravamo a 80 centimetri sopra lo zero idrometrico, contro una media storica di 105. E dire che non é stato un inverno particolarmente siccitoso, in montagna é nevicato abbastanza, condizioni quasi normali quindi. Dice l´esperto del Consorzio del Mincio che la colpa non é certo della troppa acqua che esce dal Mincio e che quindi il problema é a monte: "L’acqua potrebbe essere stata trattenuta da chi gestisce gli invasi di montagna. Del resto non potremmo farci niente: non c’è un’autorità che possa governare l’intero sistema dalle Alpi al Po. Solo quando la crisi sarà all’apice, si finirà per convocare un tavolo di coordinamento. Che però, a quel punto, avrà ben poco da coordinare perchè di acqua non ce ne sarà più ». Come avviene per i grandi cantieri e per le grandi opere e per le emergenze, dalle nostre parti i "tavoli" li convochiamo solo a babbo morto (o a lago prosciugato, in questo caso), quando ormai non servono piú a niente, se non a constatare il decesso del "tavolato" (in questo caso il lago e il suo livello idrico). Adesso siamo troppo impegnati a "marinare" per accorgersi che serve una authority che regolamenti e governi afflusso e deflusso di acqua dal Benaco...col lago bisogna lucrare, altro che salvaguardarlo e metterlo al riparo dall´irregolarità del clima!

giovedì, maggio 19, 2005

Un passo in avanti e due indietro


La bellezza mozzafiato del capannone made in Arilica non si discute, una città turistica e d'arte non può privarsi di opere del genere. Io stesso, quando tutti i miei conoscenti non arilicensi osservano "oh, ma a Peschiera che schifo de capanoni avì tirado sù?" li difendo a spada tratta: quanto provincialismo nelle parole di questi critici, pensare che persino quelli dell'ospizio lì sopra hanno ormai ribattezzato "capannoni sereni" il loro ricovero: anche il vecchietto, mentre mangia il semolino, osserva compiaciuto la cittadella dei capannoni là sotto, quanta serenitá nel cuore del nonno, che spettacolo! Ma torniamo ai protagonisti incontrastati del paesaggio arilicense, che come tutti sapete sono contenitori delle cose pìu disparate: dentro ai nostri capannoni ci sono brasiliani che leggono la Bibbia pregano e si accoppiano biblicamente, meccanici, utilitarie autarchiche, barche pìu o meno di lusso, palestre e palestrati, autolavaggi, biliardi e biliardini, ferro, alluminio, lubrificanti omonimi di ex allenatori della roma e del milan, e chi più ne ha più ne metta. Per questa sua natura intrinsecamente eterogenea, il capannone arilicense é stato plasmato nei materiali più disparati (listone giordano il primo, calcestruzzo, Lego, Pongo, prefabbricato grigio, prefebbricato giallo, vetro, eccetera) e nelle fogge più curiose (prevalgono però le geometrie alla cubo di Rubik e quelle alla cazzo di cane). Fino ad oggi però all'interno della magnifica cittadella sulla tangenziale vigeva una regola militaresca, quasi un codice marziale: i capannoni tutti belli allineati, pancia in dentro e petto in fuori, guai fare un passo in avanti rispetto agli altri! Arilica Pulita, che è per la pulizia le geometrie e l'armonia, godeva di queste immaginarie colonne d'Ercole oltre il quale i nostri non potevano andare. Senonchè ora è arrivato l'ultimo nato (già ribattezzato "Sesto" dalla popolazione, come da anagrafica cronologica), un gigante che mostra i primi evidenti e irritanti segni di insubordinazione: come potete osservare (l'embrione di "Sesto" è quella imponente colonna di cemento armato solitaria laggiù in fondo) il nuovo arrivato nella famiglia del capannonismo si sporge di parecchi metri oltre la linea quasi retta che demarcava il confine dei suoi fratellini, due muraglioni (uno davanti e uno dietro, come nei migliori per adulti) sono stati tirati sù per delimitare i confini di "Sesto", che appare deforme e un poco rompicoglioni già prima di nascere. Forse chissà, quando avremo anche "Settimo" il nascituro si sporgerà così in avanti da arrivare direttamente sulla tangenziale.
Peccato, il peschierotto era così orgoglioso dei suoi bei capannoncini in fila...

martedì, maggio 17, 2005

Millemiglia


Come ogni anno l´affascinante avventura delle Mille Miglia sta per attraversare il territorio di Arilica. La carovana dei mezzi che hanno fatto la storia dell´automobilismo partirà giovedì da Brescia, come da tradizione: a bordo delle auto non piú Sterling Moss, Taruffi, Fangio, Tazio Nuvolari e Ascari ma la solita trafila di stranieri danarosi, sinceri amanti delle auto d´epoca, mezzi VIP, industriali con bionda a fianco, albeparietti, principini di savoia e compagnia...e vabbé, bisogna farsene una ragione.
Come ogni anno moltissimi curiosi affolleranno le strade per vedere da vicino questi gioielli del passato e ascoltarne l´antico rombo, magari ricordando le memorabili Millemiglia del passato quando le auto correvano a Porta Brescia, via Roma e piazzetta Dante.

Ardelica Pischeriae

lunedì, maggio 16, 2005

Marina marina marina...


Al pari di altri soggetti che il lago non lo conoscono per niente ma che ahimè grazie al lago costruiscono le proprie fortune, anche Garda Navigando (leggi: il governo italiano) ha deciso che non bastava quanto già fatto negli ultimi anni per seviziare l'ambiente gardesano: il basso lago va violentato e offeso ancora, ogni occasione è buona per provare a metterlo in ginocchio. Quelli di Sviluppo Italia hanno infatti deciso che un bacino prealpino di origine glaciale (perchè il Benaco è questo: non l´Oceano ne il Mediterraneo, bensì un modesto laghetto appena sotto le alpi), con le barche a motore che hanno a disposizione meno di 300 kmq per navigare, deve essere dotato di altri nuovi porti: per l´esattezza il progetto esposto la settimana scorsa a Sirmione prevede la creazione di altri 1.200 NUOVI posti barca entro il 2011 ("Piano della portualità" lo chiamano, con il solito sfoggio di terminologia paracula a cui siamo abituati da tempo). Nella sua relazione sirmionese, l´amministratore della societá ha parlato di "promuovere con successo il turismo nautico nazionale e internazionale e contribuire alla crescita occupazionale del settore e dell´indotto": insomma, il Garda come una specie di nuova Costa Azzurra, un paradiso degli offshore e dei panfili, un favoloso Bengodi della motonautica con tanto di benedizione del sottosegretario governativo di turno (presente in sala). Invece che sostenere che questi personaggi che progettano e marinano non conoscono il lago forse sarebbe meglio dire che loro il lago lo odiano: altrimenti perché vorrebbero infliggergli altre sofferenze bibliche quali la cementificazione delle coste, l´inevitabile ulteriore erosione di superficie lacuale necessaria alla costruzione delle marine, lo sversamento di idrocarburi delle nuove imbarcazioni, il traffico di altre centinaia di entro e fuoribordo, del tutto fuori luogo in uno specchio d´acqua piccolo, fragile e già di per sé a rischio collasso come il Benaco?
E' forse un caso che nell'etimologia della parola "Marina" ci sia mare e non lago?
L'ottusità di certa gente ha identificato nel diportismo a motore esasperato l'ultima risorsa per speculare sul Garda (finché un bel giorno il Garda finirá "marinato" per sempre e allora lorsignori saranno serviti) e queste non sono certo critiche ideologiche, ma solo lo sdegno di chi sul lago ci é nato e ci vive ed é costretto a vederlo depredato da sporcaccioni di ogni risma, che senza badare al lato ambientale (nel loro caso del tutto ininfluente, visto che parliamo di sporcaccioni) fanno e brigano a piacimento. E pensare che quei "talebani" dei trentini, lassù, vietano del tutto la navigazione a motore: certo, è lo stesso lago e la stessa acqua, ma il loro Garda sembra lontano mille miglia e un ente paragovernativo non dovrebbe certo impegnarsi a pianificare nuova portualitá inutile e dannosa, quanto semmai riordinare quella preesistente. Inevitabile pensare che le prossime marine saranno sulla falsariga di quelle di nuova generazione: elefantiache strutture (magari non soggette a valutazioni di impatto ambientale) appannaggio di chi ha portafogli e barche sufficentemente grandi da potersi permettere il "parcheggio" (e infatti tali porti sono mezzi vuoti proprio per i prezzi folli richiesti per il posto barca). Strutture assolutamente fuori luogo, appunto. In questo bailamme governativo-marinaro, il nostro borgomastro rassicura: "al momento" non c´è nessun progetto di nuova Marina per Peschiera. Si auspicano prese di posizioni decise, prima che "al momento" giusto arrivino i caimani e si pappino qualche altro pezzo di costa arilicense, magari per "marinare" San Benedetto creandovi un megaporto simmetrico a quello dei Pioppi. Nell´immagine, uno dei primi esempi di diportismo a motore sul Garda: il MAS dannunziano "marinato" all´interno della Torre Darsena.

E Sergio Leone, dov’era?

Ennesimo Weekend caldo quello appena trascorso.
Solito far west ad Arilica e dintorni: rissa all’esterno dello “smemorato” disco-bar di Cavalcaselle con 6/7 arilicensi DOC aggrediti da una ventina di personaggi alticci, giusto per usare un eufemismo: visti i tempi che corrono e la gentaglia che bazzica il basso Benaco, fortunatamente è finita “solo” con qualche occhio nero/naso gonfio/ematoma per i nostri.
Voci di corridoio riportano di animi caldi con lievi o appena accennate colluttazioni anche in prossimità del “velenoso” disco-bar di San Benedetto, del disco-bar di tendenza fronte porta Brescia e dello spartitraffico cubano (capirai la novità...).
Che ci attenda una rovente estate in Arilica (al di là dell’anticiclone che tarda ad arrivare)?
Fosse ancora vacante qualche posto di vigile urbano, proporrei l’accoppiata spaghetti-western Bud Spencer/Terence Hill per sedare gli animi irrequieti nelle lunghe nottate arilicensi.

Ardelica Pischeriae

domenica, maggio 15, 2005

Papaveri (senza papere)


Ad Arilica si può ancora godere della vista di meravigliosi campi di papaveri rosso fuoco tipo questo: roba da cartolina, superfluo dire che il timore è che prima o poi qualche palazzinaro faccia il proprio mestiere, levando di mezzo i campi, i papaveri e anche le famigliole tedesche che si fotografano in mezzo (dubito che la stessa famigliola abbia fotografato anche le orride palazzine in costruzione pochi metri più in là, roba che non sfigurerebbe a Sesto San Giovanni).
P.S: in realtà il campo è in comune di Castelnuovo, ma per noi che lì sopra ci abbiamo giocato una vita quella lì è Peschiera e basta.

giovedì, maggio 12, 2005

12/05/1985-12/05/2005


Arilica Pulita ricorda anche agli infedeli e ai miscredenti (peste li colga!) che oggi 12 maggio ricorre la festivita' di Sant'Osvaldo, patrono dei gialloblù di ieri d´oggi e di domani.
Vent'anni fa a quest'ora pioveva forte e si stava per compiere la Storia, quella con la S maiuscola.
Auguri e grazie ancora, vecio Hellas.

martedì, maggio 10, 2005

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Venerdì 13 maggio alle ore 20.30 presso la caserma di artiglieria di porta Verona si terrà una conferenza del Centro di Documentazione della Fortezza di Peschiera sul tema di piazza d'armi (passato, presente e futuro) e degli edifici demaniali arilicensi. Non solo per addetti ai lavori.

lunedì, maggio 09, 2005

Du iù spik talian, parleto talliano?

Della serie “non è più la Peschiera dei nostri padri”: dalle preiscrizioni alla scuola media per il prossimo anno scolastico si scopre che il 40% dei bambini iscritti alla prima classe delle “Felice Chiarle” sarà straniero. Pare che sia la percentuale più alta di Verona provincia. Visto che in qualche modo dovranno pur comunicare, i casi sono due: imparano il cinese, il marocchino, l’albanese e il portobrasiliano i bimbi indigeni o imparano l’italiano quelli stranieri.
Così a occhio e croce dovrebbe essere più giusta e comoda la seconda soluzione, ma magari spunta qualche pedagogista di quelli tanto alla moda, ci racconta che fa particolarmente figo praticare la prima e allora siamo fritti.

Playa, un pianeta che vive

Primi avvistamenti stagionali di fauna balneare sulle spiagge arilicensi: con le prime giornate calde ha fatto capolino la tanto bramata (dai più giovani soprattutto) turista centro-nord europea, nome scientifico Passer Europeae.
Ma facciamo una più approfondita conoscenza di questa apprezzata presenza sulle coste arilicensi.
Descrizione generica
Le passeriformi rappresentano l’ordine più ambito esistente, con numerose specie, della classe delle turiste. Fanno parte di tale ordine tutte le viandanti di aspetto gradevole ossia che presentino sia una certa appetibilità anatomica e strutturale (ingrifamentum comunis) che una spiccata predilezione all’accoppiamento veloce (sveltinus record o fellatio insperatis). Quindi si possono trovare specie che ricalcano fedelmente lo stereotipo di riferimento ed altre invece con ben diversa fisionomia somatica (quasi sempre trascurate dal maschio, anche se a volte non si butta via niente, quindi...). Generalmente sono di statura medio/alta con carnagione chiara e piumaggio biondo/castano chiaro.
Habitat
Il loro habitat spazia dal bungalow alla tenda, dal camper al caravan. Raramente si annidano in hotel.
Abitudini
Sono essenzialmente onnivore, con particolare predilezione (nel periodo di migrazione in Arilica) per pasta, pizza e gelato. Si dissetano con birra (bibendum patriocticus) ma non disdegnano tuttavia vino e superalcoolici. Si spostano in gruppi poco numerosi (2, massimo 3 esemplari) uscendo dall’area protetta (camping lacisium) in ore pomeridiane (balneatio et solarium meridiana) o serali/notturne (bibendum et danzatio nocturnae).
Dove si può trovare
Le si può osservare nella breve migrazione dall’area protetta al centro di Arilica, ove è possibile incontrarle in punti-cardine di aggregazione con le altre specie, come bar (alcoolicum dispensorum) e discoteche (dantiorum crepuscolaris).
Predatori
Tra le varie specie di predatori delle passeriformi si distingue il local arilicense (Passer Juvanilis Comunis) che si prodiga con instancabile tenacia e dedizione alla sua ricerca lungo i litorali benacensi, con buona pace delle femmine locali (Passer Domesticus), alle quali dedicherà maggiori attenzioni all’arrivo del freddo invernale.
Si registra, soprattutto negli ultimi anni, l’aumento di avvistamenti di orridi predatori non originari del luogo, specie autoctone migrate ad Arilica da luoghi molto lontani: tra di essi, il Passer Balcanicus, il Passer Latinamericanus, il Passer Africanum ed altri.

Passiamo ora ad una classificazione per famiglia.
Famiglia:Fringillidi
Nome scientifico: Passer Teutonicus
Nome volgare: Passera tedesca
Compare sul Benaco già da inizio Maggio, seguendo la rotta millenaria della migrazione estiva.
Sono di medio/alta statura con fisionomia generalmente longilinea, hanno carnagione chiara (che proteggono con crema ad alto fattore, tuttavia talvolta senza riuscirvi) e piumaggio biondo. Si dimostrano più disinibite ed “operose” dei maschi pari età.

Famiglia:Sturnidi
Nome scientifico: Passer Nederlandem
Nome volgare: Passera olandese
Molto simile alla “cugina” tedesca, si distingue principalmente per il canto meno melodioso, decisamente più gutturale.

Famiglia:Lanidi
Nome scientifico: Passer Belgium
Nome volgare: Passera belga o lussemburghese
Sottospecie della Passer Nederlandem, della quale è praticamente identica anche se meno diffusa in Arilica: le due specie possono essere riunite in un’unica classificazione, denominata Passer Benelux.

Famiglia:Silviidi
Nome scientifico: Passer Nordicum
Nome volgare: Passera danese o svedese
E’ la specie nordica per eccellenza tra quelle presenti in Arilica e, data la lunga migrazione per giungere sul Benaco, anche la più rara. Ha abitudini simile alla Passer Teutonicus ed alla Passer Nederlandem con le quali potrebbe essere confusa dato l’aspetto molto simile, ma la si distingue per il massiccio utilizzo di componenti legnose nella costruzione ed arredo del proprio nido (habitat ikeae).

Famiglia:Prunellidi
Il curioso nome della famiglia deriva per assonanza da “prugna”, termine meglio conosciuto alle nostre latitudini come brogna: ancora poco chiare le origini terminologiche, tuttavia esistono sospetti fondati.
Appartengono a questa famiglia le specie meno diffuse sul Benaco, come la Passer Britanicus (passera anglosassone), la Passer Emmenthaler (passera elvetica) e la Passer Confinanti (passera austro-ungarica).

Famiglia:Paridi
Nome scientifico: Passer Italicus
Nome volgare: Passera nazionale
Presenzia solo nel fine settimana in bassa stagione e “a tempo pieno” soprattutto nel periodo centrale del mese di agosto: migrano in Arilica da territori non molto lontani (dalla città, dai monti trentini o bergamaschi e dalla pianura del vicentino, mantovano, cremonese) e per questo dispongono di nidi stabili nelle aree protette locali.
Di media statura, hanno fisionomia generalmente più mediterranea con carnagione più ambrata rispetto alle specie nordiche, dalle quali si differenziano anche per la minor propensione all’accoppiamento.

Famiglia:Ploceidi
Nome scientifico: Passer Domesticus
Nome volgare: Passera arilicense
E’ la specie indigena per eccellenza, che viene quasi ignorata dal maschio nel periodo estivo in favore delle specie nordiche.
Contrariamente alle specie nordiche, non migra a fine estate ma affronta l’inverno in Arilica, grazie al maggior isolamento del proprio nido rispetto a quelli disponibili nelle aree protette.
Il maschio, pur trovandola scontata e poco interessante, ne riscopre l’interesse a partire dal mese di ottobre, dedicandosene a tempo pieno almeno fino al mese di maggio dell’anno seguente.

Ardelica Pischeriae

Dopo lo scoop del giorno precedente (pare che sul lago giri molta droga, cocaina nientemeno) il giornale locale di domenica mette a segno un altro grosso colpo giornalistico: ci informa infatti che la ricaduta finanziaria della prostituzione è tutt'altro che ininfluente riguardo l'economia gardesana. L'articolo fa riferimento a coloro i quali traggono i maggiori vantaggi dall'indotto della prostituzione: "albergatori" che affittano le stanze "ad ore", proprietari di case e casupole "in affitto" e i soliti contadini che appaltano parte dei campi alle prostitute. Tema vecchio, ma oltre quelli che sfruttano il businnes della prostituzione ci sono forse anche le colpe di altre categorie che il giornale non menziona (tipo quelli che non vigilano a sufficenza, quelli che le licenze alberghiere le rilasciano, quelli che lucrano sulle alcove a pagamento). Il giornalista invece chiosa il suo articolo concludendo che nel Basso lago con la prostituzione "alla fine ci guadagnano un po’ tutti" (!?!). Eh no caro mio troppo facile sparare nel mucchio: in realtá "alla fine" i "tutti" si riducono a poche decine senza scrupoli, mentre il 99% di chi sul lago ci abita schifa e disapprova questo status quo, altroché "ci guadagnano un pó tutti"!

Corto Maltese

venerdì, maggio 06, 2005

Vicini sí, ma ognuno a casa sua

Raccontano le cronache che domani è la “festa dei vicini di casa”, boiata pazzesca inventata dal campione mondiale del volemose bbene:il sindaco di Roma.
Ci duole informare il caro Walter che Arilica Pulita non aderisce alla sua festicciola, perché odiamo la retorica buonista e inoltre i castelnovo in casa nostra non ce li vogliamo, ma lo rassicuriamo: caro Walter, ormai i rapporti con i nostri dirimpettai sono splendidi, anca massa. Non solo i castelnovo rispettano le piú elementari norme di comportamento (non fanno troppo rumore mentre copulano, tengono basso il volume dello stereo e dopo cena non sbattono la tovaglia dal balcone) ma addirittura ultimamente il borgo limitrofo ci assomiglia sempre piú, i castelnovo sono dei vicini talmente civili che osservandoli a volte ci sembra di specchiarci (la faccenda si fa raccapricciante): come noi ospitano sul proprio territorio mignotte di ogni specie e razza, come noi costruiscono in ogni dove porcherie sotto forma di edilizia, come noi hanno il 50% dei banchi del mercato in mano ai cinesi, con noi si spartiscono le spese per costruire le rotatorie dei nascenti centri commerciali, come noi hanno calato le braghe di fronte alla TAV, come noi non conoscono il significato della parola “pistaciclabile”, come noi avranno presto il loro bel casello autostradale, come noi hanno cantieri ANAS dappertutto, come noi sono una cittá turistica (ramo turismo sessuale) e d´arte, come noi fanno ancora le sagre paesane stile anni ´50 per intrattenere l´ospite. Insomma siamo sempre e solo al semplice 'buongiorno e 'buonasera' detto in fretta e furia sul pianerottolo, ma bisogna riconoscere che (orrore!)i dirimpettai sono ormai tali e quali a noi.

mercoledì, maggio 04, 2005

Ecco a voi gli immobiliaristi Houdini, gli illusionisti del mattone

Il Corriere Verona di oggi ci informa di un curioso fenomeno, molto significativo: gli immobiliaristi di Arilica non solo vendono case e casette di recente costruzione, ma vendono perfino quelle che devono ancora costruire e che forse non costruiranno mai. Illusionismo puro!
Succede che a Pacengo ci sia un'area di 17000 mq che secondo il Comune di Lazise è destinata ad edilizia alberghiera, ma che un banalissimo cavillo di una legge regionale potrebbe aver trasformato in “Struttura ricettiva alberghiera costituita da unità abitative”: insomma non un albergo classico ma il solito villaggetto da 220 arnie (mono e bilocali come da squallida usanza speculativa) che è finito nelle grinfie di un'impresa che si appoggia ad un "immobiliarista" di Peschiera per vendere i fino ad ora inesistenti alloggi vista lago (90 appartamentini che non ci sono già venduti!). C'è stata la gabbola legislativa, questi hanno fiutato l'affare e si sono buttati sulla preda: il fatturato previsto per la lottizzazione è di ben 26 milioni di euro. L´articolista del Corriere scrive che il borgomastro di Lazise è contrarissimo all’operazione villaggetto e afferma che non s´ha da fare, mentre la Regione ha chiesto lumi alla Provincia (della serie "come semo ridotti...") e l´assessore al turismo sostiene che la Provincia “ha le mani legate”. Vedremo come andrà a finire questo misfatto vista lago, intanto onore al merito al Corriere Verona che porta a conoscenza di tutti queste schifezze: nell’articolo (che è da applausi ed è intitolato "il rebus del Garda") si parla apertamente di speculazione edilizia (e ci mancherebbe!) e si critica l´atteggiamento pilatesco della provincia e della regione. Peccato invece non si riesca mai a leggere di queste cose sul quotidiano cittadino, il cui giornalismo di inchiesta è fatto di altro: cronache delle gare di bocce, avvincenti reportage sulle inaugurazioni delle rotatorie e delle stradine, interviste compiacenti all'amministratore pubblico di turno, favolose stime sul turismo che sarà (no ghé piú i tedeschi de na olta, eccetera)...insomma: vá tutto ben, madama la marchesa!

Tempi cupi per il povero laghetto, assediato da tutte le parti...

martedì, maggio 03, 2005

Chi tardi a Riva male alloggia


L'arilicense pulito, che da anni passa molto del suo tempo a Riva del Garda, in questo periodo sta osservando basito la campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco dell'ameno paesotto altolacustre. Breve cronologia: 2 anno e mezzo fa il sindaco in carica fa un coccolone e ci lascia, al suo posto subentra il suo delfino, il quale vince poi le elezioni e diventa borgomastro reggente votato a maggioranza semibulgara. L´anno dopo succede di tutto e il limite del ridicolo viene oltrepassato alla grande: fratture interne, rimpasti, rimpastini, transfughi dalle minoranze alla maggioranza e viceversa, il nuovo avanza, il vecchio non molla la presa, faide varie ed eventuali. Fino alle nuove elezioni di domenica prossima. Il borgomastro uscente viene segato dai suoi e declassato a semplice aspirante candidato, il fratello del borgomastro uscente (già viceborgomastro del defunto borgomastro) si candida contro la lista del fratello, qualche consigliere va di qua, qualche consigliere va di là, spuntano vechie cariatidi...insomma, una pagliacciata spettacolare. Il risultato di questo circo a tre piste? Per un paese con meno di 14000 votanti ci sono 6 candidati sindaci, 17 liste e, udite udite 468 candidati. Quattrocentosessantotto! Roba da elezioni comunali di una metropoli, cani e porci.
Nell'immagine potete ammirare i 35 metri di politichezza, la risposta rivana ai 10 piani di morbidezza: l'unica differenza è che purtroppo con questi non ci si può pulire il culo (scusate il francesismo).

lunedì, maggio 02, 2005

Strade d´oro massiccio, pedaggi pesanti, autostrade leggere e giramenti di balle incalcolabili

Dei recenti sviluppi sulla nuova statale 11 e sul tratto Rovizza-Bell´Italia della stessa abbiamo capito due cose:
1- Che il declassamento dell´attuale statale a provinciale, che lo snellimento del traffico pesante ecc.ecc. é sí una bella cosa, ma non é mica gratis, no no no. Il cittadino-automobilista, il solito mona di utente alle spalle del quale bisogna sempre lucrare, deve pagare: la nuova statale11 diventerà probabilmente una “autostrada leggera” a pedaggio (pesante). Il che vuol dire anche niente rotonde e incroci a raso a poco impatto ambientale, bensí megarampe di accesso ad elevatissimo impatto ambientale. Che bello.
2- Che il secondo, tre chilometri e mezzo di strada, costerà 18 milioni e 600mila euro, una scorpacciata che ci ricorda le cifre dei bei tempi del “mitico” Gianni Prandini.
Grandi notizie quindi. Ma quando sarà fatta la nuova strada d´oro zecchino? Cosi parlò l´ingegnere della regione: «Per i tempi di attuazione, SE la blablabla SARÁ positiva, PENSIAMO di poter convocare entro l'anno la blablabla; dopo di che SI PASSERÁ al blablabla che terrà conto delle blablabla, con il quale andare all'appalto SPERO nei primi mesi dell'anno prossimo».
Capito? Per una cosa che DOVEVANO FARE ancora nel 1991 siamo ancora ai “se”, ai “se sarà”, ai “pensiamo” e ai puzzolentissimi “spero” (peró almeno una cosa i signorini l´hanno già decisa: che con 5300 euro al metro la strada la possono, pardon...POTRANNO, fare). Visto anche i problemi che sorgeranno (non ultimo il fatto che la strada era stata progettata 15 anni fa, nei quali i nostri eroi hanno cementificato il cementificabile e quindi adesso sono razzi amari), probabile che per quando i nostri figli FARANNO la quinta elementare la strada SARÁ ultimata.

PARENTI SERPENTI.

Rissa tropicale venerdì in tarda serata presso lo spartitraffico cubano. Bottiglie di Havana 7 volavano come fossero rondinelle in picchiata e non tutti sono riusciti a schivarle. Si narra di liti familiari sfociate in una mezza rissa da bar stile Bud Spencer e Terence Hill sedata dalle forze dell'ordine arrivate poco dopo.
La stagione estiva è alle porte e i primi caldi si fan sentire,sarà un'estate calda??
Noi speriamo di si ma soprattutto speriamo in un'estate P U L I T A!

domenica, maggio 01, 2005

"Capovaro....vado?"- "vadi contessa...vadi..." (SECONDA PARTE)

Era il 20 dicembre e parlando della nuova motonave in costruzione su Arilica Pulita si scriveva: "Non ci resta che sperare che arrivi presto la primavera, per osservare da vicino il varo: giá sogniamo la contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare con bottiglia e relative dita cardinalizie mozzate, sciami di politici e di leccaculi ossequiosi, la fanfara, i tricolori, le autoritá e le conseguenti pernacchie pulite".
Non ci voleva Nostradamus per immaginarsi la scena fantozziana, che si è verificata puntualmente ieri, come leggiamo oggi sul Bugiardello: al varo della motonave "San Vigilio" (verso la quale portiamo il massimo rispetto) c'erano proprio tutti, compresi il cardinale conclavista sparacazzate(!?!), la contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare, l'onnipresente sottosegretario ormai raìs del basso lago, gli sciami di autorità, i leccaculi (non visibili nella foto sul giornale ma i ghe sarà stadi de sicuro), la fanfara e i giornalari a fare da grancassa. Uno...due...tre...PERNACCHIA!